Probabilmente molti appassionati del fantasy di oggi non lo hanno mai sentito nemmeno nominare. Possono essere in parte scusati, perché Poul Anderson è noto più come autore di fantascienza: ma è anche lo scrittore che ci ha dato ottimi romanzi fantasy come ad esempio La Spada Spezzata e Tre Cuori e Tre Leoni, oltre ad aver continuato le storie di Conan il Barbaro dopo la morte di Robert Howard, impresa che non tutti forse giudicheranno positivamente.
Vincitore più volte dei premi Nebula e Hugo e tra i fondatori della Società per l'Anacronismo Creativo (che ha rivisitato il medioevo ed organizza rappresentazioni di battaglie e tornei), Anderson oltre ai romanzi ha scritto molti racconti, pubblicati in diverse raccolte. Quella che esce oggi, ad alcuni anni dalla sua morte, è la collezione definitiva dei suoi racconti: il primo volume si intitola The Collected Short Works of Poul Anderson, Vol.1: Call me Joe, a cura della Nesfa Press.
C'è da augurarsi che la traduzione italiana non si faccia aspettare troppo. Chi fosse interessato principalmente al fantasy è però avvisato: la produzione di questo scrittore, soprattutto nel primo periodo, è prevalentemente pertinente alla fantascienza.
52 commenti
Aggiungi un commentoL'autore stesso, nell'introduzione all'ultima versione de 'La spada spezzata', dice che sono passati decenni tra le due opere e che mentre in quel momento lui, uomo maturo, si identificava con 'Tre cuori e tre leoni', si è ritrovato a rileggere e a risistemare questo 'La spada spezzata', opera prima di un ragazzo che curiosamente si chiamava anche lui Poul Anderson.
'Tre cuori e tre leoni' non ha niente del cupo e del drammatico e del fatalista che aveva 'La spada spezzata', è un romanzo molto diverso.
PS: La spada spezzata non è che mi sia poi piaciuto moltissimo...
@ Incantatore
A me 'La spada spezzata' era piaciuto davvero tanto...ma a prescindere dalla storia in sé avevo apprezzato anche il modo di scrivere di Anderson, quindi immagino possa piacermi anche 'Tre Cuori e tre leoni', per quanto possa essere diverso e scritto in un momento diverso della vita dello scrittore E mi incuriosiscono anche i racconti, visto che di questo autore ho letto solo romanzi lunghi. Altra cosa che apprezzo é che si sia trattato di romanzi autoconclusivi, giusto per dimostrare che nel fantasy non é sempre una sorta di dovere espandere una storia in una trilogia.
@ Albacube
A proposito della nazionalità di Anderson, ricordo che nell'introduzione a 'La spada spezzata' sottolineava come il suo nome fosse Poul, e non Paul, come tendevano a sbagliarsi in molto. La distinzione che hai inoltre fatto tra i due autori mi trova d'accordo.
@lab
Mi sembra che nonostante tutto la discussione sia abbastanza tranquilla
All'epoca non usava...
@Incantatore: penso che ogni scrittore cambi col tempo: a tutti è capitato di riprendere in mano scritti/lavori/pratiche fatte anni prima e di volerle ritoccare, è che il tempo inesorabilmente ci cambia, come cambia anche l'osservatore esterno (lettore), che magari in prima lettura apprezza o odia alcuni aspetti, salvo poi ricredersi in un secondo momento, quando ha avuto modo di maturare esperienze e pensieri diversi ....
@Narelen: A dire il vero all'inizio la discussione era un po' accesa ... ma poi si è notevolmente calmata ... (potere della moderazione hihihi)
@All: per fortuna è possibile concludere un romanzo in un solo libro ... io sono immerso in Jordan e poco è mancato che andassi a tirarlo fuori dalla tomba (è un commento un po' blasfemo ... me ne rendo conto) per costringerlo a finire la saga ... ha voluto il caso che, come Mozart con il Requiem aveva lasciato la cd linea del basso e notevoli indicazioni, anche lo scrittore americano avesse già scritto la traccia per finire (ed ovviamente chi ha preso l'onere-onore di concludere sta già architettando di non chiudere con il tomo 12, ma magari con un altro ... e poi visto che negli usa il 13 non va bene, ne farà un altro ancora, e speriamo che la storia finisca lì).
Comunque non mi sono mai permesso di fare paragoni fra P. Anderson e JRRT, certo è che mentre del primo leggo volentieri di tutto (compresa la sterminata produzione sf), del secondo adoro il SDA, ma per il resto mi piace solo a tratti ...
Cya G
Io ho un'ottima considerazione di Poul Anderson: non ho apprezzato particolarmente Tre cuori e tre leoni, ma mi è piaciuto molto La spada spezzata e addirittura moltissimo La saga di Hrolf Kraki. Non conosco la sua fantascienza, purtroppo, ma ho tutta l'intenzione di rimediare.
Un signor autore, insomma.
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