E’ stata la Twilight Saga (composta da Twilight, New Moon, Eclipse, Breaking Dawn e dall’incompiuto Midnight Sun) di Stephenie Meyer a catturare milioni di giovani e a inaugurare il trend letterario legato al vampirismo degli ultimi anni.
La Meyer, tuttavia, non è la prima né l’unica autrice a scrivere di Non Morti, un filone dalle radici letterarie (come non citare Dracula di Bram Stocker, Il vampiro di Polidori e Carmilla di Le Fanu) ripreso con magistralità da Anne Rice, autrice delle Cronache dei Vampiri, ciclo inaugurato dal romanzo Intervista col Vampiro del 1976.
In tempi più recenti, è stato un pugno di scrittrici – curiosamente tutte donne – a dedicarsi ai predatori della notte, con stili e risultati differenti: andiamo a tracciarne un identikit.
Autrice della serie che ha per protagonista la ‘Sterminatrice’ Anita Blake, Laurell K. Hamilton è una delle più affermate scrittrici di storie di vampiri contemporanee. La serie di Anita è attualmente composta da ben diciassette romanzi, di cui i primi nove sono stati pubblicati in Italia da Nord a partire dal 2003 (Nodo di sangue, Resti Mortali, Il Circo dei Dannati, Luna Nera, Polvere alla Polvere, Il Ballo della Morte, Dono di Cenere, Blue Moon, Butterfly).
Il primo volume (in originale Guilty Pleasures) risale al 1992, e in esso fa la sua comparsa Anita Blake, 24 anni, Risvegliante di zombi per professione, Sterminatrice di vampiri per passione e saltuariamente collaboratrice con la polizia di St. Louis. Il mondo di Anita è simile al nostro, tranne per il fatto che vampiri, lupi mannari e creature sovrannaturali di vario genere vivono integrate agli umani, in armonia (quasi) perfetta. Lo stile narrativo della Hamilton è caratterizzato da uno spiccato gusto pulp, con venature splatter e frequenti intermezzi di humor e sarcasmo; non mancano gli inserti di natura sensuale su cui è costruita buona parte del successo delle storie di vampiri: Anita si trova suo malgrado al centro di un menage a trois che vede coinvolti il vampiro Master della città, l’affascinante Jean Claude, e l’Ulfric (il maschio alfa) del locale branco di lupi mannari, Richard, con ben 14 anni di anticipo rispetto alla Meyer. Dai romanzi di Laurell Hamilton è stata tratta una serie di Comics editi dalla Marvel, che non è stata tradotta in italiano.
E’ invece del 2001 l’esordio del volume che inaugura il ciclo Southern Vampire Mysteries di Charlaine Harris, i cui primi sei libri (Finché non Cala il Buio, Morti Viventi, Il Club dei Morti, Morto per il Mondo, Morto Stecchito e Decisamente Morto) sono stati pubblicati in Italia da Delos Books (i primi tre riediti in versione economica da Fazi). La protagonista della serie è, come nel caso della Hamilton, una giovane donna: si tratta di Sookie Stackhouse, cameriera telepate che vive nella cittadina di Bon Temps, Louisiana.
Innamoratasi del vampiro e vicino di casa Bill Compton, Sookie si trova suo malgrado coinvolta nelle lotte di potere interne alla comunità di vampiri del Distretto 5, di cui il vampiro Eric, amico, capo e rivale in amore di Bill, è Sceriffo. L’universo della Harris è riccamente popolato anche da altre creature sovrannaturali, come i Mutaforme, che possono essere lupi e pantere mannare, ma anche adorabili randagi dall’apparenza innocua. Gialli più che noir (non dimentichiamoci che la Harris è membro della Mystery Writers of America e American Crime Writers League), i romanzi di Sookie Stackhouse risentono chiaramente dell’influenza di Laurell Hamilton per lo stile e il tono generale della narrazione: anche in questo caso la vicenda ruota attorno a una donna giovane e indipendente e la prima persona aiuta a identificarsi in Sookie, che sarebbe la perfetta ragazza della porta accanto se non fosse in grado di ascoltare i pensieri di tutto il vicinato! Le avventure di Sookie Stackhouse proseguono in originale con All Together Dead, From Dead to Worse e Dead and Gone.
