Nella nota finale di Il fuoco è la stessa Katherine Neville a ricordare quanto il suo romanzo The Eight, pubblicato nel 1988, fosse diverso da tutto ciò che era stato pubblicato fino a quel momento.
Fra i generi a cui era stato accostato vi erano mistero, fantascienza, fantasy, romantico, thriller, avventura, letterario, esoterico o storico. E la sua autrice era stata variamente paragonata a Umberto Eco, Alexandre Dumas, Charles Dickens e Steven Spielberg.
Per non andare tanto lontani Mondadori, che l’anno successivo lo aveva tradotto intitolandolo Il segreto del millennio, nel risvolto di copertina lo presentava scrivendo testualmente “questo romanzo è un fantasy classico (è stato infatti definito “una versione al femminile di Indiana Jones”) e al tempo stesso un puzzle, una scatola di enigmi esoterici e affascinanti.”
Tutto questo per dire che nessuno sapeva come etichettare un volume che intrecciava inestricabilmente fra loro due storie ambientate a duecento anni di distanza l’una dall’altra. A complicare ulteriormente le cose di tanto in tanto erano inseriti racconti di eventi accaduti a personaggi storici reali che, per quanto destinati a figurare semplicemente come comparse, davano nuova luce ai fatti che stavano vivendo le protagoniste, e portavano avanti contemporaneamente la storia del romanzo e la Storia che abbiamo studiato sui libri di scuola.
Così, accanto a Talleyrand e Napoleone, Caterina la Grande e Marat, facevano la loro fuggevole comparsa figure del calibro di Carlo Magno, Richelieu, Voltaire, Eulero, Bach, Rousseau, Casanova, Voltaire, Newton e molti altri. Tutti in qualche modo collegati a un enigma celato in una scacchiera, quella stessa scacchiera che la Neville ha riportato alla ribalta in questo nuovo romanzo. Perché se, come riportano le due citazioni iniziali che aprivano quel romanzo “Gli scacchi sono la vita” (Bobby Fisher) e “La vita è una specie di partita a scacchi” (Benjamin Franklin), nel gioco, nelle sue regole e nei simboli presenti sui singoli pezzi, sono nascoste più cose di quante si possa immaginare a un primo sguardo.
Il segreto del millennio raccontava la storia di Mireille, una giovane novizia ai tempi della Rivoluzione francese, e di Catherine Velis detta Cat, esperta informatica nell’Algeria del 1973. Fra numeri di Fibonacci, antiche cerimonie mistiche, messaggi segreti annotati su tovagliolini di carta e incisioni rupestri nel deserto, le due donne ricostruivano pian piano un quadro degli avvenimenti grandioso e affascinante, ma anche mortalmente pericoloso. Perché al loro fianco si muovevano nell’ombra altri personaggi disposti a tutto pur di impadronirsene.
Tradotto in più di trenta lingue e inserito recentemente in un sondaggio del quotidiano spagnolo El País fra i dieci migliori libri di tutti i tempi, il romanzo può essere considerato il capostipite di tutte quelle storie – dai volumi di Dan Brown a quelli di James Rollins, da quelli di Julia Navarro a quelli di Matilde Asensi – che uniscono avvenimenti e reliquie del passato con inseguimenti e “cacce al tesoro” moderni.
Ora, a distanza di vent’anni, arriva il seguito. Protagonista Alexandra Solarin, figlia di due dei personaggi de Il segreto del millennio e, come il padre, grande esperta di scacchi. Perché il Medio Oriente, territorio dove il gioco è nato, è ormai al centro della scacchiera politica internazionale, e qualcuno ha trovato il modo di riaprire la partita.
Nata il 4 aprile del 1945 a St. Louis, nel Missouri, la Neville si è occupata di attività molto diverse fra loro che, a suo dire, hanno contribuito a donare un’enorme ricchezza ai suoi romanzi. Esperta informatica, principalmente nei rami finanziario ed energetico, ex vicepresidente della Bank of America di San Francisco, modella, fotografa e pittrice e persino cameriera, ha vissuto in tre continenti e una cinquantina di stati diversi, fra i quali spicca quell’Algeria nella quale, in momenti diversi, Mireille e Cat si sono recate per cercare le risposte alle loro domande.
Dopo il clamoroso esordio nella narrativa con Il segreto del millennio, Katherine ha scritto altri due romanzi ancora inediti nel nostro paese.
In A Calculated Risk del 1992 la protagonista, Verity Banks, fungeva da vera e propria alter-ego dell’autrice, con le sue conoscenze informatiche – caratteristica già presente in Cat – e il suo impiego come vice presidente della Bank of the Word di San Francisco.
Lungo poco più della metà del volume precedente, A Calculated Risk presentava una storia molto più lineare con qualche elemento thriller, una divertente satira del mondo bancario e un personaggio amante della matematica, il Dr. Tor, per molti versi accostabile a Nim, lo sfuggente amico di Catherine.
The Magic Circle, pubblicato nel 1998, è invece un altro affascinante gioco di enigmi e storie intrecciate fra loro in cui la scrittrice è maestra.
Ariel Behn, esperta di materiali tossici presso una centrale nucleare, vede la sua vita sconvolta dall’omicidio di un cugino. La chiave per spiegare il brutale episodio sembra nascosta in un manoscritto che parla di un mistero che si protrae ormai da parecchi secoli.
Parallelamente, nel 32 D.C., l’imperatore Tiberio cerca di decifrare un antico enigma prima che lo faccia qualcun altro. In palio, il destino del mondo.
