Troviamo in libreria il secondo volume di narrativa fantasy edito in questi giorni dalla Reverdito, si tratta del romanzo Il sigillo dei Templari (Das siegel, 1987) del grande autore tedesco Wolfgang Hohlbein.

Questo romanzo è già stato pubblicato, sempre da Reverdito, nel lontano 1989 e dopo circa venti anni per molti nostri lettori questa è sicuramente una novità.

Come abbiamo scritto in precedenza alla fine degli anni ’80 la Reverdito pubblicò vari romanzi fantasy, e ben tre titoli erano di questo autore; gli altri due erano: Hagen di Tronje,  Boraas il principe delle tenebre e La danza degli Elfi questi ultimi due scritti con Heike Hohlbein.

Il romanzo si svolge nell’anno 1187 quando Gerusalemme è ancora in mano cristiana ma c’è il pericolo ben reale che Saladino sferri un colpo mortale e strappi al debole re Guido da Lusignano il possesso della città.

In quei giorni il protagonista, il giovane Ulrico lascia la sua terra natale per partecipare alle crociate. Il suo viaggio da uomo libero termina a Pisa perchè qui sarà imbarcato ma come schiavo e messo ai remi. Le sue avventure saranno molte, si troverà a fronteggiare addirittura la magica volontà di Hasan as-Sabbah, il famoso “Vecchio della Montagna”, capo spirituale e signore degli Hasciscin.

Alla fine ormai Cavaliere dei Templari lascerà quei luoghi con l’incarico di portare in salvo un sacro sigillo.

L’autore:

Wolfgang Hohlbein,  è nato a Weimar nel 1953 e ha al suo attivo una vasta produzione letteraria, che abbraccia quasi ogni genere narrativo.

L’autore vinse numerosi premi nel 1982 con il romanzo fantasy Marchenmond, facendosi conoscere dal grande pubblico, ma il successo con la S maiuscola è poi arrivato  nel 1993, grazie al thriller Das Druidentor.

E’ famosa la serie intitolata “Le cronache degli immortali”,  composta da otto romanzi (numero non definitivo) di genere horror fantasy di impianto storico dove l’autore descrive le avventure di vampiri e immortali.

Insieme a Heike Hohlbein ha scritto la serie "Dulac" pubblicata dalla Fabbri editori.

la “quarta”:

Dalla valle del Reno alla valle del Nilo, dai tepori mediterranei alle terre riarse della Palestina: la fede, il coraggio e la voglia di avventura spingono il giovane Ulrico sulla via della Terra Santa, la dove combattono senza quartiere, e altrettanto fittamente tramano, cristiani e saraceni. L’imbarco dal porto di Pisa segna per lui l’inizio di una serie di inimmaginabili peripezie: sarà di volta in volta schiavo, protagonista involontario di un furioso intrigo tra fazioni nei campi avversi, cavaliere e templare col manto bianco e la croce dei difensori del Santo Sepolcro. Vedrà la grande storia svolgersi sotto i suoi occhi e ne conoscerà i protagonisti, dal magnanimo Saladino al debole re di Gerusalemme.

Riceverà un incarico di capitale importanza per le sorti del mondo e dovrà fronteggiare le arti magiche e malvage del Vecchio della Montagna, terribile incarnazione della volontà di potere.

Ulrico soprattutto farà esperienza del Bene e del Male, nelle loro molteplici forme e nei loro ambigui, talora indecifrabili travestimenti. Il suo viaggio sarà anche interiore: lo condurrà nel cuore di Gerusalemme e, insieme al fondo del proprio animo, e la forza del Sigillo dei Templari gli si svelerà insieme a quella dell’amicizia e della lealtà.

Wolfgang Hohlbein, Il Sigillo dei Templari (Das Siegel, 1987)

Traduzione Anna Corbella, Reverdito Edizioni, pagg. 350, euro 13,50

ISBN 978-88-6314-017-0