Le prime notizie sul castello di Illasi, situato nell'omonima valle, risalgono al dicembre 971. Molti i personaggi celebri che lo abitarono: la famiglia Montecchi, Ezzelino da Romano, Mastino I Della Scala e la principessa Ginevra, murata viva per aver commesso adulterio. Di proprietà veneziana nel Quattrocento, da costruzione militare il castello diventò poi residenza nobiliare.
I fantasmi che hanno eletto queste mura a loro dimora, tuttavia, hanno gusti piuttosto moderni. Alle 24 in punto di ogni 23 agosto, infatti, in una delle grandi sale ricomincia la solita partita, rumorosa ma invisibile. Chi gioca, chi tiene i punti e cosa c'è in palio (forse semplicemente un buon bicchiere di vino prodotto dal castellano), non è dato saperlo, ma pare che la misteriosa sfida continuerà ancora per molto tempo.
27 commenti
Aggiungi un commentoLe affermazioni discutibili cui ti riferisci sono certo le mie.
Il discorso è molto complesso per chiuderlo in quattro batti e ribatti su di un forum.
Mi limito a spiegare che quando dico che paragonare libri di autori diversi ha poco senso, intendo riferirmi ai soliti paragoni da quattro soldi buttati lì più per antagonismo che per un reale ragionamento critico.
Siamo in un forum, ma ciò non toglie che preferirei comunque evitare le solite diatribe (da bar, come dici tu) circa il fatto che Tizio ha copiato Caio e che Sempronio ha copiato se stesso: non se ne può più.
Cosa diversa è, invece, criticare un libro facendo riferimenti precisi e contestualizzati durante una recensione. Cosa che, come potrai notare, i recensori di FantasyMagazine (a loro discrezione) fanno. E io, responsabile di quelle recensioni, non ho mai tagliato tali "paragoni", nonostante abbia dato come linea generale quella di non scadere nei paragoni di cui sopra.
Se poi mi si viene a discutere sulle stelline, c'è il messaggio in testa a questa sezione del forum a spiegare che discutere dei voti dati a Tizio e a Caio non ha davvero alcun senso.
Tutto quanto dici circa il "paragone" lo condivido. Guai se le opere fossero compartimenti stagni. E sarebbe troppo stupido pensare che un qualsiasi autore abbia cominciato a scrivere senz'aver mai letto nulla prima.
Questo è esattamente il genere di paragone che secondo me è sterile e fine a se stesso e non mi vuol significare nulla.
Paragoni recensioni di recensori diversi? Ognuno ha i suoi gusti e se esistesse un metro di giudizio unico non esisterebbe nemmeno la critica letteraria, Thal.
Questa è una tua opinione e ciò che per te è porcheria per altri può non esserlo.
Inoltre, e permettimi un filo di irritazione, non mi piace quando si lancia il sasso e si ritira la mano. Nomi e cognomi, opere e autori. Forza e coraggio, Thal, dai forza alla tua affermazione, perché così è una sentenza sputata e nient'altro - e vediamo se è soggettiva o oggetivamente dimostrabile (certo che se si tira in ballo Tolkien, allora hai ragione. Ma non ricordo una recensione in cui qualcuno abbia detto che il libro in questione è meglio de "Il Signore degli Anelli", altrimenti l'affermazione sarebbe stata tagliata dal sottoscritto).
In origine era curata da Emanuele Terzuoli e Ivo Torello
Infatti non siamo qui per fare discussioni da bar sport. A volte ci sono delle discussioni che potrebbero essere considerate tali, sì, ma stiamo parlando di una cosa diversa... una discussione su un libro è in ogni modo una cosa che richiede riflessione su ciò che si è letto e sulla sua qualità. Uno per arrivare qui e commentare una recensione seriamente, dichiarandosi non in accordo col recensore, deve aver come minimo letto il libro (e questo in vari casi richiede molte ore). Discutere di un libro è una cosa seria. Poi capita che qualcuno esageri e ricada nella discussione da bar sport, ma non facciamo confusione. Sport e libri non sono la stessa cosa, vanno presi in maniera diversa.
Non so perché ma mi sento chiamato in causa.
Comunque me ne sono ben guardato nella mia (mezza) recensione di paragonare Paolini a Tolkien, ho riportato che altri l'hanno fatto e ho dato loro torto.
Colgo l'occasione per scusarmi pubblicamente con la redazione e voialtri ma ultimamente sto leggendo roba vecchia per "rimettermi in pari", a parte ovviamente "La missione di Sennar" che però ahimé (e per vostra fortuna) è stata recensita dal mago
Un saluto a tuti, finalmente mi rendo disponibile x rispondere alle domande sui libri da me recensiti.
Ke dire su questo 5° libro di Goodkind, ke tante polemike suscita?
Partiamo dalla recensione: cos'é? E' un parere PERSONALE, ke cerca di essere il + obiettivo possibile, al fine di risultare utile nel dare indicazioni, anke ad altri, su cosa aspettarsi dal libro (ma anke film ecc.) recensito. E' tutto qui il nocciolo; é normale ke qualcuno non sia d'accordo su ciò ke scrivo e quindi su un mio parere od opinione, ed é giustissimo ke lo dica (spiegandone il xké, come io spiego i punti ke non mi sono piaciuti nel libro...); le recensioni non sono dei giudizi assoluti, anzi... + ce ne sono meglio é. Da qui xò a mettere in dubbio la mia "onestà" di recensore, ne passa... ma poi in ke senso onestà? Non vengo pagato x recensiren né nel bene, ma tanto meno nel male, tenuto poi conto ke altri libri da me recensiti di questo autore, sono stati "giudicati" positivi, non si può nemmeno dire ke mi accanisco contro Goodkind. Il fatto ke paragoni il suo 5° libro ai rimanenti della saga mi pare doveroso, soprattutto x far capire il mio punto di visto nei confronti dell'opera in toto... dovrebbe aiutare a capire quello ke scrivo ed a rapporatrlo nel giusto modo a tutto il resto... non ci sono riuscito? A me sembrava di si... cmnq sono sempre disponibile a kiarire qualsiasi punto da me espresso.
A presto
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