Sarà la sua passione per le antiche leggende, per le creature nascoste fra le rovine di vecchie chiese abbandonate, per i cadaveri che penzolano ai crocicchi e le vecchie madri che piangono il figlio rapito dal piccolo popolo, com’era accaduto anni prima alla loro sorella pazza; sarà che ha un tratto unico, ispiratore, mai eguagliato. Fatto sta che il maestro del fumetto Mike Mignola, famoso per il suo Hellboy, sembra destinato all’assalto del grande schermo.
Questa volta ad arrivare al cinema, mentre Guillermo del Toro prepara Hellboy: the Golden Army (notizie/7643/), è un romanzo illustrato (proprio da Mignola, ovvio) chiamato Baltimore, or The Steadfast Tin Soldier and the Vampire, i cui testi vengono dalla penna di Christopher Golden, scrittore di thriller e fantasy per adolescenti e adulti, già autori di qualche romanzo grafico che ha visto protagonista proprio Hellboy.
Qui il suo sito ufficiale: http://www.christophergolden.com/.
A produrre il film sarà il John Baldecchi di Ultraviolet, mentre dietro la macchina da presa troveremo un nome molto noto ai fan delle pagine di china trasposte su celluloide. Stiamo parlando di David Goyer, già sceneggiatore per Blade, regista di Blade Trinity e ancora alla macchina da scrivere per il bellissimo Batman Begins e il suo prossimo seguito, The Dark Knight, diretti dal suo amico Chrostopher Nolan. Sarà anche il regista del prossimo X-spin off sull’arcicattivo mutante Magneto.
Baltimore, or The Steadfast Tin Soldier and the Vampire è una storia alla Migola al cento per cento, dove spiriti e demoni camminanto tra i mortali senza che nessuna si sorprenda troppo, e gli uomini giocano con l’Aldilà scottandosi non poso. Protagonista della vicenda è Lord Henry Baltimore, che nella cornice d’antan della Seconda Guerra Mondiale, viene morso da un demone vampiro. La malattia che consegue allo sfortunato incidente causa la morte della famiglia del buon Lord, che decide di adoperarsi per compiere la sua vendetta, e distruggere il più grande male che vive sulla terra.
C’è da stare certi che storyboard e concept art porteranno la firma del maestro Mignola. D’altronde, l’artista sono molti anni che va a braccetto col cinema. Fin dai tempi del Dracula di Bram Stoker diretto da Francis Ford Coppola, per il quale Mignola fece da concept artist e realizzò un meraviglioso adattamento a fumetti.
Una curiosità raccontata dal fumettista: nella scena in cui Van Helsing (Anthony Hopkins) uccide le tre vampire (una era la nostra Monica Bellucci), Mignola suggerì di tagliare il pezzo in cui si vede lo scienziato decapitare le non morte. Van Helsing entra nelle rovine, e lo spettatore lo vede uscire con le tre teste in mano. Coppola decide di girare la scena della decapitazione, che infatti compare nel film; aveva paura che gli spettatori non avrebbero capito.
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