Autore: Giacomo Santopietro
Editore: Trofé Italia
Tipo: Gioco di carte non collezionabile
Prezzo: € 12,90
Di cosa parla: Ispirato all'omonimo manga e anime giapponese
Qualità componenti/grafica: molto buona
Numero giocatori: da 4 a 8
Complessità: bassa (regolamento light) – medio-bassa (regolamento kira)
Chiarezza e completezza delle regole: buona
Durata media: 10-15 minuti (regolamento light) – 30 minuti (regolamento kira)
Assomiglia a: un misto tra Lupus in Tabula e Bang!
Elemento fortuna: assente
Consigliato a: tutti gli amanti del manga; chi ama i giochi deduttivi
Rigiocabilità: elevata (specialmente in modalità kira)
Rapporto qualità/prezzo: ottimo
Giudizio complessivo: 5/5
A pochi giorni dalla sua uscita, siamo finalmente riusciti a mettere i nostri avidi artigli sul gioco di Deathnote; abbiamo perciò pensato di condividere con voi la nostra opinione.
La Confezione
Il gioco si presenta in una confezione elegante, a un buon prezzo, e le illustrazioni della scatola sono ottime (non solo per i fan dell'anime da cui il gioco è tratto…).
Le carte – 120 – sembrano robuste e in grado di sopportare molte partite; gli altri elementi del gioco (segnalini e plancia) non sono comunque destinati a subire molta usura.
Il regolamento è un foglietto pieghevole, con le regole in italiano da una parte, quelle in inglese dall'altra. Tutto regolare, insomma.
Le regole
Il foglietto è abbastanza chiaro nella spiegazione: descrive i tipi di carte, il loro uso generico e i due livelli di regole, quello light (semplificato) e quello kira (avanzato). Ai fan del fumetto non sfuggirà il gioco di parole: "light" vuol dire "leggero", ma è anche il nome di uno dei protagonisti della saga, per cui il livello superiore è stato chiamato "kira". Anche in questo caso, i dubbi sono pochissimi: praticamente si può cominciare a giocare mentre si leggono le regole.
Come si gioca: In entrambi i casi, ai giocatori vengono assegnati casualmente carte "identità" (i personaggi dell'anime: Light Yagami, Ryuzaki, Misa Amane, eccetera) e carte "ruolo" (Kira, "L", X-Kira e gli investigatori). Quindi, a differenza del fumetto, il ruolo di "L" e quello di "Kira" non sono prefissati, ma vengono di volta in volta legati a un personaggio diverso: "L" potrebbe essere Light Yagami, e Kira potrebbe essere Ryuzaki. Il gioco, infatti, consiste proprio nello scoprire, escludendo man mano varie carte indizio, quale giocatore è Kira e "arrestarlo". Per farlo, pero, il giocatore che ha il ruolo di "L" deve rivelarsi e, se sbaglia, perde.
Se Kira viene arrestato, "L" e gli investigatori vincono; se "L" sbaglia, vincono Kira e X-Kira (se quest'ultimo è in gioco).
Inoltre, ogni turno, Kira può tentare di uccidere qualcuno ("L", possibilmente) grazie a un meccanismo che gli permette di non essere scoperto; per farlo, però, deve avere associato al giocatore giusto l'identità di colui che vuole uccidere.
Le differenze fondamentali tra la modalità Light e quella Kira sono che nella prima le carte indizio sono scoperte – per cui il gioco è più facile e veloce – e nella seconda sono coperte; e che in modalità Kira, il giocatore col ruolo di X-Kira ha un compito più "attivo".
Un mix delle meccaniche di alcuni giochi assai famosi (Bang!, Lupi Mannari e Indovina Chi) e di trovate originali rende importantissime le capacità deduttive e mnemoniche dei giocatori, che dovranno ricordarsi quali indizi sono stati eliminati e arrivare a capire i collegamenti tra identità e ruoli.
Anche in modalità avanzata, dopo qualche tentennamento, le partite scorrono veloci, e difficilmente si supera la mezz'ora a partita – mentre in modalità semplificata spesso bastano dieci minuti.
Il gioco è risultato godibilissimo anche da chi non aveva mai sentito parlare di Deathnote.
Conclusioni
Qualche difetto (nel regolamento avrebbero fatto comodo un paio di immagini esplicative; e chi conosce il fumetto o l'anime ha, statisticamente, più familiarità con le "facce" delle identità) non impedisce a Deahnote ICG di essere un gioco notevole. I suoi vantaggi principali sono la scorrevolezza, la semplicità e la profondità di gioco. Eccellente per una serata tra amici, specie se appassionati di manga, Deathnote ICG è comunque un ottimo "sostituto" per Lupus in Tabula o Bang.
4 commenti
Aggiungi un commentoHo già tra le mani questo gioco e devo dire che lo trovo interessante. Costa poco (sul sito di Pan Distribuzioni l'ho pagato circa 11 euro) ed è ben fatto.
Credo che le regole riescano a replicare abbastanza l'atmosfera del manga, anche se fa simpatia vedere Ryuzaki che diventa Kira e Misa che lo arresta come L!
Purtroppo una partita richiede minimo 4 giocatori, mentre io finora sono riuscito a racimolarne solo 3. Ho provato a giocare lo stesso e mi sono divertito (per ora col regolamento Light e senza X-Kira), anche se ho solo assaporato il gioco che dovrebbe uscire fuori con 8 giocatori.
Non ho ben chiaro un passaggio delle regole, magari qualcuno può chiarire. L può arrestare Kira nella fase Arresto. Mi chiedo se però basti indicare il giocatore o si debba anche indovinare la sua identità. In altre parole basta dire "Arresto il giocatore 2" oppure "Arresto il giocatore 2, ossia Light Yagami?"
Dalle regole credo sia giusta la prima (basta indicare il giocatore ritenuto Kira), ma secondo me così si rischia di rendere il gioco più a favore di L rispetto a Kira.
Ciao
Luca
Bisognerebbe in effetti fare qualche prova, ma la variante di cui parli potrebbe funzionare, giocando in 4 o 5.
A naso, e senza aver provato, direi che il dover associare un'identità a Kira per arrestarlo rischia di sortire l'effetto contrario con 7 - 8 giocatori: offre a Kira la possibilità di uccidere indiscriminatamente, specie se riesce a farsi un'idea dell'identità di X-Kira
Sapete dirmi, se potete, dov'è possibile trovarlo a trento?
Ma a una cosa del genere ci giocavo già anni fa con le carte normali, chi aveva il re era il poliziotto, chi aveva il jack era l'assassino e chi aveva la donna era la prostituta che poteva far rivivere le vittime (a meno che non venisse uccisa lei stessa), era tutto un gioco di sguardi e il poliziotto, quando pensava di aver individuato l'assassino si doveva dichiarare, proprio come qui, e se sbagliava perdeva.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID