L'associazione americana delle biblioteche ha assegnato a The Graveyard Book di Neil Gaiman la Newbery Medal.
Lo scrittore inglese è stato insignito del rinomato e prestigioso premio con la seguente motivazione: "per il più illustre contributo alla letteratura per ragazzi."
Il libro, pubblicato nel 2008 dalla Bloomsbury e ancora inedito in Italia, segue la storia di un orfano: un neonato che viene affidato ai coniugi Owens, una coppia di fantasmi senza figli che abitano in un grazioso cimitero.
Il piccolo, battezzato con il nome di Nobody Owens, abbreviato in Bod, come il piccolo Mowgli del Libro della giungla viene cresciuto dalla stravagante comunità del cimitero in cui spicca la figura dell'enigmatico Silas, figura in grado di muoversi indifferentemente nel mondo dei vivi e in quello dei morti.
Bod conosce persone morte in diverse epoche storiche, vive fantastiche avventure e scopre porte verso mondi assai pericolosi, ma soprattutto intreccia il suo destino con quello di un bambina viva di nome Scarlett.
Com'è nell'ordine naturale delle cose alla fine arriva per Bod l'ora di lasciare il nido, di assumersi le sue responsabilità e fare i conti con il suo misterioso passato. Nobody deve scoprire chi e per quale motivo ha ucciso i suoi genitori.
Una curiosità: Nobody Owens è già un nome noto ai fan di Gaiman. Bod è il protagonista di uno dei racconti pubblicati nell'antologia Il cimitero senza lapidi e altre storie nere, racconto che l'autore ha ripreso e inserito nel Graveyard Book.
FantasyMagazine ha già pubblicato la recensione di Graveyard Book.
17 commenti
Aggiungi un commentoSemplicemente, la legge che vincola a non stravolgere l'integrità di un'opera con la sua traduzione, deve essere estesa ai titoli.
Sia per i libri che per i film.
La disattenzione a dettagli come questi ,tipica di certa politica editoriale, fa fede solo a una scarsa lungimiranza. Evidentemente, la Mondadori preferisce investire in stampe deluxe dalle copertine in velluto e retini olografici, ghirigori scomposti a tre quarti , in rilievo , placcati , caleidoscopici ,scintillanti in ogni piega e curva, illustrazioni da fronte e retro firmate dai migliori visionari del settore, brossura cucita et similia, per l'ennesima retrospettiva vampirica della Meyer,e lasciare allo sdegno degli interessati i tristi risultati di un lavoro dlettantesco di pubblicazione, riservato ad autori d'altra risma.
Confezioni preparate ad hoc, che si presentano molto bene, ma che spesso hanno immagini che oltre ad essere fredde e inespressive, non danno idea di ciò che narra il libro.
sarebbe stato meglio, imho. Ma anche una traduzione tipo"Il Libro delle Tombe" era più adatta.
Penso che qualsiasi altra scelta sarebbe potuta andare meglio.
E se si provasse a suggerirle il titolo "Raggi di sole sugli alberi di pere che crescono tra le lapidi"? :
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