Warcraft diventerà un film, prodotto da Legendary Pictures (Superman Returns). L'annuncio arriva da Blizzard: sarà una pellicola con attori in carne e ossa.

Se non vi sembra una notizia eclatante, se non sapete di cosa stiamo parlando, permetteteci di dimostrarvi di che razza di fenomeno dell’entertainment si tratta.

In Cina, Giappone e Corea si sta diffondendo una nuova professione: il ghost gamer.

In pratica, i giocatori di giochi di ruolo di massa on line (MMORPG), assoldano giovani volenterosi per giocare al loro posto e mantenere alti i punteggi, far crescere il livello del personaggio, insomma fare bella figura con amici e colleghi, giocatori anche loro.

Com’è facile intuire, i ghost gamer lavorano soprattutto per manager e professionisti danarosi, che non hanno il tempo di passare ore e ore davanti allo schermo del PC, ma che, evidentemente, considerano il fatto di avere un alter ego virtuale di successo come uno status quo.

 

Tutto questo succede in gran parte per il gioco di ruolo di massa on line più diffuso, dati di vendita alla mano: World of Warcraft (WoW, per fare prima, perché si ha fretta di andare a giocare). Tanto per dare un’idea del successo del fenomeno.

L’ultimo comunicato ufficiale della casa produttrice, Blizzard, parlava di sei milioni di copie vendute; ma è passato qualche mese, probabilmente ora saranno di più le persone che si identificano col loro io virtuale, un personaggio di una delle otto razze di WoW: elfi della notte, umani, tauren, orchi, troll, gnomi, nani e non-morti.

World of Warcraft è un gioco di ruolo, ma è anche il seguito ideale di una fortunatissima serie di giochi di strategia.

Il terzo titolo della serie, Warcraft III –  Reign of Chaos e la sua espansione Frozen Throne (/notizie/102/), sono stati due successi di vendite e critica straordinari, per molti fan ancora oggi insuperati per qualità, nel panorama degli strategici di guerra.

 

Battle.net, il sistema che gestisce gratuitamente il gioco on line, organizza periodicamente tornei, e le competizioni internazionali di Warcraft III garantiscono premi di migliaia di dollari. I giocatori sono tanti. Considerando che il gioco è del 2002 non è poco. Nel campo dell’intrattenimento videoludico quattro anni possono essere una vita.

 

Naturalmente tutto questo successo ha invogliato editori e quant’altro a produrre romanzi, fumetti (/notizie/3997/), giochi di ruolo, giochi da tavolo (/notizie/3813/) e, naturalmente, altri videogame (/notizie/3642/).

 

Mancava giusto il film. Anzi c’era quasi da sorprendersi che non  se ne fosse ancora parlato in modo serio.

Sì, perché gran parte del successo di Warcraft III è dovuto non solo alla giocabilità e longevità del titolo, ma a una trama affascinante, di quelle che quando ti stacchi dal PC per lavarti i denti prima di andare a letto, ti accorgi che è già ora di fare colazione.

 

La trama

L’antefatto, cioè ciò che è successo nei primi due Warcraft, riguarda la guerra fra orchi e umani. Gli orchi arrivano nel mondo di Azeroth  attraverso una serie di portali dimensionali dal loro rosso mondo Natale, Draenor, per portare morte e distruzione.

La mente occulta dietro a tutto è il l’orco-warlock (adoratore di demoni) Gul’dan, responsabile di avere quasi cancellato l’antica e fiera cultura sciamanica del suo popolo per cedere alla sete di distruzione.

Contaminata dal sangue dei demoni, l’Orda degli orchi muove guerra contro l’Alleanza di uomini, nani ed elfi per generazioni. Alla fine gli orchi vengono sconfitti e Gul’dan resta ucciso nella sua folle ricerca di potere, mentre il suo antico maestro Ner’zhul, da Drenor, tenta di aprire portali su altri mondi. Fallirà, distruggerà il suo mondo e finirà per divenire uno schiavo non-morto dei demoni, sotto il nome di Re dei Lich.

Intanto gli orchi rimasti su Azeroth vengono chiusi in campi di prigionia.

Col passare degli anni la sete di distruzione abbandona il loro sangue. Un nuovo, giovane capo dell’Orda, Thrall, riesce a liberare gran parte del suo popolo. È uno sciamano, mosso da ideali antichi di onore e lealtà. Vuole solo trovare una patria per il suo popolo. Al suo fianco un vecchio veterano, l’unico mai caduto sotto il giogo dell’Alleanza: Grom Hellscream, del clan Warsong.

 

Re Terenas sovrano di Lordaeron la più grande delle nazioni umane, non ha solo la fuga degli orchi a cui pensare: una nuova, strana piaga si sta diffondendo nelle terre a nord.

Uno strano mago giunge ad avvertire il re: bisogna abbandonare il continente. Terenas non vuole ascoltare: gli uomini hanno combattuto molte battaglie e sconfitto molti nemici, superereranno anche  questo momento di difficoltà. Arthas, figlio del re e paladino del Silver Hand viene inviato a indagare sulla piaga. In suo aiuto la più talentuosa incantatrice del continente: Jaina Proudmoore. Eppure qualcosa di oscuro si annida nel cuore del principe.

Questo l’antefatto a Warcraft III. È ragionevole pensare che più o meno la trama della pellicola partirà da premesse simili.

Nello sviluppo della storia del gioco non mancano colpi di scena, tradimenti e una bella dose di pathos; e i cattivi sono affascinanti tanto quanto gli eroi. Il che, di solito, è sintomo di un prodotto davvero avvincente.

Pochi ma buoni

Alla realizzazione del film di Warcraft, Blizzard Entertainment prenderà parte attiva. D’altronde, i filmati in computer grafica dei vari titoli Warcraft sono stati additati a lungo come i migliori in circolazione, già vincitori del Best Animation 2003.

E poi, a favore del progetto, era tempo che appariva on line una petizione: www.petitiononline.com/1124/petition.html.

Un altro segno dell’incredibile successo del marchio.

Paul Sams, responsabile Blizzard dell’operazione, ha dichiarato di essere entusiasta della collaborazione con Legendary, che fa parte di Warner Brothers: entrambe lanciano pochi prodotti all’anno, ma di grande qualità.

Legendary ha prodotto Batman Begins e gli imminenti Superman Returns e Lady in the Water.

Tutto questo dovrebbe far pensare che sarà un film tutto in computer grafica, tipo Final Fantasy; e invece, da comunicato ufficiale Blizzard, si tratterà di un live-action movie, con attori veri. Cast e regista verranno comunicati col tempo.

 

Per chi volesse farsi due risate, c’è anche una serie di foto di un gruppo di ultra-fan cinesi: si sono cimentati nella realizzazione di un film casalingo. Simpaticissimi. È un concentrato di trash, dategli un’occhiata:

wordpress.com/world-of-warcraft-the-movie-a-china-production/.

 

Qui sotto una gallery dei personaggi, tratta dai trailer dei vari giochi.