Storia e mito si fondono in un’avventura senza fine perché, come afferma Friedrich Nietzsche in una frase riportata nel libro, “Il tempo stesso è un cerchio, e tutto ritorna”.
Secondo la cultura classica, ricorda la Neville, in origine c’erano quattro elementi, dai quali è stata creata tutta la materia.
Il segreto del millennio è il suo libro dell’aria, o dello spirito. A Calculated Risk, che si occupava del mondo materiale e della finanza, è il libro della terra. The Magic Circle, sulla fluidità e la trasformazione, è il libro dell’acqua.
Ora è il momento del fuoco.
Il risvolto di copertina:
A dodici anni, Alexandra Solarin era già una grande promessa degli scacchi, conosciuta a livello internazionale. Ma è stata costretta a rinunciare alla sua grande passione dopo aver assistito alla morte del padre, ucciso da un cecchino sulla gradinata di un monastero presso Mosca dove lui l'aveva accompagnata a un torneo nell'autunno del 1993. Poco prima, una misteriosa donna aveva consegnato alla ragazzina uno strano biglietto che le raccomandava "attenzione al fuoco", strumento principale della trasformazione per la scienza alchemica.
Oggi Alexandra vive a Washington e lavora in un rinomato ristorante. Quando l'eccentrica e solitaria madre le lascia un messaggio sulla segreteria telefonica per invitarla alla sua festa di compleanno sulle montagne del Colorado, dove vive, non esita a mettersi in viaggio. Al suo arrivo, però, non solo scoprirà che la madre è scomparsa nel nulla, ma nella sua casa troverà anche numerosi indizi che rimandano a un'antichissima scacchiera, conosciuta con il nome di Scacchi di Montglane: un oggetto di straordinaria bellezza che da sempre si ritiene racchiuda un grande potere.
Proprio per questo la scacchiera è rimasta sepolta per mille anni in un luogo sicuro dei Pirenei, finché, agli albori della Rivoluzione francese, non è stata dissotterrata e i suoi pezzi sparpagliati in ogni angolo del mondo per impedire che cadessero nelle mani sbagliate. La stessa Alexandra ne aveva ammirato assieme al padre la Regina Nera, esposta per la prima volta proprio nel monastero vicino a Mosca.
Ma tutto lascia sospettare che qualcuno sia riuscito a ritrovare tutti i pezzi, e ad Alexandra spetta il compito di appurarlo. Perché, se così fosse, vorrebbe dire che è ricominciata la "Grande Partita" iniziata ai tempi di Carlo Magno e proseguita fino all'Ottocento, in grado di portare il mondo verso la salvezza eterna. O, forse, alla sua inevitabile distruzione...
A quasi vent'anni di distanza da Il segreto del Millennio, Katherine Neville ci consegna un altro grande romanzo ad altissima tensione, che si snoda sullo sfondo di uno scenario globale fondendo con maestria storia, scienza, mito e suspense
Katherine Neville, Il fuoco (The Fire, 2008), Mondadori, Omnibus.
Pag. 427, 20,00 €. ISBN 978-88-04-58900-6
5 commenti
Aggiungi un commentoDico solo questo: sono ANNI che aspettavo un seguito de "Il segreto del millennio"..o almeno qualcos'altro della Neville...
Finalmente! Che goduria!!!
oddio, questa mi era proprio scappata... ma che bella notizia, mi fa sentire decisamente vecchio, ma è proprio bella
Però... intrigante. Ma naturalmente ora "Il segreto del millennio" non si troverà più...
in qualche mercatino l'ho visto di recente, non so se ci siano ristampe/riedizioni...
Anch'io lo aspettavo giusto da qualche annetto. Venti, per la precisione...
Nel 1989, da giovane studentella squattrinata ero riuscita a spendere 30.000 lire per il romanzo rilegato di un'autrice della quale non sapevo nulla. E non me ne sono mai pentita.
Ho già terminato Il fuoco, ed è stato affascinante ritrovare personaggi che già conoscevo, e un modo di strutturare la storia, con indizi nascosti dentro altri indizi e cose che non sempre sono ciò che appaiono, che al confronto fa apparire Il codice da Vinci l'opera di un dilettante.
Il fuoco non è all'altezza del Segreto del millennio, ma è riuscito comunque a farsi divorare, e a farmi riprendere in mano per l'ennesima volta il romanzo più vecchio.
Il segreto del millennio è ancora disponibile, anzi, proprio in occasione della pubblicazione di questo romanzo è stato ristampato con una nuova veste grafica. è un Oscar Mondadori e costa poco più di 10,00 euro.
Secondo me vi conviene chiederlo in libreria. Come ho scritto nell'articolo, Mondadori a suo tempo lo aveva definito un fantasy, e può darsi che questa etichetta gli sia rimasta appiccicata addosso e che quindi lo troviate in quel reparto. In realtà solo il segreto scoperto da uno dei personaggi può essere definito fantasy, la trama è più composta da elementi thriller, o da romanzo storico, o da testo enigmistico (nel senso migliore del termine, e se in futuro una chiromante dovesse leggervi la mano e qualcuno decidesse di scrivere le sue parole su un tovagliolino di carta, legetele con molta attenzione...)
Se non si fosse capito, adoro Katherine Neville. Mi sa che se Mondadori (o anche qualcun altro, non ho pregiudizi al riguardo) non si decide a tradurre The Magic Circle entro un paio d'anni me lo compro in inglese. Anche se le sue trame sono abbastanza complesse (ma scorrevoli) da leggere anche in italiano.
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