Dopo la perdita del marito Phillip, defunto marchese di Rockley e della zia Eustacia, nuove peripezie attendono la Cacciatrice di vampiri Victoria Gardella, nata dalla fantasia della scrittrice americana Colleen Gleason e protagonista della saga Gardella Vampire Chronicles.
Dopo la distruzione dell’obelisco di Akvan e del pericoloso vampiro Nedas, il conte Regalado, ex leader del Tutela divenuto egli stesso un non morto, e il vampiro centenario Beauregard si contendono il potere a Roma. Nel frattempo il demone Akvan tenta di aprire una pericolosa Porta Alchemica che, varcata, permetterebbe ai demoni di irrompere nella realtà umana e abbandonare l’Inferno.
Il cuore di Victoria è ancora diviso tra l’affascinante ma infido Sebastian Vioget, che nello scorso capitolo abbiamo appreso essere nientemeno che il nipote di Beauregard, e il Cacciatore Max, affidabile ma tormentato dal suo passato e dalla regina dei vampiri Lilith, che lo vorrebbe come concubino.
La rivolta dei vampiri, in originale The Bleeding Dusk, è l’episodio centrale della saga della Cacciatrice Victoria Gardella, che abbatte vampiri e demoni a colpi di paletto sotto la protezione della vis bulla, un minuscolo amuleto a forma di croce indossato sull’ombelico proprio come un piercing. La serie prosegue con When Twilight Burns e As Shadow Fades, quest'ultimo pubblicato negli Stati Uniti nel 2009.
La rivolta dei vampiri finisce per essere, sotto molti se non troppi aspetti, un terzo episodio e nulla più: gli eventi degni di nota del libro si limitano a proporre sviluppi propedeutici ai romanzi successivi della serie, ed è assente una trama a sé stante, che si dipani e concluda nell’arco delle quasi 300 pagine dell’opera.
Gli snodi significativi della vicenda globale non vengono sciolti e viene ancora una volta rimandato il confronto tra Victoria e la regina dei vampiri Lilith, ritiratasi nella sua dimora in Romania dopo la sconfitta subita a Londra nel corso del primo volume della serie; i nemici affrontati nella Rivolta, il vampiro Beauregard e il demone Akvan, mancano della giusta incisività e non hanno carisma sufficiente a tener testa alla protagonista nell’immaginario del lettore.
Alcuni aspetti della personalità e delle motivazioni che muovono i personaggi principali della vicenda vengono chiariti, ma si spiega poco e si rinvia molto a Il crepuscolo dei vampiri, quarto romanzo della saga, di prossima pubblicazione anche in Italia. Restano sullo sfondo gli ulteriori Cacciatori introdotti, buoni per fare numero ma privi di una personalità che li contraddistingua facendone dei personaggi veri e propri, mentre tutto l’approfondimento psicologico è concentrato su Victoria, Sebastian e Max.
Neppure i nuovi dettagli di cui veniamo a conoscenza sul Consilium, organizzazione segreta che da secoli protegge la Terra dalle minacce rappresentate da vampiri e demoni, risultano sufficientemente approfonditi ed esplorati.
Lo stile della Gleason si mantiene leggero e scorrevole nonostante alcune imprecisioni nella fase di revisione della traduzione italiana, ma le situazioni proposte nella Rivolta non reggono il confronto con Cacciatori di vampiri, capitolo inaugurale della saga di Victoria Gardella, che riusciva a mescolare con inaspettato humor l’ambientazione alla Jane Austen con dei personaggi che ricordassero da vicino serial televisivi di culto quali Buffy l’Ammazzavampiri di Joss Whedon e Alias di J.J. Abrams, modelli a cui la Gleason ha affermato di essersi ispirata per dar forma all’eroina protagonista delle sue opere.
Nella Rivolta dei vampiri l’elemento mondano cede il passo al sovrannaturale e il romanzo ne risulta nel complesso sminuito. Alla fastosa Season londinese subentra una Roma che la Gleason non riesce a sfruttare come dovrebbe: questo terzo episodio della saga (così come il secondo, La condanna del vampiro) avrebbe potuto svolgersi in un qualunque noioso paesino della campagna inglese invece che nella città capitolina.
Complessivamente, La rivolta dei vampiri è una lettura gradevole e poco impegnativa, che consente al lettore di trascorrere alcune ore di svago e relax e si esaurisce in pochi giorni. La Gleason non riesce a imprimere nella mente del lettore personaggi e situazioni indimenticabili che invoglino a rileggere i romanzi.
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