Dopo una lunga e snervante attesa per i fan dello scrittore Terry Brooks arriva finalmente in libreria il romanzo L’esercito dei demoni (Genesis of Shannara – The Gypsy Morph, 2008) terzo volume della trilogia La genesi di Shannara.
Come ha dichiarato l’autore, questo romanzo apparentemente chiude la trilogia ma non sarà l’ultimo romanzo della serie, infatti è nelle sue intenzione che la Genesi prosegua poi con altri sei o nove titoli. Quando tornerà a scrivere questa serie la narrazione riprenderà dopo che saranno passati centinaia di anni, con nuovi protagonisti e un mondo inedito da raccontare.
I precedenti romanzi di questa trilogia sono I figli di Armageddon e Gli Elfi di Cintra e questo terzo episodio completa il collegamento tra il più vasto ciclo di Shannara e i romanzi del Verbo e del Vuoto iniziati con Il demone.
E’ chiaramente un tassello fondamentale per tutti gli appassionati dello sterminato mondo di Terry Brooks, e la conferma, ancora una volta, delle sue doti di narratore tuttora ineguagliate nel panorama fantasy. Inoltre nel 2008 l’autore ha dato alle stampe una interessante graphic novel dal titolo Lo spirito oscuro di Shannara (Dark Wraith of Shannara, 2008), e anche in questo caso l’autore ha affermato che era da tempo che voleva riprendere in mano alcuni personaggi, esplorare vari aspetti sul loro rapporto e inoltre le ambiguità riguardanti il destino dei fratelli Jair e Brin Ohmsford meritavano un ulteriore esame e questa graphic novel gli era sembrata la sede opportuna per farlo.
L’autore:
Terry Brooks è nato nel 1944 in Illinois è laureato in legge e prima di dedicarsi alla scrittura ha svolto la professione di avvocato. Oggi è, a ragione, ritenuto il più celebre e amato autore di fantasy.
Nel 1977 scrive il suo primo romanzo: La spada di Shannara, che per oltre cinque mesi rimase nella classifica dei libri più venduti compilata dal “New York Times”. In questa opera l’autore attinge molto al romanzo “Il signore degli Anelli” di Tolkien ma dimostra già ampiamente le sue notevoli potenzialità. I volumi successivi che completeranno nel 1985 questa prima trilogia (Le pietre magiche di Shannara e La canzone di Shannara) saranno la chiara dimostrazione della bravura di Brooks i cui lavori diventeranno pietra di paragone per molti altri scrittori.
Da allora i successi si sono susseguiti a ritmo costante. Infatti a questa prima trilogia ne seguono altre sempre interessanti ed appassionanti, come La trilogia del Demone (The Word & The Void). Dopo questa trilogia che possiamo definire “dark”, Terry Brook ha scritto la trilogia della Strega di Ilse e il suo seguito: la trilogia Il druido supremo di Shannara.
Con Armageddon’s Children ha iniziato quella che si può chiamare Trilogia delle Grandi Guerre nella quale saranno narrati i fatti successivi a quanto abbiamo letto nella trilogia del Demone.
la “quarta”:
Dopo la distruzione della civiltà a causa delle guerre chimiche e batteriologiche, il destino dell’umanità sembra ormai segnato. Gli stessi Elfi, che da millenni si nascondono agli uomini nel loro rifugio tra le foreste più fitte, sono a rischio di estinzione. Uno sterminato esercito di demoni al comando di Findo Gask si appresta a circondarli e distruggerli.
La loro unica salvezza sono le Pietre Magiche; gli Elfi Kirisin e Simralin, inviati dall’Eilcrys, l’albero senziente, le hanno recuperate, ma devono rientrare nel loro regno superando l’assedio dei demoni senza poter contare sul Cavaliere del Verbo Angela Perez, rimasta gravemente ferita mentre li aiutava nella conquista dell’ultima e più potente Pietra Magica, il Loden.
Pericoli d’altro genere minacciano i superstiti della razza umana, sfuggiti all’orda dei demoni e affidati alla protezione dell’altro Cavaliere del Verbo, Logan Tom. In base alla profezia di una creatura magica, il Re dei fiume Argento, gli uomini si sono inoltrati nel deserto e ora attendono la loro guida.
A condurli nel luogo sicuro dove potranno ricostruire una nuova civiltà sarà il ragazzo Falco, che porta con sé il grande potere della magia primordiale. Ma prima di poter raggiungere il gruppo da portare in salvo, Falco deve ancora vincere le forze soverchianti dei demoni lanciati sulle sue tracce.
Né gli Elfi né gli uomini, però, sanno che la fine è ancora più vicina di quanto appare: l’orrore della guerra e la solitudine, infatti, hanno portato alla follia l’ultimo custode dei vecchi arsenali nucleari, intrappolato nella sua base sotterranea, trasformando la fuga di Falco in un’impossibile corsa contro il tempo.
Terry Brooks, L’esercito dei demoni. La Genesi di Shannara vol. 3 (Genesis of Shannara – The Gypsy Morph, 2008).
Traduzione Riccardo Valla, Mondadori, collana Omnibus, pagg. 405, euro 19,00)
ISBN 978-88-04-58383-7
7 commenti
Aggiungi un commentoMagari nella futura serie di 6/9 capitoli (ma quando cadrà il cliché fantasy=trilogia?) ci sarà spazio per il tratto d'unione con quella che si va a concludere ora.
