Il progetto nasce da una commedia scritta per il teatro e diventa film anche grazie alla collaborazione di molte scuole d'armi e dopo quattro anni di riprese, perlopiù nei fine settimana, e realizzazione in digitale. La pellicola di Giuseppe Molinari gioca con elementi surreali e tragicomici ed è stata premiata dal pubblico al Trieste al recente Film Festival.
L'occasione per vederlo è duplice:
- mercoledì 26 gennaio alle ore 15 al Teatro Miela di Trieste
- sabato 29 gennaio alle ore 12 presso la Sala delle Conferenze di Palazzo Reale a Milano (Piazza Duomo).
Dopo la proiezione del film, in Piazza Duomo o nel cortile interno di Palazzo Reale (da definire) alle ore 13.15 circa, le comparse che hanno partecipato alle scene di battaglia effettueranno dei combattimenti dal vivo.
La trama:
Sulla riva di un fiume il Cavaliere (Augusto Balliana) decide di porre termine alla sua esistenza. La Morte (Adrian Smith) gli comunica che non è ancora giunto il suo momento e nel tentativo di fermarlo cade nel fiume con la pergamena del destino.
Divenuta illeggibile a causa dell'acqua che ha disciolto l'inchiostro, il Cavaliere decide di proseguire per la propria strada alla ricerca del proprio destino. S'imbatterà in una serie di personaggi simbolici che in situazioni paradossali rappresenteranno la Fede, la Carità, la Speranza, la semplicità di vita, l’avidità: una fanciulla cieca (Claudia Quintavalle) che lo inviterà a seguirlo con il suo canto verso il cammino della Fede, un frate (Mario Franco), una zingara (Lisa Celi) che tenterà invano di leggergli la mano, un fornaio (Erlis Poletto) che con entusiasmo gli rappresenterà un modo semplice di vivere, un principe alchimista (Paolo de Zan) alla ricerca di facili ricchezze, una castellana (Roberta Corti) che lo condurrà in un surreale labirinto. Al termine di questo percorso ritroverà i suoi compagni perduti pronti a seguirlo nella prossima impresa.
La vicenda, ambientata nel Friuli-Venezia Giulia e nel Veneto orientale del 1400, ha come sfondo interessanti palazzi e castelli del patrimonio storico e culturale della regione. Fra questi: Il Castello d'Arcano, la Sala degli Affreschi del Palazzo Biglia di Sacile, “La Brunelde” del conte Maurizio d'Arcano Grattoni, i sotterranei della fortezza di Palmanova, il Castello di Gorizia.
di Giuseppe Molinari
2004 Dvcam, col., 65'
v.o. italiana
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