Le software house Koala Games di Bologna e Imagimotion di Roma si sono accordate con la Mondadori (dopo che con il Magister Valerio Evangelisti, ovviamente) per l'utilizzo dei diritti dell'Inquisitore Nicolas Eymerich.
Il progetto consta in una trilogia di adventure, liberamente ispirati -per vari motivi non è possibile riprodurre le storie esattamente come nei libri- ai libri originali. E' quindi in preparazione la prima avventura, intitolata Nicolas Eymerich L'Inquisitore: La Peste.
Per dare un primo sguardo all'Eymerich 3D che farà da protagonista, a Corona, a qualche ambiente e a un po' di visualize, nonchè a un breve sunto della storia, che è estremamente complessa, è possibile visitatare il sito www.eymerich.it.
La prima avventura, che avrà una distribuzione sull'intero mercato mondiale, vedrà la luce nel 2010.
Ecco quanto ci dichiarato da Ivan Venturi, della Koala Games:
"Stiamo cercando di fare il meglio possibile con i budget limitati che abbiamo - qualche zero in meno rispetto a oltreoceano e oltremanica-, ma sfruttiamo la nostra fortissima passione per il personaggio e per la scrittura di videogiochi. Realizzare un adventure medievale-gotico-semihorror era un sogno da tanto, sia mio che dei miei colleghi.
Ci stiamo impegnando moltissimo, ma vogliamo fare qualcosa che nonostante le poche risorse competa con la qualità internazionale.
L'adventure consta di moltissime e variegate ambientazioni, da Carcassonne al villaggio dannato, dall'ossario sotterraneo al bosco che ricorda la selva oscura dantesca, all'abbazia fortificata invasa dal Male. Al mondo oscuro nascosto dentro ognuno di noi.
Non è certo per palati deboli. Il protagonista è spesso costretto (senza troppi sforzi, in realtà) a comportamenti efferati e privi di umanità, dominato dal furore derivante nella fede assoluta, fanatica ma lucidissima, del potere della Chiesa su tutto.
Ogni enigma, ogni passaggio di trama, ogni dialogo restituirà una parte di una gelida ma speriamo affascinante sensazione di inquietudine, rafforzata da una grafica curatissima e da una musica ruvida e in alcuni punti, più che horror, inumana. Insomma: stiamo cercando di metterci il meglio (o il peggio?) di ciò che abbiamo imparato in vent'anni di produzione di videogiochi!"
Ricordiamo che l'Inquisitore Nicolas Eymerich è stato protagonista di ben 11 romanzi, tradotti anche all'estero, svariati racconti, sceneggiati radiofonici e fumetti mentre il progetto di una versione cinematografica sembra per ora procedere a rilento.
13 commenti
Aggiungi un commentoL'autore che ho intervistato è un vero fan di Eymerich, te lo posso assicurare.
Spero bene anche io.
In effetti il progetto di un videogioco dalle "Cronache" di Martin c'è:
http://www.fantasymagazine.it/notizie/10565/un-videogioco-per-le-cronache-del-ghiaccio-e-del-f
Di quello lo sapevo già. .ah.. pensavo ne fosse uscito un altro beh dai grazie !
Se posso dire la mia, è una questione di soldi E di idee.
Hai ragione Okamis, il risultato delle Cronache è piuttosto tragico per quel che si può vedere, ma se ci fossero stati soldi a sufficienza forse la creazione degli asset grafici sarebbe stata affidata a dei professionisti e il risultato sarebbe stato diverso.
Per quanto riguarda le idee: si tratta di ricavare il meglio con le risorse limitate a disposizione. Scimmiottare in tono minore e con budget inadeguati giochi di ben altro cabotaggio non è mai una buona idea... Se c'è vera creatività e competenza si possono creare dei gioiellini con davvero poche risorse.
Quelli di Diabolik erano Artematica. Per altro ho avuto modo di vedere una presentazione del CEO alla scorsa View Conference ed è gente che con le licenze ci campa, lavorando principalmente con Bonelli, ma non solo.
Ho visto dei bei prodotti.
Certo, dopo c'era Ubisoft con Prince of Persia, che spaccava il culo ai passeri. Tuttavia mi sembravano dei buoni risultati. Per dire, a me non spiacerebbe lavorare in un simile team di lavoro.
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