Sto leggendo proprio in questi giorni gli elfi di cintra.
Nel primo libro ero rimasto stupito perchè ho trovato un Brooks performantissimo (diciamo chiaramente che non lo stimo molto....) e dopo un bell'inizio di questo secondo racconto sono già un pò deluso per i capitoli ambientati nel cintra, dove trovo il suo modo solito di scrivere, un pò pesante e introspettivo/spiegato.
Sia chiaro che è una cosa mia, quindi per cortesia vorrei evitare secchiate di escrementi virtuali sulla mia persona già da subito!!!!
Di per sè le trilogie non mi dispiacciano, purchè siano scritte bene e siano avvincenti, e non ci sia troppo da aspettare per vederle concluse. Di Brooks ho apprezzato che per quanto nel mondo di Shannara le storie abbiano allacciamenti con le precedenti, si possono leggere non conoscendo ciò che è avvenuto prima, senza per questo perdere il senso della storia (ho letto prima gli Eredi di Shannara e dopo la prima trilogia, ma me la sono gustata tranquillamente).
Se la saga diventa troppo lunga (più volumi) l'attesa comincia a pesare. E' capitato con la serie della Torre Nera: iniziai credendo che fosse una trilogia (a quei tempi non avevo Internet e la diffusione di notizie non era così capillare) e mi ritrovai ad aspettare anni nell'attesa (e con il patema) che King la finisse.
La lunga attesa per sapere come finisce tutta la storia è stato il fattore che mi ha bloccato a leggere Erikson: quando ho sentito che sono dieci libri, la cosa mi ha irrigidito. Senza contare che non è così scontato che case editrici italiane acquistitino i diritti di questa lunga opera.
Non sei l'unico ad avere avuto queste impressioni. I Figli di Armageddon è semplicemente straordinario, trascinante; almeno finchè non arrivano gli elfi
Gli elfi di Cintra è sottotono.
L'esercito dei Demoni riprende un pò quota.
Per il resto, l'approfondimento è al link che ho messo nel mio post precedente.
Le sensazioni sono soggettive, quindi non vedo il motivo di aggredire o contestare: non esiste una verità assoluta, ma tante verità e ognuna ha la sua faccia. Ci può essere confronto, magari dissenso, ma non imposizione o insulto Questo però è il mio punto di vista che mi va di mantenere.
Non mi va a genio di assomigliare a un ometto che strepita ogni volta che qualcuno la pensa diversamente da lui e vuole comandare tutti
Chissà perché mi viene in mente una canzone da bambini con protagonista un cocomero tondo tondo
@Ohdrein
Non c'è nulla da fare, quando Brooks ci infila gli elfi cade in un vortice di psicoanalisi dei personaggi che ha dell'inquietante....
Non ho mai voluto leggere la saga del verbo e del vuoto proprio per questo ma mi sa che è stato un clamoroso errore, mentre invece ho provato a leggere landover e non sono arrivato a metà del primo!
Non sono schizzinoso ma quando non mi gira.....
Inoltre le trilogie di Brooks sono si abbastanza indipendenti ma anche abbastanza simili tra loro, del tipo: giovane villico che scopre di avere poteri per salvare il mondo e se ne va in giro per il pianeta a cercare l'oggetto che usato assieme ai suoi poteri salverà le razze dal pericolo del demone di turno (detto tutto d'un fiato...)
Insomma, non è che non ci stia dentro, semplicemente è pluriosannato e non ne vedo il motivo....
In ogni caso ribadisco che ogni tanto qualche bel tomone autoconclusivo non guasterebbe!
Mi ricordo quando lessi il risveglio dell'ombra che pensavo fosse autoconclusivo.
In effetti lo era ma aveva un finale molto aperto e ci rimasi un pò basito.
Per concludere concordo con te sul pacifico discorso, magari pepato ma sempre su certi toni... però l'ombrello me lo porto sempre dietro!!!
La saga del Verbo e del Vuoto regge bene, ha un buon ritmo e il giusto pizzico di approfondimento dell'animo umano dei personaggi
Il magico regno di Landover m'è piaciuto molto, ho apprezzato l'impostazione data alla nuova saga. Anche l'Unicorno nero e Mago a Metà sono stati carini (da leggere solamente per i personaggi Edgewood Dirk e Strabo), mentre La scatola Magica e La Sfida hanno perso mordente, forse perchè ha voluto addentrarsi in sfumature più oscure; non sono male, ma si ha l'impressione che manchi qualcosa.
Squadra che vince non si cambia
I primi romanzi sono stati molto belli e hanno meritato il successo avuto: dopo è campato di rendita.
E' normale. Qualsiasi scrittore, di qualsiasi campo, riesce a scrivere un capolavoro, massimo due; dopo può continuare a scrivere e sfornare buoni romanzi, ma è davvero difficile ripetersi sempre al culmine delle proprie capacità.
Che però è ben diverso dal campare di rendita.
Avevo trovato degli spunti interessanti nel viaggio dela jerle shannara ma poi è finita lì...
Per fortuna ha pensato di non proseguire la saga e darsi ai prequel, non l'avrei sopportato!
Anche così però è un terreno minato perchè molte grandi storie vivono di un background ricco ed avvincente, che non viene mai raccontato ma solo messo a conoscenza del lettore.
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