La Fanucci Editore ha recentemente pubblicato il romanzo Evermore (Evermore, 2006) della scrittrice Alyson Noël, primo volume della trilogia Gli Immortali.
Questo primo romanzo negli Usa ha riscosso un notevole successo e vari giornali specializzati hanno affermato che la serie appassionerà tutti i giovani lettori di romance-suspense e in particole quanti hanno apprezzato i romanzi di Stephenie Meyer e questo da già un chiaro riferimento al tipo di romanzo.
La protagonista del racconto è una giovane ragazza di nome Ever, rimasta sola dopo un incidente in cui sono morti tutti i suoi famigliari e lei, che un tempo era una normalissima teenager, si trova ad avere la facoltà di vedere l’aura delle persone, di sentirne i pensieri e conoscere la storia della vita di chi sfiora; questa “maledizione” fa si che piano piano si ritragga da qualsiasi contatto, passando cosi’ per persona strana e subendo l’ostracismo dei compagni di scuola.
Ma un giorno conosce un bel tenebroso di nome Damen, se ne innamora e molte cose cambiano.
La serie Immortals è così composta:
1. Evermore (2009) - Evermore
2. Blue Moon (2009) - pubblicazione prevista per febbraio 2010
3. Shadowland (2010)
L’autore:
Alyson Noël, nata e cresciuta in California, dopo il liceo ha vissuto per diversi anni a Mykonos, prima di trasferirsi a Manhattan, dove ha lavorato come hostess. Ha vinto i premi National Reader's Choice Award, NYLA Book of Winter Award, NYPL Books for the Teen Age, TeensReadToo, 5 Star Gold Award, TeenReads, Best Books of 2007, Reviewer's Choice 2007 Top Ten. I suoi romanzi sono pubblicati in: Croazia, Russia, Polonia, Taiwan, Germania, Brasile, Ungheria, Francia, Corea, Regno Unito, Grecia, Spagna e Bulgaria.
un brano:
Non sono sempre stata un fenomeno da baraccone. Una volta ero una teenager qualunque. Una che andava ai balli della scuola, che si prendeva le cotte per i personaggi famosi e si vantava talmente tanto dei suoi lunghi capelli biondi che non si sarebbe mai sognata di legarli in una coda e nasconderli sotto il grosso cappuccio di una felpa. Avevo una madre, un padre, una sorella più piccola di nome Riley e una dolcissima labrador di nome Buttercup.
Stavo in una bella casa in un quartiere agiato di Eugene, Oregon. Avevo un mucchio di amici, ero felice e non vedevo l'ora di arrivare al penultimo anno, perché ero appena stata presa nella squadra delle ragazze pompon. Nella mia vita c'era tutto. Il mio unico limite era il cielo. E benché quest'ultima sia una frase fatta, per ironia della sorte è anche vera.
la quarta:
Da quando tutta la sua famiglia è rimasta vittima di un terribile incidente mortale, Ever riesce a vedere l'aura delle persone che la circondano, ma anche a sentirne i pensieri e a conoscere la storia della vita di chi sfiora. Il peso di questo dono è tale che decide di evitare per sempre qualsiasi contatto con gli altri esseri umani; per questo strano e inspiegabile comportamento, viene subito ignorata dai suoi nuovi compagni di scuola. Tutto cambia di colpo il giorno in cui incontra Damen, un ragazzo bello, misterioso e dal fascino esotico: lui è l'unica persona in grado di ridurre al silenzio le voci e l'energia che vorticano nella mente di Ever, con un tocco magico talmente intenso da sembrare in grado di arrivare direttamente al suo cuore. E mentre Ever si innamora perdutamente di lui, immergendosi sempre più in un mondo seducente fatto di magia e mistero, una nuova domanda affiora nella sua mente: chi è veramente Damen e qual è il suo oscuro passato?
Alyson Noël, Evermore (Evermore, 2006)
Traduzione Annalisa Di Liddo, Fanucci Editore, collana Teens International, pagg. 329, euro 16,00
ISBN 978-88-347-1543-7
7 commenti
Aggiungi un commentoNon giudico a priori, prima voglio provarlo. Approfitterò degli sconti della Fanucci per comprarlo.
Un'altra trilogia, un'altra teenager prescelta, un'altra ridicola operazione di marketing per vendere un libro che sa di vecchio prima ancora di essere pubblicato. Grazie, passiamo ad altro.
Ho appena finito di leggere il libro. Partiamo da un presupposto: l'ho acquistato solo perchè nella pubblicità c'era scritto che se mi era piaciuto Twilight anche questo romanzo sarebbe stato favoloso.
Ecco quali sono le mie impressioni (Con le quali non voglio influenzare nessuno e anzi prego di leggere solo a chi ha già letto il libro):
1) non si tratta di un amore proibito tra umana e vampiro (sensitiva e Immortale: alla Nicolas Flamel...).
