Heike e Wolfganf Hohlbein scrivono insieme da moltissimi anni e sono anche una coppia nella vita, infatti sono sposati dal 1974 e hanno ben sei figli.
La Reverdito ha recentemente pubblicato un loro romanzo che in Germania ha avuto un notevole successo, si tratta di Midgard. L’isola ai confini del mondo (Midgard, 1987).
Il protagonista del romanzo è un ragazzo di quattordici anni, orfano, di nome Lif, che è stato accolto nella casa di una famiglia di pescatori.
Lif sogna a occhi aperti le grandi avventure degli eroi delle leggende nordiche, sogna di Odino e di Thor in lotta contro i loro feroci nemici. Questi sogni gli apriranno un varco verso questo mondo leggendario e si troverà anche lui a vivere nel Walhalla al fianco dei suoi eroi, insieme ai quali affronterà l’ultima battaglia.
Gli autori:
Heike e Wolfgang Hohlbein sono molto famosi in Germania, hanno raggiunto il grande successo nel 1982 grazie al successo di Marchenmond. romanzo fantasy scritto a quattro mani in occasione del concorso lanciato da una casa editrice austriaca. Da allora hanno pubblicato, insieme o separatamente, oltre 200 libri spaziando dalle storie fantastiche al romanzo d'avventura, dall'horror al thriller, e si sono imposti come autori di primissimo piano nel panorama letterario tedesco. I loro romanzi, pluripremiati, sono tradotti in più lingue..
Di questa coppia di prolifici autori, in Italia è stato pubblicato abbastanza poco, in pratica alla fine degli anni ’80 Reverdito pubblicò quattro romanzi: Hagen di Tronje. Una epopea Nibelunga; Boraas il Principe delle tenebre; La Danza degli Elfi e il Il Sigillo dei Templari (quest’ultimo recentemente ristampato sempre da Reverdito), poi c’è stato un lungo silenzio interrotto nel 2003 dalla Fabbri con la pubblicazione del ciclo La leggenda di Camelot, una rivisitazione della leggenda di Artù in tre volumi e infine l’Editrice Nord ha pubblicato i primi tre volumi del fantastico ciclo de “Le cronache degli Immortali”.
la “quarta”:
Nella remota isola di Midgard, gelida e ventosa, vive un ragazzo di nome Lif. È un trovatello, raccolto da una povera famiglia di pescatori e pastori; ed è anche, ormai quattordicenne, un inguaribile sognatore. I suoi sogni si riveleranno però sguardi su un altro mondo - quello del mito e delle antiche leggende - e anticipazioni di incredibili avventure. Lif si troverà catapultato in un fantastico universo di semidei e mostri infernali, elfi e giganti, draghi e terribili lupi, valchirie e serpenti dorati; conoscerà Odino e Thor e siederà nel Walhalla, la sala degli eroi guerrieri, ma attraverserà anche i regni sotterranei dei Giganti del Fuoco e degli Inferi, popolati di raggelanti presenze. Sentirà il freddo dell'Ultimo Inverno e vivrà nell'attesa incombente del Ragnarok, la spaventosa battaglia finale in cui è destinato a consumarsi il Crepuscolo degli dèi, e insieme degli uomini che li hanno pensati. Lif troverà infine la sua strada, al termine di un lungo, ostinato viaggio che è anche e soprattutto un viaggio interiore: metafora dell'inevitabile coesistenza tra il Bene e il Male e della lotta necessaria dell'uomo per il proprio destino e la propria libertà. 'La fine, così, può essere un nuovo inizio.
Heike e Wolfgang Hohlbein, Midgard. L’isola ai confini del mondo (Midgard, 1987)
Traduzione Bruno Occoffer, Reverdito Edizioni, pagg. 317, euro 13,50
ISBN 978-88-6314-032-3
7 commenti
Aggiungi un commentoOttimo romanzo, splendidamente calato nel mito nordico, e mi scuserete se spoilereggio un po', perché Líf e Lifthrasir, i due protagonisti, sono reali personaggi mitologici, che l'Edda di Snorri e il poema eddico Vafthrudhnismál citano come i due capostipiti della nuova umanità...
Chi vivrà degli uomini
quando sarà trascorso quel famoso
terribile inverno tra i mortali?
Lif e Lifthrasir,
devono nascondersi
nel bosco di Hoddmímir.
Le rugiade del mattino
avranno per nutrimento;
da qui torneranno a sorgere le stirpi.
Ok, non aggiungo altro. Il romanzo degli Holbein cala effettivamente Lif e Lifthrasir nel ruolo che attribuisce loro il mito escatologico scandinavo. Piccolo dettaglio: gli autori hanno dato per scontato che fosse Lif l'uomo e Lifthrasir la donna, mentre era esattamente il contrario. Infatti, in norreno, il nome Lif ("vita") è femminile, il nome Lifthrasir ("desiderio di vita") è maschile.
E poi perché la traduzione italiana ha messo quel titolo sciocco? "L'isola ai confini del mondo"? Il Midgard, come dice il nome ("recinto centrale"), si trova al CENTRO del mondo. Uffa!
Al centro del Cosmo mitologico norreno, vorrai dire e ogni centro ha i suoi confini, no?
La tua precisazione è giusta. Midgard è il mondo medio, il mondo degli umani a metà tra Asgard e la dimora dei giganti ghiacciati, nato, dal corpo di Ymir.
Provo a dare una spiegazione per la scelta del titolo. Forse è stato usato il termine isola perchè Midgar è circondata dall'oceano, dove risiede Jormungand, il serpente capace di avvolgere il mondo intero.
Finito di leggere il libro. Gradevole e ben inserito nel mondo scandinavo. Non è il vecchio Poul Anderson, ma si lascia leggere e, qua e là, riesce anche ad essere appassionante. Il sottotitolo, quel "L'isola ai confini del mondo", è stato probabilmente inserito dall'editore italiano. Direi di far finta che non esista e concentrarsi sul romanzo. Consigliato.
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