All'inizio fu Soulless, poi è uscito Changeless, e in previsione c'è Blameless: una trilogia molto particolare e sbarazzina pubblicata da Orbit e firmata Gail Carriger.
Chi è Alexia e cosa è il Protettorato del Parasole?
Considerando che oggi tutto si mescola, non sorprende come un genere spesso aggressivo come lo steampunk possa essere addolcito da una commedia in costume alla Jane Austen e vivacizzato da un humor stile PG Wodehouse.
Fra vampiri, dirigibili e tazze di tè, questo urban steam fantasy allegro e pieno di avventure al femminile sembra non prendersi molto sul serio rispetto alle varie tragedie mannaro - vampiriche in circolazione, ma costituisce un interessante - e simpatico - esempio di costume.
Alexia Tarabotti, la protagonista, ha molte preoccupazioni: non ha anima, è una zitella orfana e viene brutalmente aggredita da un vampiro a cui non è stata correttamente presentata! Che fare, considerando che la ragazza lo uccide accidentalmente e il terribile Lord Maccon (forte, disordinato, sensuale nonchè lupo mannaro) viene inviato dalla regina Vittoria a indagare?
Ma soprattutto, il vero nemico, avrà della torta di melassa?
Questo l'inizio della saga, che vedrà la coraggiosa ma sempre elegante eroina alle prese con molte avventure ambientate in un'Inghilterra vittoriana che più vittoriana non si può, accompagnata dal suo ombrellino parasole, ultimo grido della moda.
Quello della Carriger non è uno steampunk alla H.G. Wells o Jules Verne, nè un "industrial steampunk" proiettato verso una cultura Vittoriana futuristica (con bustini in pizzo e kevlar, magari) o un "clockpunk", un "dieselpunk" etc etc...
Il suo approccio devia da quello tradizionale per due motivi: è attraverso la presenza degli "immortali" che la tecnologia steam vittoriana diverge dalla nostra timeline: i vampiri sono particolarmente interessati ai congegni meccanici.
Inoltre, nel mondo di Alexia la scienza resta tale e solo occasionalmente assume aspetti misteriosi.
Galvanizzato dai fan, il sito di Gail Garriger presenta un interessante corredo di contorno alla sua protagonista: eleganti ricette per cene d'epoca, modelli per ombrellini e una galleria di abiti ad hoc.
Steampunk lives, e non è mai stato così vitale.
3 commenti
Aggiungi un commentoSolo una nota: non credo sia proprio corretto annoverare Jules Verne tra gli autori Steampunk, in quanto nei suoi romanzi il suo sguardo era comunque rivolto al futuro, mentre lo scrittore di Steampunk guarda parzialmente al passato. Il fatto che alcuni congegni descritti possano risultare simili non significa che i libri di Verne e quelli degli autori a lui successivi appartengano al medesimo genere. Detto in parole povere: è l'approccio alla materia trattata ad essere completamente diverso.
Detto ciò, vedrò di rintracciare il libro su Internet e se lo stile dovesse risultare buono ci farò più di un pensierino, visto che pur preferendo lo Steampunk "puro", non disdegno l'idea di una forma più leggera e scanzonata; anzi.
Io penso che Kinzica voglia dire che non si tratta di uno Steampunk che scimmiotta Wells e/o Verne, non che le opere dei due autori ottocenteschi siano Steampunk...
Changeless è il secondo volume serie che mescola con grande destrezza romanzo storico, paranormale, romance e steampunk sconfinando nell'ucronia.
I romanzi sono strettamente collegati per cui vi consiglio di leggerli nel loro ordine anche se l'autrice tende a dare brevi cenni a quello che è accaduto nel libro precedente.
La protagonista è sempre la senz'anima e di origini italiane Alexia Tarabotti (il punto di vista è soprattutto il suo), ora Lady Maccon. Una donna cortese, onesta, intelligente, spiritosa, indipendente, sicura di sé, colta ed anche se fisicamente non rispetta i canoni della tipica bellezza inglese ha il suo fascino. Ora ricopre una carica davvero importante e proprio come James Bond prima di partire per una missione pericolosa, Alexia riceve il suo arsenale: un parasole super tecnologico da cui non si separa mai. Questo espediente offre l'opportunità di conoscere un altro dei personaggi stravaganti ed eccentrici che costellano questa serie.
Lord Maccon è un lupo mannaro Alfa: rude, ricco, sgorbutico, seducente e poco incline a comportarsi come si conviene.
La storia è incentrata principalmente sulla misteriosa epidemia di umanizzazione che si abbatte su Londra mentre il risvolto romantico passa in secondo piano e non riguarderà solo la protagonista.
Non manca la meticolosa attenzione per cibi, costumi e ambienti dell'epoca vittoriana mentre la sensualità tende ad essere velata.
Idee originali per quel che riguarda rapporto umani-creature soprannaturali, trama intrigante, dialoghi pungenti e con un buon ritmo.
L'unico aspetto che non ho apprezzato è il finale che lascia il lettore proprio sul più bello.
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