A quasi quattro anni esatti dalla sua prima pubblicazione (Estasia, novembre 2006), intervistiamo Francesco Falconi che ci racconta come è nato il romanzo Nemesis - L'Ordine dell'Apocalisse, pubblicato proprio in questi giorni per Castelvecchi Editore.
Il romanzo:
Nascosti tra di loro, invisibili ai comuni mortali, gli Angeli Ombra e i Demoni Emersi operano affinché il delicato Patto d’Equilibrio non venga mai infranto. Queste creature, pur essendo capaci di provare sentimenti umani, sono costrette ad attenersi alle regole del Consiglio dei Cerchi e delle Spirali che ne stabilisce i compiti e punisce ogni trasgressione. Così come non tutti i Demoni provano piacere a seminare follia e dolore, esistono anche degli Angeli accecati da una dedizione che è solo finalizzata alla scalata delle varie gerarchie celesti. Solo una volta ogni otto anni, durante il Tetrastile, i due ordini si riuniscono per tirare il bilancio sull’Equilibrio e processare in modo esemplare i trasgressori.
È il 30 febbraio: un crepuscolo di ventiquattro ore in cui gli uomini perdono coscienza e il soprannaturale si manifesta. L’Equilibro, intanto, corre il più grave pericolo mai affrontato dal Consiglio: Nemesis, la reincarnazione dell’Angelo dell’Apocalisse, sta assoldando Discepoli per sovvertire il Patto, generare il caos e distruggere l’umanità. Ellen Lynch non sapeva nulla di tutto ciò. Eppure da quando si è vista spuntare un paio di ali nere al tramonto, questa è diventata la sua nuova realtà: appartenere alla dinastia dei Demoni Emersi. Una condizione che la costringerà a riscrivere il suo passato e a lottare affinché il suo amore per un Angelo, Kevin, possa avere un futuro.
Un romanzo sorprendente e ricco di colpi di scena, che conferma Francesco Falconi nel panorama dell’urban fantasy italiano.
L'intervista:
L'Apocalisse di Francesco Falconi
Intervistiamo per FantasyMagazine l'autore di Nemesis – L'Ordine dell'Apocalisse (Castelvecchi editore), Francesco Falconi. Ripercorreremo assieme le tappe che l'hanno portato a scrivere questo romanzo, parleremo dei suoi prossimi progetti, e di fantastico in generale.
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91 commenti
Aggiungi un commentoCe la facciamo a tornare IT? E tre.
Credo che una testata in cui scrivono tante e diverse persone non possa per forza essere privo di pezzi "poco riusciti". Personalmente leggo più che altro le recensioni e non mi affido mai solo a quelle di FM per farmi un'idea, perchè penso che troppo spesso rispetto ai miei parametri si vada coi guanti di velluto. Qualunque sia il motivo di ciò (troppi recensori con gusti diversi dai miei? Scelta voluta? Caso? Nuvoletta di Fantozzi? Chissene!) non lo ritengo importante e questo post non lo sto scrivendo con astio o volontà di trollare. Resta che in ogni caso il risultato è che di una recensione di FM in genere non mi fido più di tanto, mi è capitato tante volte di leggere pezzi con pareri totalmente diversi dai miei. E se un amico mi chiedesse: "posso andare sul sicuro a leggere le recensioni di FM?" gli risponderei di no.
Ma non perchè pensi che in redazione lavorino male, siano una manica di massoni o analfabeti.
E io non seguo alcun blog di alcun genere nè m'interessa se Tizio o Caio hanno da ridire per motivi loro.
nulla quaestio, nessuno di noi lo smentisce. Siamo umani come tutti, ci sono pezzi che una volta ti riescon proprio bene, un'altra non bene come vorresti. Come in tutte le testate di questo mondo, non è solo una prerogativa di FM.
Solo certi blog non sbagliano mai (è ironico eh )
e fai bene, anch'io leggo sempre più di un parere. Il trucco però è di individuare, su ogni testata che leggi, il recensore che ha i gusti più vicini ai tuoi. Raramente avrai sorprese. Se poi in FM un recensore vicino ai tuoi gusti non c'è, allora non ti resta che cercarlo in un'altra testata e tenere FM solo come metro secondario di confronto, FM non pretende certo di essere la Bibbia. Ma il discorso che fanno altri utenti è molto, molto diverso dal tuo: il succo è "fate recensioni con cui non sono mai d'accordo, dovete essere scemi o incompetenti o venduti. O tutte e tre le cose". E mentre il tuo commento è legittimo e rispettabile, personalmente il secondo tipo lo mando a quel paese con lo stesso tono usato nei ns confronti, né di più, né di meno.
Ad ogni modo, in questo caso non si trattava di rece ma di intervista, come è stato fatto ripetutamente notare a chi sparava a zero su Luca
E per tornare IT, se no la Modessa mi avadakedavra, nessuno di quelli che hanno criticato la scrittura di Francesco Falconi ha dato una motivazione che sia una. Hanno buttato lì solo affermazioni. Vecchia storia…
E' appena uscita un'intervista a Francesco Falconi su Panorama.
Nemmeno qui il giornalista lo massacra, gli fa gentilemente delle domande, che strano... Dev'essere senz'altro un nuovo caso di amykettismo: Panoralconi Libri, forse?
http://blog.panorama.it/libri/2010/10/29/intervista-a-francesco-falconi-fuoriclasse-del-fantasy-italiano/
Non voglio entrare nel merito della discussione che ne è scaturita, ma mi domando solo quale sia la ragione per la quale un'intervista di questo tipo dovrebbe mettere in difficoltà l'intervistato.
L'intervista in campo letterario non segue le necessità di quella invece politica; mi aspetto quindi soltanto di conoscere meglio l'autore e la sua ispirazione. Per quanto riguarda il resto, la rete è terreno fertile per far maturare qualsiasi opinione e discussione sul valore di ogni libro pubblicato.
Sarebbe diverso nell'eventualità di una recensione, ma non è questo il caso, mi pare. Dunque perché tutta questa animosità?
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