George R.R. Martin può tirare un sospiro di sollievo: per avere la risposta di HBO non ha dovuto attendere le idi di marzo da lui scherzosamente evocate qualche giorno fa. E in questo caso non ci sarà una nuova cicatrice provocata da un’altra porta sbattuta in faccia perché l’esito è quello che George sperava con tutte le sue forze. La prestigiosa emittente televisiva ha detto sì.

Nove episodi, più il pilota già realizzato, per trasferire sul piccolo schermo le vicende narrate in A Game of Thrones, primo romanzo delle Cronache del ghiaccio e del fuoco.

 

In questi ultimi giorni lo scrittore aveva parlato parecchi del progetto rivelando quanto gli stesse a cuore. In passato Martin aveva lavorato per la televisione in serie quali Ai confini della realtà e La bella e la bestia e, malgrado le delusioni patite a causa di alcune sceneggiature accantonate dalle varie produzioni senza realizzarle, l’interesse nei confronti del piccolo schermo era rimasto immutato.

Fra i motivi del suo allontanamento volontario da Hollywood avvenuto anni fa c’era la necessità di fare le cose in grande. Stanco dei tagli imposti dai produttori alle sue opere principalmente per motivi di bilancio, George aveva iniziato a scrivere le Cronache con la libertà e l’entusiasmo di poter fare ciò che voleva senza alcun tipo di limite. Ecco quindi un cast numerosissimo e costruzioni, come la Barriera, dalle enormi dimensioni, perché sulla pagina scritta l’unico limite è dato dalla fantasia dell’autore.

 

Ora, a 14 anni di distanza dalla pubblicazione di A Game of Thrones, quella storia immaginata con tutta la grandiosità di cui il suo autore è stato capace ha finito per riportare George in contatto con la televisione.