Per i film di Spider-Man i diritti li ha la Sony, indefinitamente. La Paramount ha il contratto per la distribuzione dei prossimi cinque film prodotti dalla Marvel Studios, la casa di produzione cinematografica della Marvel: la Disney non può far altro che aspettare la decorrenza di questi termini. La presenza dei personaggi Marvel può spingere il pubblico verso i canali televisivi a tema della Disney, e verso i parchi di divertimenti, ma anche qui c'è lo zampino di qualche concorrente che può vantare contratti già stipulati: ad esempio la Universal con il suo parco Island of Adventure in Florida, che ha una licenza Marvel dalla durata, pare, perpetua.
La strategia della Disney deve quindi essere, almeno in parte, a lungo termine, tuttavia ottiene senz'altro dei vantaggi immediati. Acquisisce con questa mossa, per esempio, la capacità della sua nuova controllata di fare utili (lo scorso anno, un risultato operativo di 47 milioni di dollari, escluso tasse e oneri finanziari). E si può anche dire che si sia tolta dai piedi un concorrente dinamico e aggressivo, se vogliamo, arruolando al proprio servizio i personaggi dei fumetti Marvel e la proprietà intellettuale relativa alle loro ambientazioni. La Disney è un colosso dell'intrattenimento che non si farà certo il problema di produrre in casa la risposta alle sfide del mercato di questi anni, se può semplicemente comprarsela: del resto è da tantissimo tempo che i suoi personaggi originali vengono prodotti da altri su licenza (su Paperino e soci ci hanno lavorato generazioni di fumettisti italiani). La Marvel, che ha dovuto creare i propri studi cinematografici e partire praticamente da zero nello sviluppo degli accordi di licenza e distribuzione, potrà finalmente concentrarsi su quello che sa fare senza dover spendere energie e risorse in quella parte del business che la Disney conosce già molto meglio. Là dove invece la situazione è al contrario (ad esempio la collaborazione già avviata della Marvel con la Activision per produrre videogame, settore dove la Disney è ancora più o meno alla linea di partenza) potrebbe essere la casa madre ad approfittare di quello che la più piccola Marvel ha saputo realizzare.
Eppure i timori non si placano. Nonostante la Disney sappia perfettamente mantenere le diverse linee delle proprie attività ben distinte quando occorre, i fan della Marvel temono che i loro beniamini non saranno più gli stessi, stretti nelle grinfie di una compagnia senz'anima, come viene vista la Disney.
Forse hanno torto, però la Disney non è infallibile! Quando Jim Henson morì nel 1990, dopo averle ceduto i celebri Muppets, il mondo dello spettacolo assistette a un incredibile esempio di sperpero di proprietà intellettuale. I Muppets all'epoca erano più famosi di Topolino o Spiderman, e vennero semplicemente dati in licenza per trarne un profitto immediato (oggi li ha la Boom! Studio) senza che venisse fatto alcun tentativo per mantenerne la popolarità e la visibilità, e da qui è cominciato il loro irresistibile declino.
Da questo esempio deduciamo che l'acquisizione della Marvel darà piacevoli risultati per il pubblico se gli uomini che sanno creare idee verranno valorizzati, e se la casa madre saprà far vivere la controllata senza trattarla come una mucca da mungere per il vantaggio immediato. Per quanto possa essere criticata e criticabile, va detto che la Disney ha le capacità per realizzare quest'impresa al meglio.
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