La bestia di Edward è interna, è un leviatano sanguinario che egli deve tenere costantemente a bada, a maggior ragione nelle situazioni di più stretta intimità in cui è facile… perdere la concentrazione. Di nuovo, dunque, un tema legato alla maturità psichica dei soggetti coinvolti: da un lato Edward, che come Jacob, deve imparare a padroneggiare gli istinti per incanalarsi in una relazione adulta con se stesso e con la sua compagna; dall’altro Bella, che come le eroine dello sposo-animale deve imparare a non temere l’aspetto sgradevole/pericoloso del partner. E mentre quest’ultima risolve il conflitto molto presto – e ciò ancora in contrasto con l’interpretazione della saga da parte del Corriere – il primo compie un percorso molto più lungo e sofferto.
A questo proposito è un peccato che il volume più interessante della saga, quel Midnight Sun rimasto incompiuto, non abbia potuto vedere le stampe, perché è uno spaccato illuminante sul processo evolutivo della psiche di Edward: attraverso quelle pagine assistiamo infatti alla lenta realizzazione dei suoi aspetti inconsci: un processo fondamentale perché, come ci ricorda la Von Franz “ciò di cui non ci si rende conto non è reale” (4).
Il recensore del Corriere, ovviamente, non scorge nulla di tutto questo, perché diversamente non scriverebbe ciò che ha scritto sopra e non rincarerebbe la dose quando scrive qui di seguito, riducendo nuovamente tutto a un rush ormonal-adolescenziale:
[…] Twilight è una saga molto femminile, pensata da una donna e fruita da molte ragazze, non a caso l'unico personaggio che possa definirsi tale e possa scatenare immedesimazione è Bella. La tensione sessuale che lei prova nei confronti dei due ragazzi è facilmente trasferibile alle potenziali fruitrici le quali, da una parte vedono Robert Pattinson e dall'altra un ragazzo dal fisico perfetto sempre in evidenza e sempre in procinto di sfiorare (e implicitamente possedere) la protagonista[…].
Tralasciando il fatto che il personaggio di Bella risulta, per moltissime lettrici, troppo antipatico per far scattare l’immedesimazione (nelle ragazze, al limite, scatta di solito la semplice sostituzione, un meccanismo cioè privo di quella compartecipazione che è alla base dell’identificazione), il rapporto fra questa e gli altri due personaggi è fatto ben più che di un’esplosione ormonale.
A questo punto della storia, infatti, Bella vanta già una situazione di innamoramento nei confronti di Edward (situazione costruita – anche se in modo poco credibile – lungo tutto il corso del precedente romanzo), mentre nei confronti di Jacob sta sviluppando un sentimento fatto di complicità – forse anche grazie a una maggiore vicinanza anagrafica – e di affetto verso la persona che la sta aiutando a riprendere il filo della sua vita, nonostante l’abbandono di Edward pesi come un macigno. Tutto ciò avviene molto prima che Jacob scopra la propria natura di licantropo e inizi a scorrazzare seminudo in preda alle caldane regalategli dalla superiore temperatura corporea ‘lupina’ e in nome della praticità richiesta dalle sue repentine trasformazioni.
Ma il recensore, che non ha toccato i libri, se ne frega e prosegue indomito sulla sua linea:
[…]Eppure questo [la consumazione – NDR] non avviene mai, poiché la tensione che determina il successo della saga sta nel modo in cui si "deve" resistere. E se resistere per motivi religiosi è poco affascinante e convincente, resistere per non essere divorati (dal vampiro) o sfigurati (dall'uomo lupo) è più credibile […]
[…]L'uomo lupo in New Moon, sesso senza amore.
In ogni racconto di Twilight portato al cinema finora i maschi sessualmente rilevanti sono mostri, gli altri sono imbranati e sostanzialmente non affascinanti. Benché tra le fila dei mostruosi, cioè dei non-totalmente-umani, ci siano anche parecchie donne dal punto di vista della protagonista (e quindi da quello della spettatrice) ogni uomo desiderabile è mostruoso e più è sessualmente desiderabile più soddisfare questo desiderio implicherà un dramma: la morte o la cicatrice in volto se si tratta di uomini lupo, la perdita dell'anima nel caso dei vampiri […]
Ed ecco quindi un’altra generalizzazione dettata dall’ignoranza del riscontro cartaceo: così come ci sono, nella comunità vampirica e licantropa, una pletora di individui tutt’altro che appetibili per Bella dal punto di vista relazionale (pensiamo allo psicopatico James, al pusillanime Laurent oppure all’odiossissima legione dei Volturi nel primo caso, e all’intero branco di lupi nell’altro), nella comunità umana esiste una coppia gentile e bilanciata come quella di Angela e Ben.
Un’altra emerita sciocchezza del recensore si palesa poi laddove si parla di perdita dell’anima per chi si lasci vampirizzare, mentre chi ha letto i libri sa che non solo non è così, ma che la questione dell’anima è argomento dibattuto fra Bella, Edward e Carlisle.
35 commenti
Aggiungi un commentoL'ho visto più come un atto di bontà nei confronti della madre.
Com'è stato ripetuto più volte (in ultimo da Okamis) Bella è ingenua. Vero che si tratta di un ragazza diciassettenne e non di una persona vissuta e con esperienze alle spalle, ma è un personaggio privo di caratterizzazione, anche minima. "Innamorata incondizionatamente": è solo questo Bella. Sia nel libro che nel film non ha un momento di esitazione, di riflessione, di paura di Edward e della sua famiglia, cosa che l'avrebbe resa più simile a una persona, e delineata meglio come personaggio. Non avere paura è da ingenui, e Bella lo è. E' troppo palese per cercare di affermare il contrario.
Articolo davvero interessante, Marina. Complimenti e 5 stelle!
Ringrazio Irene e mi scuso con Okamis e Laeryn per aver lasciato ancora aperto il discorso: rimando le risposte articolate a tempi migliori, questi non lo sono...
Premetto di non aver letto i libri e di aver visto solo i film (ob torto collo accompagnando il mio nano). Premetto anche che ho trovato i suddetti film di una noia quasi letale...
Ho letto le considerazioni di Marina e concordo sul fatto che l'articolo "incriminato" è in effetti piuttosto superficiale. Se, come me, l'autore ha visto solo i film non poteva essere altrimenti, visto che la caratterizzazione dei personaggi e il loro conseguente spessore lascia molto a desiderare. Difficile dunque compiere un'analisi psicologica articolata e complessa su qualcosa che, tutto sommato, complesso non è
Onestamente non mi sorprende affatto un utilizzo della psicoanalisi così rudimentale da parte della stampa: tutti masticano un po' di Freud, un po' di Jung (scomodando anche Marie-Louise von Franz) e si approntano delle insalate un po' insipide
IMO è importante, comunque, precisare che a prescindere dalla teoria psicologica che vogliamo applicare alla letteratura o al linguaggio filmico (in modo più rigoroso, possibilimente) il risultato che otteniamo è solo una possibile descrizione/interpretazione dell'intreccio relazionale o dei "significati nascosti". Una specie di "gabbia", per intenderci, di schema concettuale che viene applicato a qualcosa che, di per sè, non nasce quasi mai nell'idea dello scrittore con un intento didascalico di questo tipo.
Articolo molto interessante, forse il meglio riuscito(senza offesa! )
Era da un po' che tenevo d'occhio questa discussione, ma prima di rispondere ne ho discusso a lungo con una persona che ama molto la figura del vampiro, ovvero il mio prof di Greco e Latino. Lui, come me, sostiene che alla figura del vampiro sia connesso il conflitto antichissimo tra Eros e Thànatos, quel conflitto che pochi riescono a portare fino in fondo. Tuttavia, mi faceva notare che il topos letterario amore-morte è interpretato in maniera sempre diversa dalle varie culture e che non è uguale al concetto che abbiamo noi dell'amore fisico e della morte del corpo. Quindi, se vogliamo una piccola parte di verità l'articolo "incriminato" ce l'ha, ma ha di certo esagerato e interpretato male il rapporto tra Bella e Edward. Premesso che ognuno è libero di far vivere al proprio personaggio la sessualità che più gli aggrada, e non c'è nulla di male in questo, l'amore che si prova per un vampiro corrisponde grossomodo all'attrazione che si ha per il misterioso e il proibito, ed è qualcosa che va al di là del puro piano sessuale. Ma su questo ci sono molti scrittori, sia fantasy che non, che hanno detto molto più di me!
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