Le spade del giorno e della notte sono tornate, richiamate dalla barriera del tempo, perché il mondo ha ancora bisogno di eroi.

Cinque anni dopo la pubblicazione in lingua originale, e tre dopo la morte del suo autore, è finalmente arrivato anche in Italia il volume conclusivo del ciclo dei Drenai, la saga che ha reso famoso David Gemmell.

 

Il romanzo, ambientato 1000 anni dopo la morte di Skilgannon il Dannato e di Druss la Leggenda, riporta in vita i due protagonisti per condurli in una nuova battaglia dalla quale dipende il destino stesso del mondo.

Non ci sono azioni impossibili nelle opere di Gemmell, ci sono solo azioni che devono essere compiute. Gesti che vanno fatti, sentieri che devono essere seguiti, perché un uomo possa ancora chiamarsi uomo. E quando il cammino è abbastanza chiaro, non ci sono ostacoli che possano impedire la partenza, anche se l’esito finale del viaggio rimane avvolto nell’incertezza.

Richiamato in vita per adempiere una profezia, Skilgannon dovrà impugnare le sue lame ancora una volta e combattere per la libertà. Al suo fianco un gruppo eterogeneo di personaggi, spinti per vocazione o per necessità a cercare un luogo scomparso da secoli.

 

L’avventura, per Gemmell, era cominciata nel 1984 con La leggenda dei Drenai.

In realtà non era stato il suo primo tentativo di scrivere un romanzo, visto che già negli anni ’70 si era dedicato a un thriller intitolato The Man from Miami. Il testo però, giustamente, non era mai stato pubblicato visto che, a detta del suo stesso autore, era così brutto da riuscire a far cagliare il latte.

Poi, nel 1976, con la diagnosi di un cancro che non avrebbe dovuto lasciargli scampo, David si era impegnato a scrivere The Siege of Dros Delnoch, tanto per distogliere la mente dalla malattia quanto per realizzare il desiderio di pubblicare almeno un libro prima di morire.

Il romanzo, realizzato in sole due settimane, narrava dell’assedio di una città compiuto da forze soverchianti e rappresentava una metafora stessa della malattia, con la fortezza, il suo stesso corpo, impegnato a combattere il male che voleva devastarlo. Il finale era rimasto aperto, e la conclusione, positiva o negativa, affidata all’esito delle successive analisi. Le quali avevano rivelato che uno dei suoi reni aveva effettivamente dei problemi, ma che non c’era nessun cancro.

A quel punto il manoscritto era stato accantonato, finché, qualche anno più tardi, un amico, dopo averlo letto, gli aveva detto che era pieno di cliché ma anche che aveva un buon ritmo e che, opportunamente revisionato, sarebbe potuto diventare un buon libro. Il risultato, dopo un anno di lavoro, era stato La leggenda dei Drenai.

 

Il resto è storia. Trentatré romanzi pubblicati, compreso quel La caduta dei re rimasto incompiuto al momento della sua morte nel luglio del 2006.

Con Waylander dei Drenai, pubblicato nel 1986, David diventava scrittore a tempo pieno, abbandonando l’attività giornalistica che lo aveva occupato negli ultimi anni.

Il guerriero protagonista di questo romanzo sarebbe ritornato anche ne Il lupo dei Drenai, del 1992, e L’eroe nell’ombra, del 2000.

Risale al 1993 La leggenda di Druss, l’opera che riporta all’attenzione dei lettori il protagonista di quella prima storia che aveva dato origine a un mondo. Un Druss più giovane, le cui vicende erano state semplicemente accennate nei drammatici momenti dell’assedio di Dros Delnoch e che ora vengono riviste nel loro svolgersi.

Il personaggio, da sempre amatissimo, è il protagonista anche di L’impeto dei Drenai (1996) e Il lupo bianco (2003), il primo volume nel quale compare Skilgannon. Solamente dopo quest’opera, nella cronologia interna del mondo dei Drenai, si colloca La leggenda dei Drenai, con il suo famosissimo assedio.

La storia prosegue con nuovi personaggi che animano Le spade dei Drenai (1985), nel quale compare anche quel Decado che si ritrova in quest’ultimo romanzo, L’ultimo eroe dei Drenai (1990), Guerrieri d’inverno (1997) e infine Le spade del giorno e della notte.

 

Riportati in vita dalla magia, Skilgannon e gli ultimi Drenai, continuano a tener fede al codice di comportamento di Druss: “Proteggi i deboli quando il male è forte”. Al di là dell’abilità, della velocità o della forza. Perché ciò che ha sempre reso grandi i personaggi di Gemmell è il loro cuore.

 

 

David Gemmell, Le spade del giorno e della notte (The Swords of Night and Day, 2004), Fanucci, Collezione Immaginario Fantasy.

Pag. 505, 20,00 €, ISBN 978-88-347-1499-7