Stephenie Meyer, l'autrice della controversa saga di Twilight, è nuovamente balzata agli onori della cronaca per le dichiarazioni di cui è stata oggetto.
Dopo le feroci critiche che le sono state mosse dal maestro del brivido Stephen King (notizie/9886), per il quale la sua scrittura "non vale un accidente", la Meyer ha incassato anche il giudizio poco lusinghiero dell'attore David Duchovny, o per meglio dire degli sceneggiatori della sua ultima serie.
L'ex agente Mulder di X-File, in una puntata di Californication, la scorsa settimana ha dichiarato che quello dell'autrice del Connecticut "non è scrivere. E' carta igienica."
Duchovny è Hank Moody, uno scrittore malato di sesso che insegna scrittura in un college.
Nel secondo episodio della terza serie, The Land of Rape and Honey, andato in onda negli Stati Uniti il 4 ottobre scorso, Moody ha criticato aspramente la storia di un vampiro gay scritta dalla guest star Ed Westwick. Davanti alla classe Duchovny si lancia in un lungo discorso che può essere riassunto dalla frase: "Il mondo non ha bisogno di un'altra storia di vampiri che non sta in piedi, capite ciò che sto dicendo?"
Come se ciò non bastasse la Meyer ha ricevuto il guanto di sfida lanciatole dalla pittoresca collega Lisa J. Smith autrice della saga del Diario del Vampiro.
Stando a quanto si legge sul sito della Newton Compton, casa editrice che in Italia pubblica i libri della Smith, "Lisa J. Smith avrebbe chiesto un pubblico confronto alla Meyer. Pare infatti che Twilight abbia troppo sia del Diario del Vampiro che della Setta dei Vampiri. Ambientazioni, personaggi, nomi, per non parlare dell’idea del triangolo amoroso."
La Smith ha detto: "Quasi tutti i personaggi e gli sviluppi importanti nei libri della Meyer si possono trovare nei miei libri" con la postilla che la Smith ha pubblicato tra il 1991 e il 1996 e la Meyer tra il 2005 e il 2007. La Smith ha poi continuato: "Sfido l’autrice di Twilight ad un dibattito pubblico sul web. Voglio vedere come si spiegano tutte le somiglianze”.
La casa editrice e le varie community di vampirofili sparsi per tutto il mondo fanno riferimento a un articolo pubblicato dal giornale brasiliano O Globo in cui si legge che la "Smith ha accusato di plagio la responsabile dell'attuale febbre vampiresca".
I fan della Smith hanno accolto con molta freddezza il pezzo firmato da William Helal Filho, che in qualche modo ha suggerito all'autrice dei Diari di ringraziare la Meyer e il fenomeno Twilight, visto che grazie al successo di Bella ed Edward i suoi libri sono stati ripubblicati con un grosso successo commerciale.
La notizia, però, ha un che di sospetto visto che solo due settimane fa la stessa autrice in un'intervista a MTV ha usato toni pacati e concilianti.
"Ricevo due tipi di e-mail. Il primo è quello delle persone che mi accusano di plagio ed elencano almeno 30 cose che io avrei preso da Twilight. In genere mi limito a rispondere con una frase: guarda la data di copyright. Poi, per la verità, ricevo una valanga di messaggi di scuse. Altre persone mi scrivono per farmi i complimenti e per farmi notare tutto quello che c'è in comune tra Twilight e Vampire Diaries e l'altra mia saga soprannaturale Night World, ma non ho mai visto Twilight e non ho letto nessuno dei libri. Non posso veramente fare commenti su questo. Non voglio neanche perché ho molto da fare."
Magari una frasa del genere può sembrare sprezzante nei confronti della collega, eppure è veramente così: l'autrice è molto impegnata sia sul piano professionale che personale.
"Ero impegnata ad assistere mia madre e ho saputo che avevano ripubblicato i miei libri solo quando il secondo della serie ha debuttato in quinta posizione nella lista dei best seller del New York Times."
Ora, dopo una pausa durata quasi dieci anni, sempre legata a problemi di salute in famiglia, la Smith ha ripreso la penna in mano.
"Ho un contratto per scrivere cinque libri e questo mi ha portato a lavorare senza pause".
Tanta abnegazione ha prodotto Shadow Souls, il secondo volume del ciclo The Return (notizie/10590), che verrà pubblicato a febbraio 2010.
43 commenti
Aggiungi un commentoOk, ma continuo a non capire la parte sulla qualifica di 'pennivendola'
tra l'altro fino a dove sono arrivata io a leggere la Meyer il terzo angolo del triangolo non è un vampiro
e dove sono arrivata a leggere la Smith (niente commenti pliiiiiiiiiiiiis) il vampiro non legge nel pensiero.
Nella Meyer sia il vampiro che il lupomannaro sono buoni
Nella Smith il vampiro più grande è tutto tranne che buono
Io tutte queste similitudini non le vedo... anzi una c'è sicuramente in entrambi i casi i personaggi sono davvero insulsi
Che abbia una cotta per JKR?
Semplice: se venisse dimostrato il plagio, sarebbe una pennivendola. Senza dubbio.
Ok capito ora. Grazie della precisazione
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID