Dall'introduzione:
"In alcun modo Sanctuary può essere considerata come "okay, solo un’altra antologia Fantasy Italian-style". La innovativa proposta di Sanctuary non è tanto la creazione di un singolo mondo del fantastico, quanto di molti mondi dell’immaginario, alcuni fin troppo vicini al reale, tutti drammaticamente inquietanti sotto il profilo delle implicazioni umane. In Sanctuary, tredici autori che più diversi non potrebbero essere, attraverso tredici storie che più temerarie non potrebbero risultare, arrivano a formare una squadra di eccezionale coesione multi-tematica in un unico contenitore narrativo".
"Di fronte a un’opera come Sanctuary, sociale e magica, politica e gotica, temeraria e inaspettata, sono due le direttive primarie:
allacciate le cinture. E non perdetela". Alan D. Altieri.
La quarta del Libro:
Sanctuary è una città sterminata, dai mille angoli e dai mille misteri, della quale non si vedono i confini.
Una metropoli dagli innumerevoli volti e dagli altrettanti passati, che ha visto centinaia di epoche intervallarsi l’una dopo l’altra, senza sosta. Un luogo dove si intrecciano storie di persone normali ed esseri soprannaturali, chiamati diversi e reietti, perseguitati dalla Loggia e costretti a vivere nell’ombra.
Sanctuary è una città dove è facile incontrare streghe metropolitane che svolgono i loro sabba all’ombra di uno skyline di vetro e cemento; mutantropi in fuga tra i bassifondi cittadini; Dèi mischiati agli uomini, in cerca delle loro antiche origini, assieme a creature mostruose che si aggirano in cattedrali sotterranee, fra elfi e nani, goblin e orchi, demoni e angeli.
Sanctuary è molte voci in una sola: è tante menti e tante memorie raccontate in un unico, magico libro.
Il progetto Editoriale:
Sanctuary è la prima raccolta antologica italiana di racconti di genere fantasy, science-fantasy e urban fantasy, il cui intero ricavato verrà devoluto in beneficenza.
Il libro, che raccoglie alcuni degli autori di punta del fantasy italiano, si contraddistingue per l’originale struttura narrativa, che vede ciascun racconto ambientato nella megalopoli nota come Sanctuary, intimamente legato agli altri per mezzo di un prologo e di un epilogo che donano all’antologia l’inedita forma di un "romanzo-raccolta".
Sanctuary ha così l’ambizione di trasformarsi in un "santuario" colmo di moderne entità fantastiche, in bilico tra piacevolezze stilistiche e storie dal grande respiro narrativo.
Gli Autori e i Racconti:
Alan D. Altieri (introduzione)
Luca Azzolini (curatela): Prologo. L'inizio di ogni fine - Epilogo. La fine di ogni inizio
Pierdomenico Baccalario: La casa dei millepiedi
Solomon Troy Cassini: La fabbrica delle leghe perfette
Franco Clun: Le colpe dei padri
Francesco Dimitri: Le storie che nascono in questa città
Francesco Falconi: Anobium
Fabrizio Furchì: Mirror Blues
Michele Giannone: Il ditirambo di Samarat
Cecilia Randall: Angeli e Uomini
Fabiana Redivo: I passi della sera
Egle Rizzo: Foresta Perduta
Antonia Romagnoli: Redenzione (Serra Madre)
Luca Tarenzi: Saint Vicious
Illustrazione di copertina a cura di Paolo Barbieri. Immagini interne a cura di Chiara Codecà.
La presentazione:
L'antologia Sanctuary verrà presentata alla Fiera internazionale del Libro di Torino, nei giorni di sabato 16 maggio e domenica 17 maggio, dalle 14.00 alle 15.00, con una doppia sessione firme, dove alcuni degli autori che hanno partecipato al progetto si intratterranno con i lettori. Le sessioni firme si terranno al: padiglione 1, stand D10.
Sanctuary, AA. VV. (Asengard Editore, maggio 2009), pag. 320, euro: 15.00.
36 commenti
Aggiungi un commentoRiguardo il racconto di Baccalario, trovo che la componente fantascientifica ricopra un ruolo maggioritario rispetto a quella fantasy (la quale compare solo nel colpo di scena finale, che tra l'altro era prevedibile, unico punto debole di quello che comunque rimane un ottimo racconto). In questo senso lo trovo poco Urban Fantasy. Resta il fatto, come ho scritto, che qualitativamente sia davvero un gran bel brano.
Eh, ci mancherebbe. Proprio per il discorso piace o non piace, è molto soggettivo, e dipende da troppi fattori: che vanno dall'età anagrafica, al sentire personale. Troppo vario.
Nessuna polemica, non mi interessano. Le discussioni costruttive sì. Senza entare nel merito del testo sacro, non mi compete (ma se vogliamo dirla tutta, contiene parti tratte dall'epopea di Gilgamesh, non è un mistero), il discorso verteva solo sul fatto che non si parlava di fantasy, ma di urban fantasy: un genere contaminato per sua natura, e che ogni autore ha inteso a suo modo.
Esatto, in parte. Ma l'intervento di quel "personaggio" nel finale del racconto, proprio per la "natura del personaggio", almeno a mio avviso, ha comportato la differenza fra SF e FY, creando l'ibrido del racconto di Pierdomenico Baccalario.
Ma siamo arrivati alle sfumature; e resta la qualità del narrato.
Grazie per le letture!
Luca
Rilancio, potrebbe essere addirittura sci-fi antelitteram.
Leggetevi questo pezzo di Ezechiele e ditemi se non corrisponde a un avvistamento alieno...
http://www.bibbiaedu.it/pls/bibbiaol/GestBibbia.Ricerca?Libro=Ezechiele&Capitolo=1
Sulla questione "piace non piace" non entro in merito. Anche se a me piace, ma è un altro discorso.
Scappo e torno nell'oblio in cui mi ha confinato la burocrazia di Infostrada, come punizione per il mio racconto...
Preso ieri a Parma Fantasy. Avevo lo stand Asengard proprio accanto al mio
Nei prossimi giorni mi darò alla lettura...
Posato sulla scrivania giusto sotto Zeferina, non vedo l'ora di leggerli entrambi
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