Con Tempesta di spade di George R.R. Martin è arrivato in edicola un nuovo volume delle grandi saghe della collana Urania edita da Mondadori. Si tratta della seconda parte del terzo (o del forse quarto, o magari anche di parte del sesto e del settimo messi insieme) volume della saga Le cronache del ghiaccio e del fuoco.
Sì, perché la numerazione della saga, edizione dopo edizione, sta diventando estremamente complicata. Tanto complicata che per i lettori meno attenti può diventare un problema capire non solo il corretto ordine di lettura, ma anche da quanti romanzi sia effettivamente composta. Anche perché non varia solo la numerazione, ma lo fanno i titoli stessi, senza dimenticare l’esistenza di racconti facenti capo in modi diversi al mondo di Martin. Vediamo perciò di fare un po’ di chiarezza.
Al momento l’autore di Bayonne ha scritto quattro romanzi, tutti già editi in Italia in varie collane. Si tratta di A Game of Thrones (1996), A Clash of Kings (1999), A Storm of Swords (2000) e A Feast for Crows (2005).
Secondo le intenzioni di Martin la serie dovrebbe proseguire con A Dance with Dragons e The Winds of Winter per poi concludersi con A Dream of Spring.
Sette romanzi in tutto quindi? Non è detto, perché Martin ha cambiato più volte le carte in tavola.
All’inizio la saga avrebbe dovuto essere una trilogia, e le prime edizioni statunitensi di A Game of Trones indicano come titolo per il secondo volume della serie, all’epoca segnalato come di prossima pubblicazione, A Dance of Dragons, divenuto poi il titolo del quinto. Anche se per molto tempo era stato annunciato come il quarto.
Nel momento in cui George si è reso conto che la sua storia era decisamente troppo lunga per essere contenuta in una trilogia ha deciso di realizzare due trilogie successive, per un totale di sei romanzi.
Fra il terzo e il quarto romanzo avrebbe dovuto esserci nel suo mondo un intervallo di 5 anni, necessari a far crescere i personaggi più giovani. L’intenzione dello scrittore era quella di riassumere in un lungo prologo gli eventi di questo periodo, e di ripartire poi nel vivo della storia. Solo che il prologo non faceva che aumentare di dimensioni, e continuava a divenire sempre più complicato, al punto da essere diventato quasi illeggibile.
La soluzione per renderlo comprensibile era quindi consistita nella scelta di trasformare quest’unica lunghissima sequenza in una successione di capitoli. In pratica per Martin questo si risolveva nella decisione di scrivere un romanzo in più.
Peccato che anche questo volume non abbia fatto altro che crescere nelle mani del suo autore. Se guardiamo il numero di pagine che compongono i vari tomi notiamo che queste aumentano sempre più. Si passa dalle 694 pagine dell’edizione rilegata statunitense di A Game of Thrones alle 768 di A Clash of Kings e alle 973 di A Storm of Swords. Superato anche quest’ultimo limite, fissato dall’editore come lunghezza massima per il romanzo, Martin non aveva ancora portato a termine la sua storia.
Per usare le sue parole “il libro era diventato troppo lungo per essere pubblicato in un volume unico… e quando me ne sono reso conto ero ancora molto lontano dalla fine. Quindi, per raccontare tutta la storia che volevo narrare, sono stato costretto a dividere il libro in due parti.
Il modo più semplice sarebbe stato interrompere il testo circa a metà e chiudere con un bel “Continua…”. Ma più ci pensavo, più mi convincevo che ai lettori sarebbe stato meglio raccontare la storia di metà dei personaggi, piuttosto che raccontare metà storia di tutti i personaggi. Quindi questa è stata la mia scelta.”
A distanza di oltre quattro anni da queste parole, scritte in chiusura di A Feast for Crows, Dance non è ancora terminato, e continua lentamente a crescere. Basterà per colmare i cinque anni, considerando che il volume precedente ne copre meno di uno? E anche se il quinto romanzo porterà i lettori al momento d’inizio di quella che avrebbe dovuto essere la seconda trilogia, quanti volumi saranno davvero necessari per completare la saga?
Per certi versi questo continuo espandersi della storia ricorda quanto già avvenuto con la saga che, a dire dello stesso Martin, ha reso possibile a lui di dedicarsi a un’opera tanto imponente. Si tratta di La Ruota del Tempo di Robert Jordan, inizialmente progettata come una trilogia e arrivata ormai al dodicesimo e terz’ultimo volume.
In attesa scoprire quanto alla fine saranno effettivamente lunghe le Cronache, cosa che si saprà solo fra molti anni visti i tempi di scrittura di Martin, vediamo le altre edizioni e gli altri testi.
Anche a chi legge i romanzi in lingua originale potrebbe capitare di dover comprare cinque volumi per poter leggere i quattro romanzi fin qui pubblicati.
14 commenti
Aggiungi un commentoAnch'io ho letto solo Il cavaliere errante, ed è molto bello. Tieni presente che prima di lanciarsi nelle Cronache Martin era già famoso negli States sia per alcuni romanzi che per i suoi racconti, che gli erano valsi diversi premi. Quindi non ha alcun problema a scrivere qualcosa di più breve rispetto ai tomi delle Cronache.
Questo primo racconto - oltre a essere una bellissima avventura di un cavaliere - mostra alcuni eventi della casata Targaryen che fanno capire un po' meglio il suo albero genealogico. Fatti appena accennati nella saga qui sono trattati più ampiamente, perché sono elementi fondamentali della trama.
Da quel che ho letto, almeno il secondo racconto (probabilmenti pure il terzo, ma visto che è ancora inedito si sa ben poco) contiene altri elementi fontamentali per la storia dei Sette Regni.
Ottimo grazie ragazzi!!
L'ho acquistato on line e ora non vedo l'ora che mi arrivi!
In attesa che la HBO ci faccia sveli a noi il suo pilota, sarà un'ottima lettura!!
Il passato di Casa Targaryen è sempre un po' nebuloso, indi saperne un po' di più sarebbe perfetto!!
E grazie ancora Martina per aver fatto il punto della situazione editoriale di Martin. Articoli di questo tipo non fanno mai male, imho. ^_^
Quanto mi piacerebbe avere tra le mani Martin........
sì sicuramente un articolo ficcante e chiaro, che però ahinoi non da risposta al quesito centrale... quando cavolo martin darà l'ok alla pubblicazione del seguito di A feast for Crows? Quando la traduzione? Quando la pubblicazione? E poi saremo daccapo, mondadori farà al solito primal'edizione faiga, poi dopo sei mesi quella economica, ora non è che uno voglia fare sempre il tirchio, ma visto che ho nove volumi in un modo non mi voglio ritorvare con i nuovi fatti diversamente.
Insomma è un avero casino e Martin è lento peggio della quaresima, si per carità i suoi romanzi sono splendidi, il realismo è eccelso, la credibilità dei pg totale e i vari punti di vista rendono perfettamente lo scopo, però se continua così gli toccherà campare trecento anni prima di arrivare all'ultimo romanzo. Speriamo che non faccia la fine di della trilogia Millenium
Dalla lettura del suo blog, sappiamo che Martin ultimamente è stato impegnato fino al collo nella realizzazione dell'episodio pilota della futura serie TV basata sulle Cronache, sappiamo tutto sulle sorti dei Jets e dei Giants, le squadre di football di New York che Martin segue da tifoso... e sappiamo che quando avrà finito Dance of Dragons ce lo dirà.
Ma intanto chi è riuscito a tenere a mente la vicenda intricatissima? Io ormai mi sono quasi scordato anche chi è ancora vivo e chi intanto è morto...
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID