Molti lo conosceranno – o ne avranno sentito parlare – per l’adattamento cinematografico (/14058/kick-ass/) diretto da Matthew Vaugh della sua serie a fumetti Kick-Ass, ma Mark Millar è molto di più. Si è affermato come uno scrittore disinvolto e coraggioso nei primi anni Novanta, ma già prima di allora aveva lavorato come co-autore del settimanale britannico di fantascienza a fumetti, 2000 AD, assieme ad autori del calibro di Grant Morrison e Alan Moore. Nel corso della sua carriera ha lavorato per realizzare storie di Spider-Man, di Wolverine e, tra i più recenti, alla serie Ultimates degli Avengers.
In una recente intervista Millar ha parlato a grandi linee della sua carriera, nel suo modo caratteristico di raccontare la quotidianità del lavoro che svolge. “Sono sempre stato ossessionato dai fumetti. Come i cereali a colazione e la televisione, il fumetto è una di quelle cose che sembravano essere state sempre una parte della mia vita. Ci penso sempre. Ho amato Superman e Batman, tantissimo”. Ha confessato il creatore di Hit Girl, la ragazzina mascherata iper violenta vista in Kick-Ass.
Millar ha poi detto la sua sull’atteso film degli Avengers di Joss Whedon. “Perché così tanta attesa? Era una cosa nuova. Non era mai stata provata prima al cinema. E’ la prima volta di un team di supereroi Marvel sul grande schermo. Hanno preparato tutto molto bene, una squadra di personaggi molto diversi tra loro in un’unica storia: difficile da rendere senza una buona preparazione a posteriori. Il pubblico rimarrà entusiasta perché è ciò che vuole. Da bambino amavo gli Avengers e la Justice League, perché potevo avere un esercito di supereroi al prezzo di uno”.
Parlando poi degli Ultimates Millar ha risposto: “E’ il fumetto che volevo scrivere quando ho iniziato a lavorare per la Marvel, undici anni fa. L’idea era quella di reinventare i supereroi più famosi delle serie classiche e adattarli al lettore moderno e smaliziato, al lettore nuovo. Abbiamo preso questi personaggi e li abbiamo inseriti in un unico plot narrativo, diretti da Nick Fury, reinventato anche dall’interpretazione di Samuel L. Jackson. La storia era fondamentalmente basata su un ‘indipendence day’ con supereroi da una parte e alieni dall’altra, i Chitauri realizzati graficamente da David Icke, e Loki, il cattivone di turno. Kevin Fiege, che gestisce i Marvel Studios, è stato un grande fan dei fumetti, tanto che nel film è stata utilizzata proprio l’idea degli alieni intenzionati a comandare sulla Terra. La gente dice che io e gli altri autori Ultimates siamo stati derubati” ha aggiunto Millar, “ma non possediamo né la Marvel né siamo i proprietari dei personaggi. Abbiamo solo dato una mano a realizzare una storia. Sono invece lusingato e contento di vedere quei supereroi sul grande schermo”.
E sul fronte Kick-Ass 2? Il sequel si farà, è assodato. Il successo ottenuto nel 2010 con il film di Matthew Vaugh andrà bissato. Mark Millar ha risposto purtroppo senza sbilanciarsi. “Ho ricevuto la copia cartacea della sceneggiatura. E’ un adattamento molto fedele”.
Per concludere la serie di dichiarazioni, una domanda sul “futuro”. Quale superpotere vorrebbe Mark Millar per conquistare il mondo? “Ci sto lavorando” ha risposto divertito.
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