Nell’ottobre 2016 Cusano Milanino ospitava la prima assoluta di Klepsydra, opera teatrale scritta e diretta da Marco V. Pogliaghi tutta incentrata sull’interazione surreale che gli uomini hanno col tempo. A distanza di quasi dodici mesi dal suo debutto, lo spettacolo si prepara a ricalcare le scene per mano della compagnia Le Silloge, un gruppo composto da giovani artisti e qualche proselito in attesa della prova del fuoco.
Già decantato in passato da alcuni quotidiani nazionali, il dramma sceglie deliberatamente di gestire l’oneroso tema del tempo perduto e del come l’umanità sia schiacciata dall’orrore del presente che si tramuta silenziosamente in memoria. L’energia concentrata degli infiniti attimi sfuggiti agli uomini viene infatti sottratta da Klepsydra (Cristina Mutti), il cui desiderio di immortalità impone al mondo intero una sterile stasi. Senza alcuna possibilità di crescita e di rinnovamento viene lesa la coscienza collettiva antropica, coprendo la civiltà con una cappa di tetra ignavia.
Tra le frecce nascoste nella propria faretra, Le Silloge possono vantare l’aver riposto enorme cura nel comparto video-sonoro. Musiche e scenografie digitali 3D create per l’occasione fanno di Klepsydra un’opera atipica del panorama indipendente. Si tratta di un esemplare raro che, pur con pochi mezzi, ambisce all’inclusività degli spettacoli di alto profilo puntando a stimolare multisensorialmente il pubblico.
Klepsydra sarà messo in scena al teatro Silvestrianum in via Andrea Maffei, Milano, il 13 ottobre prossimo venturo. Qualora non possiate presenziare alla serata sappiate che i contenuti del lavoro possono essere fruiti anche via testuale grazie al relativo libro, Klepsydra: azione scenica surreale in due atti con prologo e danze macabre, anche se ciò renderebbe necessario il rinunciare alle componenti più briose previste dallo spettacolo.
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