Roy E. Disney, nipote di Walt Disney, è morto il 16 dicembre all'età di 79 anni. Figlio di Roy Disney senior, fratello di Walt e co-fondatore dei Disney Studios, Roy era più che un nome illustre nella storia della Disney, era un testimone privilegiato della storia dell'animazione americana, di cui era stato parte per oltre 50 anni. 

Disney è stato infatti parte della compagnia che porta il nome di famiglia per 56 anni, entrando come assistente al montaggio nel 1953, subito dopo il college. Da lì una lunga carriera lo aveva portato a ricoprire, tra la metà degli anni '80 e il 2003, sia l'incarico di vice-presidente del consiglio di amministrazione, sia il ruolo di presidente del reparto di Animazione, il che significa che ogni film d'animazione Disney negli anni della rinascita della compagnia - a partire cioè dalla fine degli anni '80 - da La Sirenetta ad Aladdin, da La Bella e la Bestia al Re Leone, è passato dalla sua scrivania, ha avuto il suo benestare e l'ha visto più o meno direttamente coinvolto.

Il suo progetto più personale rimane Fantasia 2000, un omaggio e un sequel di Fantasia (1940), sotto molti aspetti il lungometraggio più ambizioso e meno compreso di Walt Disney. Negli ultimi anni Roy Disney aveva lasciato ogni incarico ufficiale all'interno della compagnia, pur mantenendo comunque il titolo di presidente emerito e di consulente esterno.

John Lasseter, responsabile creativo della Disney e della Pixar, ha dichiarato: "La prima volta che ho incontrato Roy ero ancora uno studente di animazione all'università della California. Non solo sono arrivato a considerarlo un grande amico, ma lo ricordo come un grande uomo, che credeva profondamente nell'arte dell'animazione. Si è impegnato a preservare la leggendaria storia di Disney con tutto il cuore, e allo stesso tempo ha aiutato a portare l'animazione verso nuove frontiere senza mai temere le nuove tecnologie

Walt e Roy O. Disney
Walt e Roy O. Disney
".

Il ricordo di Lassiter è soprattutto personale: "Roy era un visionario e un appassionato sostenitore di ogni forma d'arte, a qualunque cosa si dedicasse puntava sempre alla qualità. Mi ha sempre colpito che trovasse tempo per qualcuno come me quando sono arrivato in Disney, un signor nessuno appena uscito dal college. Ha continuato a incoraggiarmi e a sostenermi lungo tutta la mia carriera".

La notizia della morte di Disney arriva proprio nei giorni del successo di La Principessa Ranocchio, che in America ha riscosso un immediato successo sia di pubblico che di critica, con l'incoronazione di Time, che l'ha definita il film dell'anno. Secondo la Disney, il successo di botteghino è stato il miglior risultato mai ottenuto da un film della compagnia lanciato in dicembre.