Credo che ogni aspirante scrittore, almeno una volta nella vita, abbia pensato di poter trovare il successo facilmente. Un manoscritto mandato in una busta chiusa. Poche settimane di attesa. Una telefonata da parte di un grande editore, con la proposta di un contratto milionario.
Anche se le vie del Signore sono infinite, meglio non illudersi. Il percorso per diventare scrittori professionisti è, nella maggior parte dei casi, lungo e frustrante. Perché gli editori ricevono migliaia di proposte. Perché in Italia si pubblicano molte opere di autori stranieri. Ma, soprattutto, saper scrivere un buon libro non è scontato. Eppure, ricevere un rifiuto da parte di un editore non dovrebbe mai essere considerato come un fallimento. Piuttosto, come uno stimolo a migliorarsi.
Francesco Falconi è un autore italiano di cui parliamo, nel nostro portale, da ormai tantissimo tempo. Si è affacciato per la prima volta sul panorama letterario nel 2006. Da allora il suo è stato un percorso in salita, a tappe e quasi senza soste. Tredici libri pubblicati in sei anni, storie di vario genere, dal fantastico per ragazzi alla biografia di Madonna. Dagli editori medio-piccoli (Armando Curcio, Asengard, Edizioni Ambiente, Reverdito, Castlevecchi), a Piemme, fino a raggiungere gli scaffali di tutte le librerie con Mondadori.
Nel corso della nostra intervista, Francesco ci parla della sua gavetta come l'occasione che gli ha permesso appunto di migliorarsi. Queste parole dovrebbero essere di esempio per tutti coloro che desiderano veramente diventare scrittori. Migliorarsi. Impegnarsi. Non si dovrebbe mai dimenticare che, alla base di qualsiasi successo, c'è il talento, ma che il talento va affinato. Coltivato a lungo, con amore e cura.
Muses, presentato in anteprima al Salone del Libro di Torino, ha attirato subito l'interesse del pubblico. Le copie sono letteralmente andate a ruba, durante la fiera, anche se nel programma non c'era una presentazione vera e propria del libro. È una storia che Francesco ha tenuto in stand-by per ben quattro anni, per aspettare il momento giusto, la maturità come scrittore.
Possiamo dire che la sua attesa, la sua pazienza e la sua tenacia hanno dato i loro frutti: il risultato è un libro originale, ben scritto, appassionante. In poche parole: l'opera di uno scrittore professionista.
Intervista a Francesco Falconi
Abbiamo incontrato lo scrittore allo scorso Salone del Libro di Torino. Il suo Muses, che era uscito in anteprima, è andato a ruba nello stand Mondadori.
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