Vietnam XIII secolo, o Dai Viet come si chiamava a quei tempi. Le orde mongole tengono saldamente tutta la Cina. L’attenzione del loro Khan si concentra sul quel ostinato paese bagnato dal fiume Rosso. L’esercito mongolo si ammassa oltre i confini orientali, il maglio dell’orda è pronto ad abbattersi contro quelle popolazioni che già una volta lo hanno sconfitto. Ma il re e i generali del Dai Viet non si fanno cogliere impreparati, l’esercito viene radunato a Dong Bo Dau. Ogni coscritto è chiamato alle armi, da ogni città o villaggio, sia di pianura che di montagna. I vietnamiti guidati dal grande generale Tran Hung Dao, si preparano a rispondere con ferro e fuoco, per difendere la loro terra. Il giovane Nhan Bu ha ormai più di tre anni di pratica marziale alle spalle. La sua vita è ritmata dagli allenamenti alla pagoda, ma la storia incombe su di lui, con l’arrivo della guerra nulla sarà più come prima. Tutti gli amici in età per combattere, vengono chiamati alle armi, la scuola dello stagno si svuota, persino il suo maestro deve rientrare alla capitale e mettersi a disposizione del re. Nhan Bu si troverà proiettato nel pieno delle battaglie, costretto a nascondersi nella giungla per lunghi mesi di guerriglia. A tredici anni, conoscerà il volto terribile dei demoni che animano i guerrieri in battaglia. Un volto spietato che poco ha a che fare con i racconti di intrepide battaglie e di grandi eroi. La guerra piomberà sul giovane con tutto il suo carico di atrocità e lui non sarà più lo stesso.
E' il seguito delle avventure di Nhan Bu, ma si può leggere e apprezzare tranquillamente anche senza aver letto il primo.
l'autore:
E' nato a Bologna nel lontano 11 novembre 1970, protetto dalla costellazione dello scorpione. Vive a Milano dove ha studiato chimica, una vera passione da studente quando fantasticava di antichi alchimisti, un po' meno adesso che lo fa otto ore al giorno...
Ha due grandi passioni che lo aiutano ad affrontare questa vitaccia.
La prima è l'arte marziale. Pratica e insegna Qwan Ki Do arte marziale cino-vietnamita fondata dal Maestro Pham Xuan Tong.
La seconda è scrivere. Scrive quando è triste, scrive quando è felice, quando è arrabbiato, depresso annoiato o stanco... Con buona pace delle sue prof di lettere che stroncavano puntualmente i suoi temi. Gli piace leggere di tutto, quando finisce un libro deve compensare la malinconia che lo assale leggendone un altro. Collabora con la rivista di arti marziali Samurai ed è redattore del periodico dell'Unione Italiana Qwan Ki Do 'Long Ho Thuy Son'.
3 commenti
Aggiungi un commentoUna buona notizia. Non tanto e non solo per la prosecuzione della trilogia ma per la dimostrazione che si può narrare una storia di buon respiro uscendo dai soliti canoni e trovando nella storia millenaria dell'Asia carburante per ottimi romanzi. Per guardare a quella parte del mondo con occhi diversi.
Grazie Angelo e grazie a Emanuele
in effetti l'Asia offre moltissimi spunti, sia per la sua storia che per ivalori che permangono ancora oggi.
Complimenti, Umberto, per questa nuova uscita.
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