Dai romanzi di Charlaine Harris è stata tratta la serie tv True Blood, giunta negli Stati Uniti alla seconda stagione.
Anche dalle opere della canadese Tanya Huff è stato tratto un serial televisivo: si tratta di Blood Ties, giunto alla seconda stagione. I Blood Books (Il Prezzo del Sangue, Tracce di Sangue, Patto di Sangue, Linee di Sangue e Debito di Sangue), pubblicati in Italia dalla Delos tra il 2007 e il 2009, sono stati scritti tra il 1991 e il 1997.
La protagonista della serie è l’investigatrice privata Vicky Nelson, costretta a lasciare il suo impiego in polizia a causa di una rara malattia agli occhi che riduce la visione periferica e notturna. Victoria è affiancata nelle sue indagini dal vampiro Henry Fitzroy, un figlio illegittimo di Enrico VIII che si guadagna da vivere come scrittore di romanzi rosa.
Lo stile della Huff è più vicino al mistery che al noir e ha il merito di offrire un buono spaccato della realtà canadese, una novità rispetto alle scelte di ambientazione più classiche della Hamilton e della Harris (Anne Rice docet). La Huff predilige inoltre, a differenza delle sue colleghe, il punto di vista alternato: oltre ai brani in cui il narratore segue i pensieri di Vicky, sono presenti sezioni di cui sono protagonisti gli altri personaggi della vicenda, in particolare Henry. Lo stile è leggero e divertente, pur senza toccare i picchi di sarcasmo tipici della serie di Anita Blake.
La novità proposta da Colleen Gleason nelle sue Gardella Vampire Chronicles è invece la collocazione temporale della vicenda nell’Ottocento. Della Gleason la Newton ha pubblicato i primi quattro romanzi, Cacciatori di Vampiri, L’Ora dei Vampiri, La Rivolta dei Vampiri e La Condanna del Vampiro, ma la serie prosegue in originale con As Shadow Fade. Ambientata tra Londra e Roma, la serie ha per protagonista Victoria Gardella, dama dell’aristocrazia inglese e al contempo ultima erede della stirpe dei Cacciatori di Vampiri Gardella. Questa volta non c’è alcun affascinante vampiro a tentare l’eroina, ma due Cacciatori, il tormentato Maxilian Pesaro e l’ambiguo Sebastian Vioget, uniti a Victoria nella lotta contro Lilith, Regina dei Non Morti e diretta discendente di Giuda Iscariota. Tra la caccia ai vampiri e la Season di austeniana memoria, la serie della Gleason risente dell’influsso di serial televisivi come Buffy The Vampire Slayer e Alias, in cui è l’eroina a vedersela con i mostri, sgominandoli a calci, pugni e ironia.
Di ben altro tono i romanzi di Lisa Jane Smith, autrice della serie Il Diario del Vampiro, di cui la Newton ha pubblicato Il Risveglio, La Lotta, La Furia, La Messa Nera, Il Ritorno e Scende la Notte.
Dalla saga è stato tratto l’omonimo serial tv attualmente in onda negli Stati Uniti. La vicenda presenta toni decisamente più adolescenziali rispetto alle serie della Hamilton, della Harris, della Huff e della Gleason: la protagonista è Elena, una ragazza di soli diciassette anni divisa tra due fratelli vampiri in lotta tra loro da secoli, Stefan e Damon. Lo stile della Smith, o meglio di LJSmith, suo nuovo pseudonimo, è semplice e scorrevole e i suoi libri sono rivolti a un pubblico molto giovane, come dimostrato anche dalle trame in alcuni tratti decisamente elementari.
Della Smith la Newton sta pubblicando anche la serie La Setta dei Vampiri, che attualmente conta due titoli, Il Segreto e Le Figlie dell’Oscurità.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID