Anzitutto due parole su questa "maledizione": nel 1918 i Red Sox vinsero il loro quinto campionato mondiale, cosa che non era mai riuscita a nessun’altra squadra fino a quel momento. La loro stella più brillante era un giovane battitore di nome George Herman Ruth, più noto come The Babe o Bambino.
Nel dicembre del 1919, però, il proprietario dei Red Sox, Harry Frazee decise di vendere Babe Ruth ai New York Yankees, per 100.000 dollari, perché gli occorreva denaro per finanziare un lavoro della sua fidanzata.
Babe Ruth non se ne andò certo di buona grazia. Anzi pare che prima di partire abbia lanciato violente maledizioni nei confronti dei Sox, e maledizioni nel vero senso della parola.
Da quel momento gli Yankees che non avevano mai vinto World Series prima dell’arrivo di Ruth, ne vinsero ben 26; di contro i Red Sox da allora sono arrivati solo quattro volte alla finalissima, perdendola sempre nel modo peggiore, al settimo inning. Da allora la “sfortuna” dei Red Sox è sempre stata attribuita alla Maledizione di Bambino.
Cosa c'entra il re dell'horror in tutto questo? Stephen King e lo scrittore O’Nan cominceranno a descrivere la stagione dei Boston del 2004, durante la quale la più grande speranza dei Bosox (Boston Red Sox) è quella di vincere il campionato del mondo che gli sfugge appunto dal 1918, dalla terribile maledizione di Bambino.
King e O’Nan, entrambi tifosi accaniti dei Red Sox, hanno deciso di scrivere questo libro strutturandolo sotto forma di un doppio diario, in cui entrambi annotano giornalmente i propri pensieri sugli eventi del giorno. Con tanto di e-mail che i due si scambieranno sulle impressioni suscitate da ogni game giocato.
Non è la prima volta che King si ispira al baseball per un suo libro, come sappiamo: nel 1999 ha pubblicato The Girl Who Loved Tom Gordon (La bambina che amava Tom Gordon) un titolo che si riferiva a uno dei battitori di spicco dei Red Sox.
O’Nan invece è noto per romanzi quali A Prayer for the Dying e The Night Country. Considerato come sta andando il nostro calcio, forse un maestro dell'horror servirebbe anche a noi...
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