I legali della Marvel sono in piena attività. Pochi giorni fa hanno intrapreso un’azione legale alla corte federale di Manhattan. Sperano che un giudice neghi la validità delle 45 notifiche inviate alla Casa delle Idee dagli eredi di Jack Kirby, a partire dallo scorso settembre, con l’intenzione di recuperare i diritti dell’artista. La Marvel non ha intenzione di attendere che si verifichi un altro caso come quello di Superman. In gioco ci sono i diritti di Spider-Man, ma anche quelli degli X-Men e dei Fantastici Quattro.
Gli avvocati affermano che le rivendicazioni dei Kirby non hanno fondamento, visto che quei lavori vennero realizzati su commissione, rendendo la Marvel la sola proprietaria dei copyright.
Secondo la legge federale sul diritto d’autore, i lavori che furono creati “sotto disposizione e pagamento” di un editore erano considerati - al tempo in cui Kirby lavorava per la Marvel - fatti “su commissione”. Quando la Marvel pagava uno scrittore o un artista, per creare una storia a fumetti con nuovi personaggi, diventava automaticamente proprietaria dei diritti. Tutti i contributi, che gli eredi di Kirby stanno rivendicando, fanno parte di quella categoria.
Erano gli editor della Marvel a stabilire su quali pubblicazioni avrebbe lavorato Kirby, proprio come facevano per tutti gli altri artisti e scrittori ingaggiati, mantenendo sempre il pieno controllo editoriale. In definitiva la situazione di Kirby è diversa da quella che originò la disputa per i diritti di Superman. La storia iniziale del supereroe Kryptoniano fu scritta e illustrata ben prima che gli autori prendessero accordi con la DC Comics.
Ovviamente in gioco c’è una montagna di soldi, derivata anche dai diritti di sfruttamento (diritti cinematografici in primis) dei personaggi in questione.
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