Utopia e incantesimo è un romanzo uscito qualche mese fa per Flaccovio, la casa editrice palermitana che, dopo essersi aperta anche al fantasy, ha pubblicato Egle Rizzo, Michele Giannone e l’accoppiata Gabriele Marcone/Errico Passaro.
La "quarta":
Nel Regno dei Grandi Vulcani sommosse e guerre civili scuotono la struttura oligarchica del modo di produzione feudale e c’è chi non ha dimenticato i principi repubblicani travolti dal caos delle invasioni barbariche. Eilar è un pittore che si interessa alle sorti della sua gente e si batte per realizzare l’utopia di un mondo più giusto. Troverà alla fine chi potrà aiutarlo a diffondere le sue idee di libertà e di pace, facendo ricorso ora alla magia, ora alla scienza. Accanto al protagonista, principesse e servi della gleba, mercanti, poeti e cantastorie, streghe e inquisitori, alchimisti e sibille che si muovono in un’aura di mistero.
L'autrice:
Maria Cristina Sirchia, al suo esordio nella narrativa dopo aver scritto opere saggistiche quali Il Liberty a Palermo, Sicilia Liberty e Liberty. Album del nuovo stile. La Sirchia è infatti esperta di storia dell’arte, soprattutto del periodo Liberty.
Fedeli al nostro impegno di fornire un quadro ampio e aggiornato delle varie espressioni del fantasy “made in Italy”, l’abbiamo intervistata.
Utopia e Incantesimo. Intervista a Maria Cristina Sirchia
L'intervista all'esperta studiosa dell'arte, alla sua prima prova letteraria
Leggi
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID