E’ sempre irritante leggere qualcosa improntato al puro sensazionalismo, alla faziosità e al pregiudizio religioso. E in questo senso, nella rassegna stampa del film New Moon, secondo capitolo della fortunata saga a firma di Stephenie Meyer, mi ha colpita l’articolo del Corriere della Sera del 18 novembre scorso, peraltro non firmato, che trovate a questo link: cinema-tv.corriere.it/articoli/new-moon-all-insegna-della-metafora-sessuale/c_02_30_62.shtml
Colpita ovviamente in negativo, in quanto il recensore fa un’analisi della pellicola mostrando di non conoscere nulla, al di là di quanto inscenato dal film, delle dinamiche dei personaggi che traspaiono negli scritti da cui la pellicola stessa trae origine.
Questa mancanza di substrato è sempre pericolosa quando si ambisce a valutare non semplicemente un film cui si è assistito (intento programmatico, ma disatteso, del pezzo), bensì l’intera opera cartacea di un autore. E l’articolo in questione lo dimostra ampiamente, soprattutto quando viene accompagnato, in sovrapprezzo, da una interpretazione pseudo psicanalitica da mercatino rionale.
Intendiamoci: la saga di Stephenie Meyer ha, a mio modesto avviso, nonostante il successo riscontrato, parecchi limiti. Anzitutto una prosa piuttosto piatta, che appesantisce la narrazione, personaggi nella maggior parte dei casi poco ‘empatizzabili’, una scarsa credibilità del rapporto Eward-Bella e infine la mancanza di una trama definita nei primi due romanzi della serie. Questo la rende magari poco appetibile a palati che hanno alle spalle letture Fantastiche più sostanziose e non sono disposti a godere di opere che abbiano solo una parte di aspetti positivi, tuttavia non è un buon motivo per liquidarla così semplicisticamente e snobisticamente come fanno molti e come fa il Corriere già a cominciare da titolo e occhiello: “New Moon all'insegna della metafora sessuale – Il maschio è il mostro, le pulsioni sessuali il dramma”.
Non c’è bisogno di essere una 'Twilighter' per accorgersi subito che, in questa partenza, qualcosa non va: basta aver letto i libri. Ma questo il recensore non può saperlo perché, come già evidenziato in apertura, è evidente che egli non abbia mai neppure sfogliato uno dei romanzi e che conseguentemente ricavi tutte le sue nozioni dal fatto che Taylor Lautner, l’attore che interpreta il ragazzo lupo co-protagonista di New Moon, passi la maggior parte del suo tempo sullo schermo a torso nudo, un particolare ripetuto ossessivamente lungo l’intero articolo.
Ma addentriamoci nel vivo del testo, visionando le prime ‘perle’:
[…] In New moon la quasi totale assenza del vampiro Edward Cullen viene compensata dalla presenza dell'uomo lupo Jacob Black, anch'egli attratto da Bella, anch'egli sessualmente molto desiderabile e anch'egli impossibilitato ad avere qualsiasi tipo di rapporto con lei per il suo stato di uomo-mostro. Sebbene Twilight sia una saga horror sui generis, un prodotto "emo" che fonde estetica gotica ad anima romantica, lo stesso concepisce il mostro come la metafora di qualcos'altro. Come nell'horror classico anche nei film tratti dai libri di Stephanie Meyer rapportandosi agli elementi del terrore (e quindi all'eventualità della morte) l'essere umano protagonista scimmiotta il modo di rapportarsi a qualcos'altro, che in questo caso è il sesso. Non è un mistero che l'autrice della saga letteraria sia di religione mormone e quindi non veda di buon occhio i rapporti sessuali tra giovani adolescenti. Il senso romantico di Twilight è sull'esigenza di trattenersi e non cedere alle pulsioni sessuali, e quanto più queste sono forti tanto più si sente la tensione drammaturgica del racconto [… ]
L’equazione del recensore, in soldoni, si traduce in:
la Meyer è mormone = i mormoni sono esponenti di una corrente cristiana dalle idee piuttosto rigorose e ormai antiquate = la Meyer cerca di fare proselitismo sul tema dell’astinenza sessuale fino al matrimonio.
Un’equazione non solo semplicistica, ma totalmente ignara sia delle dichiarazioni dell’autrice in merito alla questione, sia, come già detto e ripetuto, delle dinamiche psicologiche intercorrenti fra i personaggi cartacei.
