1Q84.
Già il titolo e il fatto che le vicende narrate da Haruki Murakami siano ambientate nell'anno 1984, possono far sorgere il pensiero che ci siano dei riferimenti con l'opera omonima di George Orwell. E in fondo non si andrebbe tanto fuori bersaglio, anche se la percezione che ci sia qualcosa che controlla, manipola, lavora alle spalle delle persone è molto meno diretta del romanzo dello scrittore inglese: una percezione sottile che scorre placida, ma insinuante, simile a un torrente montano, come lo è lo stile di Murakami, che un passo alla volta fa schiudere la storia creata, simile a una crisalide che cresce e s'appresta ad aprirsi e a far uscire quanto è al suo interno.
Esattamente come quella descritta nel romanzo realizzato da una diciassettenne che ha partecipato a un concorso letterario. Una ragazza, Fukaeri, e un libro, La Crisalide d'Aria, che si riveleranno essere molto di più di quanto appaiono, celanti rivelazioni capaci di aprire strade, passaggi su realtà e conoscenze ai più sconosciuti, in grado d'avere un'influenza non indifferente sul mondo. Forze invisibili e potenti, che lavorano nell'ombra, di cui si scorgono solamente gli effetti delle proprie azioni e del proprio volere, senza riuscire a scoprire chi e come le esercita.
E' così che Tengo e Aomane si trovano a vivere una storia che in apparenza viaggia su due binari separati, vedendoli lontani l'uno dall'altro. Ma Murakami è maestro nel far sviluppare gli eventi e mostrare con pochi tocchi alla volta che la storia da lui creata è come due amici che si ritrovano dopo lungo tempo e s'accorgono che il dialogo tra loro non si è mai interrotto, nonostante la distanza, le diverse esperienze vissute che hanno portato a una deviazione, come se si fosse in presenza di uno scambio su una linea ferroviaria che porta in direzioni differenti.
Ma ci sono scambi che fanno entrare in un nuovo mondo, in apparenza lo stesso in cui si vive, con dettagli che tuttavia lo rendono diverso, che fanno comprendere che le cose sono destinate a non essere più le stesse, di cui ci si accorge raccogliendo un indizio alla volta. Indizi che inizialmente non sembrano avere molto peso sull'esistenza, ma che mettono sull'avviso che qualcosa è cambiato, che la realtà non è più quella conosciuta, soprattutto se in cielo cominciano a brillare due lune. Un mondo che può essere il punto di ritrovo dopo la lunga deviazione di un discorso lasciato interrotto, forse a malapena abbozzato.
Ma che punto d'incontro può esserci tra un ghost writer, che cerca di far pubblicare le opere realizzate a proprio nome e nel frattempo lavora come insegnante di matematica a tempo parziale, e una donna che, dietro le sembianze di personal trainer, nasconde la natura d'assassina e vendicatrice di donne che subiscono violenza, a parte un evento avvenuto nel passato?
La solitudine, una presenza costante fin dalla loro infanzia. Due persone isolate che vivono in mezzo alla società senza farne parte, che non riescono a comprendere e sentono alieno il modo di vivere della famiglia e se ne allontanano, vivendo un'esistenza senza avere legami o affetti: una condizione ben conosciuta per l'essere umano del tempo presente, cui va ad aggiungersi l'incomunicabilità tra gli individui, quella mancanza d'apertura e dialogo che li rende isole e non elementi integranti di un mondo vasto e complesso.
E' attraverso questi due personaggi che Murakami mostra l'intensità e la profondità dei lati oscuri dell'animo umano, delle sue abitudini, delle sue ossessioni che si protraggono quotidianamente per difendersi dall'accorgersi d'aver perso ciò che è veramente importante, ciò che avrebbe reso l'esistenza più intensa, più completa e non un lento rotolare per inerzia senza avere uno scopo, un obiettivo, se non il procedere in avanti perché non esiste un'alternativa diversa.
E' attraverso 1Q84 che l'autore giapponese con delicatezza e forza allo stesso tempo mostra la fragilità creata nell'individuo da parte della società: quella paura d'amare ed essere amati, di provare dei veri sentimenti e non dei surrogati, dei modi per scaricare la tensione causata dalla mancanza di qualcosa di più profondo, quali possono essere la ricerca d'avventure di una notte con degli sconosciuti o avere una relazione non impegnativa sentimentalmente basata solo sul rapporto fisico. E' dalla consapevolezza che nasce dall'accorgersi di questa realtà che avviene la spinta al cambiamento, a far effettuare alla propria esistenza un cambiamento radicale, rendendola forse per la prima volta veramente viva.
1Q84 è una perla, sia per quanto riguarda lo stile, sia per quanto concerne l'intreccio, sia per la caratterizzazione e la profondità dei personaggi. Una storia che coinvolge un passo alla volta, attirando il lettore all'interno delle vicende che la compongono, catturandolo nella sua rete in maniera che non possa più tornare indietro, ma solo andare avanti, spinto dalla volontà di scoprire cosa riserva ai protagonisti l'anno 1Q84, di vedere rivelati i segreti della nuova dimensione temporale e scoprire la natura dei misteriosi Little People. Una scoperta al momento rimasta in sospeso, in attesa dell'uscita del Libro 3, la parte conclusiva di questo denso romanzo.
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Aggiungi un commentoCon questa recensione mi è venuta voglia di leggerlo! Complimenti!
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