Sypes guida di una religione in cui da tempo non ha più fede. Si prende sulle spalle un grosso fardello morale pur di sabotare l’istituzione di cui è a capo. E’ la figura più vicina a un padre per Dill.
Devon è un sociopatico, con un senso dello humor. Sente che la sua vita è stata spremuta da persona per la cui salvezza ha lavorato duramente, ed egli li disprezza per questo.
Carnival è un’immortale con tendenze suicide. E’ costretta a uccidere per prolungare la sua vita, e ciò la porta alla disperazione e all’auto-mutilazione.
Mr Nettle è un tipo solitario che non si fermerà di fronte a nulla pur di vendicare la morte di sua figlia. Non è un personaggio particolarmente piacevole, ma ha una sorta d’inesorabile determinazione che ritengo ammirabile.
Cosa succede invece in Iron Angel (Il dio delle nebbie)?
Gli eventi catastrofici descritti alla fine del Raccoglitore di anime non sono passati inosservati dagli dei. Rachel e Dill vengono trascinati nel mezzo di una guerra agli estremi del mondo. Rachel viaggia con il dio Cospinol nella sua grande nave dei cieli, ma Dill è costretto ad attraversare l’Inferno.
Il titolo italiano di Iron Angel è Il dio delle nebbie, con riferimento proprio a Cospinol. Ma, per come la vedo io, Cospinol è solamente uno dei tanti protagonisti di questo romanzo: ancora Rachel e Dill e Carnival (mi è concesso un piccolo reclamo per la sua
apparizione così breve?: ) ), il furfante Jack Caulker, il nuovo tiranno dell’Inferno Re Menoa, Silister Trench, Mina Harper, ecc… Comunque, non ci sono dubbi per me: il premio come miglior attore in questo libro spetta pari merito ad Anchor e Hasp. E azzarderei a scommettere (non i miei soldi, ovviamente; ma tu sei Scozzese, sicuramente puoi capirmi; ) ) che forse lo farebbe anche Alan Campbell…
In origine, Carnival aveva una presenza assai più vistosa nel Dio delle nebbie, ma l’ho rimossa dalle stesure successive sull’avviso dei miei lettori. Descrivere Anchor è stato per me divertentissimo, visto che è così dimentico di tutta la distruzione che si lascia sulla sua scia. Mi sono divertito anche scrivere di Hasp, soprattutto perché mi ha dato la possibilità di ideare una scena in cui qualcuno usa un castello come arma.
Dopo la ribellione contro la dea Ayen, i cancelli del Paradiso vennero sigillati. Dunque: ora non c’è più un paradiso accessibile nel tuo mondo (se per questo, anche lo fosse, mi chiedo proprio che razza di paradiso potrebbe essere…). Niente… “Regno dei Cieli”. Nessuna speranza. Nessuna redenzione. Solo il purgatorio che gli esseri umani chiamano vita, e l’Inferno delle anime dei morti. Ed è letteralmente un inferno grondante sangue, dove le anime possono diventare una sorta di energia vitalizzante, o persino “materiali” per la creazioni di armi e veicoli, nella costruzione del Labirinto (n.d.r.: una delle parti dell’oltretomba campbelliano), delle camere, delle mura, delle porte, della folle mobilia di un folle aldilà…
L’Inferno ha bisogno d’essere raccapricciante, e tale l’ho creato; ma forse non è così male se hai dei vicini rispettabili. Strano a dirsi, c’era qualche frizione tra me e il mio vicino quando scrissi il libro.
Sentivo poi che negando ai protagonisti un paradiso a cui mirare, avrei dato loro maggior impeto nel combattere per il “loro” mondo.
Il terzo romanzo della saga di Deepgate è in arrivo?
Sarà fuori a giugno, penso. La versione inglese si intitola God of Clocks.
Chiuderà la trilogia, o sarà semplicemente il terzo capitolo di una saga più lunga?
Sì: chiude la trilogia di Deepgate.
Esiste anche Lye Street, una novella ambientata nello stesso mondo. Sarebbe carino vederla tradotta anche in italiano. Qualche speranza a riguardo?
Purtroppo, al momento non sono a conoscenza di nessun programma per una traduzione italiana.
I favoriti di Alan Campbell? Un libro, una canzone, un film, un videogame, un fumetto. Lo so che scegliere solo uno può essere difficile, ma per piacere prova a rispondere d’istinto. Solo poi, se ti va, prova a spiegare il perché delle tue scelte.
Il mio libro favorito è Meridiano di sangue, di Cormac McCarthy, perché è così meravigliosamente scritto. Film? Le vite degli altri è il miglior film che ho visto da molto tempo in qua. Fallout 3 vince il mio Oscar per i videogame. Per quanto riguarda i fumetti, non c’è nulla di meglio di Watchmen, di Alan Moore.
Abbiamo fatto insieme il giochino del “solo uno”. Ma, trovando in un ambiente di appassionati di fantasy, diventa in qualche modo “doveroso” approfondire i tuoi gusti in materia: quali sono, per te, i “classici” di questo ramo della narrativa fantastica (so, per esempio, che sei un grande estimatore di Clark Ashton Smith, anche per me un grande e purtroppo semi-dimenticato Maestro), e quali autori FY sono i maggiori rappresentanti delle nuove tendenze.
Mi piace Ashton Smith. E Mervyn Peake. Anche George R. R. Martin, Jack Vance, e Michael Moorcock. Ma la serie Viriconium di M. John Harrison rappresenta una pietra miliare del fantasy moderno. Non ho mai letto niente altro di simile.
Deepgate è senz’altro un grande scenario e un ottimo plot per un film. Sì: non sarebbe un fantasy per tutta la famiglia; ). Sono sicuro riscuoterebbe però lo stesso un grande successo. Proviamo a sognare: scegli il tuo regista e il tuo cast…
Il regista dovrebbe essere Tim Burton, ma sul cast non sarei altrettanto sicuro. Non credo sarei molto bravo a scegliere gli attori, nella vita reale. Ma siccome stiamo sognando, prendiamo Tilda Swinton, semplicemente perché è veramente un’ottima attrice. La mia compagna vorrebbe Johnny Depp e Brad Pitt nel film, per qualche bizzarra ragione.
Programmi per il futuro? Ancora fantasy? Anche altri generi?
Sto lavorando su un’altra trilogia fantasy, ma ritengo non mi sia ancora permesso parlarne. Spero che i fan del “Deepgate Codex” gradiranno anche questa.
Bene, Alan. E’ tutto, per stavolta. Grazie per la tua gentilezza e disponibilità, Attendiamo di leggerti presto, ancora. Un messaggio finale per i lettori italiani?
Grazie a voi per l’intervista. E un grosso grazie a tutti quei lettori italiani che hanno acquistato i miei libri. Se qualcuno di voi volesse barattare un’esistenza nella bella Italia con una nella miserabile, grigia, Scozia, sappiate che io sarei molto felice di effettuare lo scambio. Seriamente.
1 commenti
Aggiungi un commentoUn bel biglietto da visita per uno scrittore sicuramente da tenere d'occhio. Si inserisce in quel filone di contaminazione e/o variazione dei generi che personalmente considero ineludibile per non far stagnare il FY. Quanto alla proposta di scambio Scozia-Italia ci sto (adoro la Scozia!) se si fa cambio anche di conti correnti.
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