Quando J.K. Rowling cominciò a scrivere il primo libro della saga di Harry Potter non immaginava certo le conseguenze che sarebbero scaturite da quel suo figlio “di carta e d’inchiostro”.
Tra gli effetti collaterali abbiamo osservato, nel tempo, la nascita del ‘fenomeno’ Harry Potter, la fama mondiale, i guadagni stratosferici, ma forse non avremmo mai immaginato che il maghetto avesse anche il potere di far uscire il latino dal suo ghetto di lingua morta!
Latino lingua morta, dunque? Non più!
Dove gli studi classici hanno fallito e i professori di liceo non sono arrivati è subentrato Harry Potter: grazie al maghetto, nato dalla fantasia di J.K. Rowling, infatti, il numero di studenti americani che decidono di affrontare il test per l’Esame Nazionale di Latino ha subito un notevole incremento.
In termini puramente numerici, nel 1998 solamente 101.000 studenti si approcciavano all’idioma oggi in disuso, mentre negli ultimi due anni i discipuli sono stati ben 134.000, con un incremento netto di 34.000 unità, dato statistico di cui si è occupato il New York Times, con la pubblicazione di una inchiesta.
Il fenomeno è particolarmente importante nelle aree ‘periferiche’ degli Stati Uniti, come il New Mexico, l’Alaska e il Vermont.
La spiegazione dell’aumento di interesse per il latino, della 'resurrezione' di questa lingua morta è da cercarsi, secondo gli esperti, nella scelta stilistica di J.K. Rowling di far pronunciare incantesimi a Harry, Ron, Hermione e agli altri personaggi della saga, modellandoli sulla lingua di Cicerone e Orazio; del resto, la scrittrice ha sempre riconosciuto che la sua formazione classica è stata una ricca fonte di ispirazione per ideare nomi e formule magiche.
La versione di Harry Potter e la Pietra Filosofale in latino (Harrius Potter et Philosophi Lapis) pubblicata dalla Bloomsbury, editrice inglese dei sette romanzi della Rowling, è attualmente usata come testo di ausilio scolastico per i più giovani.
Quale altra 'miracolo' potremo attenderci, in futuro, dalla penna ‘magica’ di Joan Rowling?
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