A distanza di un anno arriva nelle librerie il secondo capitolo delle avventure di un protagonista che ha saputo conquistare il cuore di migliaia di giovani lettori. Con il romanzo Bryan di Boscoquieto e il Talismano del Male, il giovane autore della Val Susa Federico Ghirardi, conferma le sue ottime doti di narratore.
Come è stato ampiamente portato a conoscenza dei lettori Federico Ghirardi è molto giovane e rientra in una sempre più ampia schiera di giovani autori italiani che hanno buona inventiva e sanno mettere su carta le loro idee.
La Newton Compton ha riconosciuto il suo talento e le vendite di circa quindicimila copie gli hanno dato ragione.
Nel primo romanzo, Bryan di Boscoquieto, nella terra dei mezzidemoni, abbiamo conosciuto Bryan, un ragazzo di quattordici anni che vive in un piccolo paese di montagna. Il ragazzo ha il dono di potersi muovere lungo il sottile confine che separa il naturale dal soprannaturale. Bryan avrà il compito di affrontare e combattere contro lo spirito di un malvagio alchimista morto secoli prima.
In questa battaglia sarà aiutato da Morpheus, figlio di un demonio e di una donna umana.
In questo secondo volume scopriamo che nella vita di Bryan nulla potrà più essere normale, non perché i suoi poteri gli abbiano montato la testa, ma semplicemente perché oramai appartiene a un mondo diverso.
Con il teletrasporto il mezzodemone Morpheus fondatore della Baia porterà Bryan dal vecchio Marcus a conoscere nuovi adepti, ragazzi dalle sue stesse capacità. A uno ad uno si materializzeranno i sette novizi più promettenti del pianeta, scelti dallo stesso Morpheus affinché aiutino Bryan a sviluppare le sue capacità. Ci sono le gemelle telepatiche Alba e Aurora, l'illusionista Cesare, il tramite Achille, il rapido Oscar, Gaia che fa suoi i corpi altrui e Leila capace di alterare la materia ma anche il cuore di Bryan, che non è un semplice ragazzo bensì l'Erede del Talismano. Il saggio maestro Marcus insegnerà loro a sviluppare potenzialità parallele: rudimenti della telecinesi, l'uso di barriere, sfere e raggi di energia, tecniche di rilassamento superiore che permetteranno di liberare la mente e combattere al meglio.
L’autore:
Federico Ghirardi vive in Val di Susa, in provincia di Torino. Frequenta l'ultimo anno di liceo scientifico e, quando non studia, viaggia con la sua famiglia e scrive libri.
Ha iniziato a scrivere il primo romanzo Bryan di Boscoquieto nella Terra dei Mezzidemoni, quando aveva quattordici anni e lo ha terminato nel 2007.
E’ cresciuto in una casa piena di libri, riviste e giornali è un appassionato lettore di romanzi fantasy, gialli, horror, libri di avventura e anche fumetti e gli piacciono molto i film fantasy e fantascienza (Matrix, Alien e Star Wars); Stephen King è uno dei suoi autori preferiti.
la “quarta”:
Da quando Bryan di Boscoquieto ha scoperto di possedere doti soprannaturali il suo mondo non è più lo stesso. Come se la sua percezione si fosse allargata fino a dilatare i confini tra la vita quotidiana e la magia, ora è in grado di rendersi conto di tutti gli strani esseri di cui l’universo è popolato. Capitani di una guerra millenaria, Morpheus il mezzodemone, fondatore della Baia, e l’Insorta, temuto leader della Comunità Ribelle, tentano di conquistarsi la fiducia di Bryan. Insieme a lui, la bellissima Gaia, la ladra di corpi, le imbattibili gemelle Alba e Aurora, e Achille, con le sue facoltà medianiche, compongono un piccolo esercito di eroi giovanissimi e pronti a tutto pur di disinnescare le minacce che si addensano intorno al leggendario e terribile Talismano del Male. Che la Terra continui a esistere o che tutto si risolva in uno spaventoso olocausto nucleare, a questo punto, dipenderà dalle gesta di Bryan. E dalla sua capacità di distinguere ciò che appartiene a questo mondo da ciò che si può soltanto sognare.
Federico Ghirardi, Bryan di Boscoquieto e il Talismano del Male (2009)
Newton Compton, collana Nuova Narrativa Newton 159, pagg. 480, euro 9,90
ISBN 978-88-541-1470-8
245 commenti
Aggiungi un commentoVeramente una frase simile non è indicata per nessun tipo di romanzo
Però nei fumetti Disney una frase del genere fa la sua porca figura
Si, grandepuffo...puffiamo il fantasy italiano?
se non si era capito lamia era una battuta (che asher ha colto, vedo )
tornando seri, mi sembra che per un romanzo scritto per giovanissimi la semplicità di stile sia un requisito ovvio.
Io non amo le etichette per giovanissimi, per giovani, per adulti ecc...
C.S. Lewis diceva che un libro buono lo è sia per un bambino di 10 anni sia per un adulto di 40. E aveva ragione, perchè la maggior parte dei libri fantasy e non che ho apprezzato sono indicati come grandi pezzi della letteratura sia da grandi che da piccoli. Riguardo il contenuto, la questione dove si vuole spesso arrivare è:ai bambini le caramelle, ai giovani le pomiciate, agli adulti il sesso. Il risultato di questo criterio si è visto, o meglio si è letto. Ognuno di noi matura in modo diverso e con i suoi ritmi. Se un romanzo lo si sente inadatto, lo si lascia. Così come ho fatto io con Martin, schedato come autore per adulti. E io ormai lo sono perchè ho 18 anni tondi tondi, e di certo non vivo in Alice e il paese delle meraviglie. Le favole, che si ritengono siano per bimbi, io le apprezzo tutt'ora. Così come ho apprezzato gran parte della letteratura per adulti con tematiche molto forti. Della letteratura schedata per adolescenti, chissà perchè, ho pochissimo . E non perchè il settore sia carente, si è scritto molto sull'adolescenza. Semplicemente perchè ritengo non si è riusciti a scriverne bene, cadendo nei soliti stereotipi o nelle esagerazioni.
Tutto questo per dire che ogni stile va bene, perchè frutto di scelta personale, purchè si adatti alla storia e alle tematiche. Il brutto di molti scrittori moderni è di considerare i bambini e i giovanissimi dei sempliciotti idioti che capiscono solo il linguaggio moderno. Capiscono tutto, se li si invoglia a farlo! Perchè se sono abbastanza intelligenti da capire una storia, lo sono anche per prendere un vocabolario e incrementare il loro lessico. Io lo faccio, è meraviglioso scoprire nuove parole ogni giorno!
Infondo un libro serve anche a questo:ad arricchire la cultura personale con nuove storie, a crescere e a maturare!
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