2) la storia se la tira troppo sul fattore mistero... per tutto il libro la figura maschile è incostante e sfuggente. In certe parti sembra addirittura che il protagonista sia più un dongiovanni che un principe azzurro(Edward invece mostra subito il suo speciale interesse per Bella e a meno di metà del libro viene rivelata la sua natura).
3) I complessi psicologici che in Twilight nascono dall'amore impossibile dei protagonisti e dal sentimento di sacrificio di Edward per la salvaguardia di Bella in questo libro sono sostituiti da una grossa dose di sensi di colpa immotivati della protagonista che rendono quindi opprimente tutto ciò che racconta.
4) Dov'è finito l'amore casto, puro e altruistico(Twilight)? Abbiamo una ragazzina chiaramente immatura, che si trova a gestire un dono più grande di lei e che lo fa in modo estremamente egoistico. Non aiuta nessuno, usa il suo potere per imbrogliare a scuola, per autocompiangersi, scommette alle corse, preferisce ingurgitare alcol che farsi aiutare... e poi viene proposta come modello ispirante di bontà? Bella mantiene il segreto per proteggere Edward non per ottenere un tornaconto personale. Non che il protagonista maschile sia tanto migliore di lei: appena può prova a scenderle le mutandine e sostiene di essere buono perchè è stato lei ad ispirarlo...Alla fine, per quando continui a ripetere di amare il ragazzo alla follia, Ever fa un riferimento ai vantaggi che potrebbe ottenere seguendolo e diventando Immortale. Com'è possibile che fino a un attimo prima aveva deciso di rinunciare a questo grande amore (trascorre 4 mesi rimpiangendo di Damen solo il suo tocco che spegneva il suo potere), trattenere lo spirito della sorella solo perchè ha bisogno di compagnia e poi, all'improvviso proclama questo amore infinito ed eterno per una persona che aveva tranquillamente deciso di non vedere più per tutta la vita?
Poi un consiglio alla scrittrice o al traduttore: prima di scrivere o tradurre uno si informa e si documenta per essere sicuro, tranne che si tratta di pura invenzione. Sempre in una parte del libro viene spiegato che in un corpo umano ci sono 7 chakra. Ora vorrei precisare che in realtà in un corpo 7 sono solo i chakra principali.
A QUELLI CHE HANNO SCRITTO CHE QUESTO LIBRO ERA BELLO COME TWILIGHT DICO SOLTANTO TRE PAROLE PER RIASSUMERE IL CONTENUTO della SAGA DELLA MAYER: Amore, Altruismo, Sacrificio.
Qui invece c'è Amore (?), Egoismo, Paranoia.
Concordo con Roberto (commento n. 5); a parte che ormai ci stanno rifilando tutti i romanzi su vampiri, streghe e immortali che in America sono usciti dal 1992 al 2006!!, non saprei proprio come sia possibile definire appassionate questo libro, tra l'altro il secondo (che comunque leggerò perchè non mi piace lasciare le cose a metà) nel titolo è praticamente una copia della saga della Meyer...BLUEMOON; ora chi si è ispirata all'altra? Entrambe i libri sono del 2006. Il mio pensiero però mi porta a dire che nel caso in cui sia stata Stephenie a ispirarsi a EVERMRE, è riuscita a creare un romanzo piacevole che mi ha tenuta incollata dall'inizio alla fine, facendomi tirar tardi anche fino alle 3 di notte (per tutti e 4 i libri); nel caso in cui sia stata Alyson a ispirarsi a Twilight ha scritto una pataccata di libro. Mi dispiace ma, per quanto si legga velocemente, non mantiene le promesse. Sentimenti abbozzati e deboli anche le parti di azione. Non che Twilight ne offra, ma almeno il primo libro è dedicato interamente alla conoscenza tra Ed&Bella e allo sviluppo del loro amore. Sarò scontata, banale e romantica, ma se è un romanzo fantasy d'amore quegli ingredienti devono eserci tutti e tutti dettagliati.
Concordo con i commenti precedenti, ma sicuramente saremmo stati meno cattivi se non avessero paragonato il libro ad un mostro che è quasi diventato sacro.
Libro veloce, caratteri appena abbozzati ( soprattuto Damen) e troppo diluiti (Ever) e troppi punti di domanda. Quando uno finisce un libro, fosse anche una quadrilogia, vuole chiudere qualche porta..non lasciare aperto un portone.
Ho l'impressone che, come si è scoperto tutto alla fine, in questo libro, l'autrice vorrà chiedere al lettore di aspettare oltre..
Dipende dal lettore. Io non sono uno di quelli.
Come per Marked, disgustata dal linguaggio infantile, non comprerò il secondo volume, così non lo farò per questo.
Lascio le cose a metà. A volte bisogna farlo: per dire la nostra agli editori e a chi progetta marketing.
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