Chi decide che è giunto il mio momento? Chi è capace di spezzare il fato e il cerchio della vita? Non guardare al passato: stai al passo per spezzare la maledizione. Cogli l’occasione. Progetta il tuo universo”.

Finalmente gli Epica aggiungono ai loro album quel pizzico di aggressività in più che merita il genere Symphonic Metal. Non lo nascondo: questo è senza dubbio il primo pensiero che mi è venuto in mente nell’ascolto di Design Your Universe.

Con questo non voglio certo sminuire il lavoro svolto dalla band olandese negli anni passati: dagli esordi con The Phantom Agony al penultimo The Divine Conspiracy, l’angelica voce dell’incantevole Simone Simons è sempre riuscita a valorizzare con originalità e successo un metal epico e orchestrale, alternandosi in perfetta sintonia al growl truce e tenebroso del cantante/chitarrista Mark Jansen.

In Design Your Universe, però, si percepisce sin da subito qualcosa in più. Sebbene apprezzabile, l’inconfondibile sound dei precedenti album restava incompleto, spoglio di una componente non trascurabile: gli assoli di chitarra. Forse, per alcuni di voi, questa assenza potrà risultare accettabile, in considerazione del fatto che generalmente cori e tastiera rendono il suono corposo, ma a mio giudizio un brano metal privo di assoli equivale a un romanzo fantasy senza finale. E non credo di essere stato l’unico a pensarlo, dato che, proprio per accontentare i fan, la band ha scelto tramite Design Your Universe di portare una ventata d’aria fresca alla sua musica, merito anche del nuovo chitarrista Isaac Delahaye e del suo impeccabile virtuosismo.

Ed è così che prende vita un LP degno di essere annoverato tra i migliori album del genere di questi ultimi tempi e, senza dubbio, come il più completo che il gruppo abbia mai dato alla luce. Saltano subito all’occhio tracks come Unleashed, Martyr Of The Free World, Burn To A Cinder, Resign To Surrender, Tides Of Time e non per ultima Semblance Of Liberty, dal ritmo incalzante e una risata maligna degna della nostalgica cara e vecchia Master of Puppets, cavallo di battaglia dei Metallica. Non mancano oltretutto le sorprese. Ne è una chiara dimostrazione White Waters, in cui Tony Kakko, celebre cantante dei Sonata Arctica, ci regala un ottimo duetto melodico con Simone, comparendo nella special guest.

Per finire, oltre naturalmente alla title track che racchiude un po’ tutte le peculiarità del disco, è degna di menzione la splendida copertina. Sullo sfondo di un’immagine apocalittica in cui il mondo è totalmente capovolto, una donna medita con gli occhi socchiusi, protendendo i palmi verso l’alto. E se da un lato sgorga un’ondata d’acqua limpida, simbolo positivo della vita, dall’altro si corre il rischio di venire stregati da una fiamma oscura come i recessi della mente umana e nera come la notte. D’altronde non è cosa insolita leggere nelle loro canzoni un significato simbolico trascendentale: luce e oscurità, verità e mistero, angeli e tenebre, è ciò che più rappresenta l’alternanza tra il growl di Jansen e la voce soave della Simons, vera essenza mistica del sestetto nordico.

Che altro dire dopo tutto questo? L’eccellente maturità musicale acquisita dagli Epica con Design Your Universe è ora giunta a un livello tale da poter spianare la strada all’eccellente band, un sentiero che, ci auguriamo per loro, possa condurli dritti verso il successo.

Tracce

1. Samadhi (Prelude) - 1:26

2. Resign To Surrender (A New Age Dawns Part IV) - 6:19

3. Unleashed - 5:48

4. Martyr Of The Free Word - 5:03

5. Our Destiny - 6:00

6. Kingdom Of Heaven (A New Age Dawns Part V) - 13:35

7. The Price Of Freedom (Interlude) - 1:14

8. Burn To A Cinder - 5:40

9. Tides Of Time - 5:33

10. Deconstruct - 4:14

11. Semblance Of Liberty - 5:42

12. White Waters - 4:44

13. Design Your Universe (A New Age Dawns Part VI) - 9:28

14. Incentive (bonus track) - 4:14