Delle seconde dirò fra poco; quanto alle prime, riporto testualmente un estratto dall’intervista realizzata l’anno scorso dal Times, ricordando che la cosiddetta ‘interpretazione autentica’ è base imprescindibile per qualsiasi disamina di spessore su un’opera. Un criterio evidentemente ignoto da questo tipo di giornalismo (che in compenso abbonda di accenti acuti sbagliati e indulge in leziosità intellettuali quali l’uso del vocabolo ‘deuteragonista’ per indicare il secondo protagonista maschile della saga).
La dichiarazione che segue è appunto in risposta alla domanda sul perché della tensione amorosa con così poco sesso nei libri.
35 commenti
Aggiungi un commentoL'ho visto più come un atto di bontà nei confronti della madre.
Com'è stato ripetuto più volte (in ultimo da Okamis) Bella è ingenua. Vero che si tratta di un ragazza diciassettenne e non di una persona vissuta e con esperienze alle spalle, ma è un personaggio privo di caratterizzazione, anche minima. "Innamorata incondizionatamente": è solo questo Bella. Sia nel libro che nel film non ha un momento di esitazione, di riflessione, di paura di Edward e della sua famiglia, cosa che l'avrebbe resa più simile a una persona, e delineata meglio come personaggio. Non avere paura è da ingenui, e Bella lo è. E' troppo palese per cercare di affermare il contrario.
Articolo davvero interessante, Marina. Complimenti e 5 stelle!
Ringrazio Irene e mi scuso con Okamis e Laeryn per aver lasciato ancora aperto il discorso: rimando le risposte articolate a tempi migliori, questi non lo sono...
Premetto di non aver letto i libri e di aver visto solo i film (ob torto collo accompagnando il mio nano). Premetto anche che ho trovato i suddetti film di una noia quasi letale...
Ho letto le considerazioni di Marina e concordo sul fatto che l'articolo "incriminato" è in effetti piuttosto superficiale. Se, come me, l'autore ha visto solo i film non poteva essere altrimenti, visto che la caratterizzazione dei personaggi e il loro conseguente spessore lascia molto a desiderare. Difficile dunque compiere un'analisi psicologica articolata e complessa su qualcosa che, tutto sommato, complesso non è
Onestamente non mi sorprende affatto un utilizzo della psicoanalisi così rudimentale da parte della stampa: tutti masticano un po' di Freud, un po' di Jung (scomodando anche Marie-Louise von Franz) e si approntano delle insalate un po' insipide
IMO è importante, comunque, precisare che a prescindere dalla teoria psicologica che vogliamo applicare alla letteratura o al linguaggio filmico (in modo più rigoroso, possibilimente) il risultato che otteniamo è solo una possibile descrizione/interpretazione dell'intreccio relazionale o dei "significati nascosti". Una specie di "gabbia", per intenderci, di schema concettuale che viene applicato a qualcosa che, di per sè, non nasce quasi mai nell'idea dello scrittore con un intento didascalico di questo tipo.
Articolo molto interessante, forse il meglio riuscito(senza offesa! )
Era da un po' che tenevo d'occhio questa discussione, ma prima di rispondere ne ho discusso a lungo con una persona che ama molto la figura del vampiro, ovvero il mio prof di Greco e Latino. Lui, come me, sostiene che alla figura del vampiro sia connesso il conflitto antichissimo tra Eros e Thànatos, quel conflitto che pochi riescono a portare fino in fondo. Tuttavia, mi faceva notare che il topos letterario amore-morte è interpretato in maniera sempre diversa dalle varie culture e che non è uguale al concetto che abbiamo noi dell'amore fisico e della morte del corpo. Quindi, se vogliamo una piccola parte di verità l'articolo "incriminato" ce l'ha, ma ha di certo esagerato e interpretato male il rapporto tra Bella e Edward. Premesso che ognuno è libero di far vivere al proprio personaggio la sessualità che più gli aggrada, e non c'è nulla di male in questo, l'amore che si prova per un vampiro corrisponde grossomodo all'attrazione che si ha per il misterioso e il proibito, ed è qualcosa che va al di là del puro piano sessuale. Ma su questo ci sono molti scrittori, sia fantasy che non, che hanno detto molto più di me!
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID