Lo precisiamo subito. Non c'è alcun annuncio ufficiale su progetti di sequel di Watchmen, la maxiserie di 12 albi scritta da Alan Moore e disegnata da Dave Gibbons, pubblicata nel 1986 dalla DC Comics e poi più volte ristampata in volume, vincitrice di molti premi Eisner, Kirby e anche del premio Hugo.
Non che alla DC non ci abbiano mai pensato, visto il successo di pubblico e di critica della storia, trasposta anche al cinema nel 2009.
Alan Moore però si è sempre opposto, e a ragione, visto l'epilogo della vicenda.
Pare addirittura che per incentivarlo a scrivene un seguito la DC gli avesse ventilato la possibilità di diventare proprietario dei diritti sui personaggi che, lo ricordiamo, non sono in possesso dell'autore che li ha ideati, mutuandoli dall'universo della Charlton Comics, acquisita parecchi anni prima dalla DC.
Moore ha sempre resistito alle muse tentatrici della Warner, continuando a farsi gli affari propri.
Durante l'ultima New York Comic Con, la chiacchiere sul progetto sono diventate più insistenti, e sono stati fatti nomi anche molto prestigiosi di autori e disegnatori che avrebbero potuto essere coinvolti come J. Michael Straczynski, Andy Kubert e Brian Azzarello tra gli altri.
Addirittura qualcuno giurava e spergiurava che il progetto avesse come titolo Panic Room.
Tutte chiacchiere che non hanno mai trovato fondamento.
Se la stessa struttura narrativa di Watchmen è praticamente chiusa a dei seguiti, l'universo narrativo alle spalle, a partire per esempio dalle vicende dei Minutemen, potrebbe essere esplorato da qualche autore con delle buone idee.
Al momento però sono fortissime le indiscrezioni, riportate da Bleeding Cool, che puntano su Andy Kubert, figlio del mitico Joe Kubert, ormai sganciato dalla pesante eredità paterne, acclamato anch'egli come un grande disegnatorie dagli esordi, quando insieme al fratello Adam disegnò memorabili storie degli X-Men.
Tra le opere più recenti del disegnatore Batman & Son, con Grant Morrison ai testi, e Batman - Cos'è successo al Cavaliere Oscuro?, scritto da Neil Gaiman.
La nostra fonte auspica che ad accompagnarlo in questa avventura possa esserci il fratello Adam, che invece in questo periodo lavora per la Marvel, già apprezzato disegnatore di Astonishing Wolverine e Spider-Man. Se poi il vecchio Joe ci mettesse anche lo zampino sarebbe un sogno.
La novità rispetto alle precedenti indiscrezioni è che però non sarebbero allo studio dei seguiti, bensì ben quattro miniserie prequel.
C'è da credere che semmai questo progetto trovasse conferma potrebbe farne parte anche Dave Gibbons, che collaborò anche al film di Zack Snyder. Lui non si tirerebbe certamente indietro.
Certo, le aspettative dei fan sarebbero altissime. Alla DC converrebbe fare le cose per bene.
L'ultimora sulla questione arriva addirittura da Twitter che, insieme a molti social network o siti, sta diventando nella vulgata popolare quello che una volta era la "TV", ossia si sta diffondendo il pericoloso luogo comune per cui "è vero perchè c'è scritto su Twitter", con una evidente confusione tra media e fonte, che in questo caso è l'utente theisb, alias Chris Sims.
Ve lo riportiamo per completezza, ma anche in questo caso la prudenza è più che d'obbligo. Il rischio è che nel meccanismo del copia e incolla, del tweet e retweet le voci si diano una parvenza di autorevolezza mediante meccanismi autoreferenziali.
Basta fermarsi un attimo a leggere per capire meglio che di chiacchiere tra fan si tratta.
Infatti Sims afferma che se (e sottolineo SE) ci fosse un sequel di Watchmen, riguarderebbe un personaggio chiamato Rorschach II, che avrebbe un corpetto cangiante fatto dello stesso materiale della maschera, e la cui vera identità sarebbe Ayn Kovacs. Quindi una versione femminile di Rorschach.
Nel terzo post viene poi citato lo scrittore Scott Lodbell, che ricordiamo aver lavorato a X-Men, Gen 13, Daredevil e Teen Titans, che ha un paio di legami accertati con la saga di Alan Moore:
1) aver creato un personaggio negli X-Men chiamato proprio Ozymandias, come l'alter ego di Adrian Veidt nel fumetto di Alan Moore, che a sua volta riprendeva il nome tradotto in greco del faraone Ramesess II;
2) aver scritto una vera e propria parodia intitolata Who Watches the Whatmen!?.
Sims si dice impaziente di vedere Lodbell all'opera con questo eccitante personaggio. Se sono questi i presupposti su cui basa il suo auspicio è veramente poco.
L'utente Spearhafoc_, al secolo Philip Rice, ha poi postato un suo disegno dell'ipotetico personaggio, anch'esso da ritenere rigorosamente non ufficiale.
Insomma, l'attesa e l'interesse ci sono, ma crediamo che precipitarsi a prenotare l'albo in fumetteria sia proprio inopportuno; tuttavia vale la pena parlare anche di queste ipotesi dei fan, perché testimoniano come intorno al fumetto di Moore e Gibbons ci sia ancora una vasta eco nel fandom.
Restiamo sintonizzati e in attesa di ulteriori sviluppi.
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