Il titolo scelto da Nord Editore è Il Guardiano degli Innocenti, ma il libro è quello: Ostatnie życzenie (1993) già noto in tutto il mondo letterario, fantasy e non, come The Last Wish (English edition by Gollanz - 2008) da noi recensito qualche tempo fa (/libri/11046/).
L'autore:
Andrzej Sapkowski è nato a Łódź, in Polonia, nel 1948. Alla fine degli anni ’80, con la pubblicazione della serie che ha come protagonista Geralt di Rivia, ha ottenuto un travolgente successo prima in patria e poi all’estero.
Attualmente è uno degli scrittori fantasy più letti d’Europa. Recentemente gli è stato conferito il prestigioso David Gemmell Legend Prize, dopo una votazione che ha coinvolto oltre 100.000 lettori di 75 Paesi.
Le opere:
The Witcher (Wiedźmin, 1990) - Antologia. Cinque storie, di cui quattro ripubblicate in The Last Wish e una in Something ends, Something begins.
The Sword of Destiny (Miecz przeznaczenia,1992) - Antologia.
The Last Wish (Ostatnie życzenie, 1993; edizione inglese 2008) - Antologia.
Blood of Elves (Krew elfòw, 1994; edizione inglese 2009) - Romanzo.
Times of Contempt (Czas pogardy, 1995; edizione inglese prevista nel 2010) - Romanzo
Baptism of Fire (Chrzest ognia, 1996) - Romanzo
The Swallow's Tower (Wieża Jaskółki, 1997) - Romanzo
Lady of the Lake (Pani Jeziora, 1999) - Romanzo
Something Ends, Something Begins (Coś się kończy, coś się zaczyna, 2000) - antologia.
Il libro:
Primo volume della Witcher saga, Il Guardiano degli Innocenti è un insieme di vicende autoconclusive legate da un unico filo, alcune delle quali successivamente sviluppate in romanzo.
I vari episodi narrano altrettante avventure di Geralt di Rivia, senza escludere risvolti psicologici e affettivi dell'affascinante cacciatore di mostri.
Il Guardiano degli Innocenti sarà disponibile in libreria all'inizio del maggio 2010.
La quarta di copertina:
Mi chiamo Geralt di Rivia e sono uno strigo, un assassino di mostri. Lo sono diventato da bambino, grazie a erbe e pozioni che mi hanno profondamente cambiato, facendomi diventare più forte, più veloce, più resistente di qualsiasi essere umano. Ormai non c’è guerriero al mondo che possa sconfiggermi. E io infatti combatto quelle creature che sgomentano anche i più audaci: demoni, orchi, elfi malvagi… Eppure nessuno mi considera un eroe. Anzi tutti mi temono. E come biasimarli? Per loro, sono e rimango un assassino, un male necessario, un mercenario da pagare per i suoi servigi e di cui poi sbarazzarsi il più in fretta possibile. Non che io mi fidi degli uomini, comunque: molti nascondono decisioni spietate sotto la menzogna del bene comune o diffondono ignobili superstizioni per giustificare i loro misfatti. Alcuni sono addirittura peggiori dei mostri cui do la caccia. Come i cavalieri che adesso sono sulle mie tracce, decisi a uccidermi: un compito non impossibile, dato che sono gravemente ferito. Ecco perché ho chiesto asilo alla sacerdotessa Nenneke, una guaritrice eccezionale e l’unica persona su cui io possa davvero contare. E che può aiutarmi a ritrovare la mia Yennefer, la bellissima e misteriosa maga che mi ha rubato il cuore…
22 commenti
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"popolo bovino" è un prodotto - anche - di certo atteggiamento culturale nazionale, arroccato su certe casematte d'antàn. Il problema dei problemi da noi, non è tanto che all'homo bovinus piace solo una certa cosa, posso assicurarti che anche quella stanca (basti vedere i nostri politicastri, che gusti strani hanno sviluppato a giudicare dagli ultimi scandali). Il problema è che al popolo si propina quello e lo si tiene recintanto al di fuori della "visuale autoriale" o accademica, dell'arte.
Da noi è difficilotto fare un buon discorso popolare, prodotto popolare, perché ci sono certi lorsignori o lorsignore che ce l'hanno a morte con ciò che è genere - senza conoscerlo e senza averlo "navigato".
Cosa c'è di diverso dall'estero? Che all'estero ci sono anche accademici che si danno ai generi e al genere Fantasy, vi sono signori critici, autori autoriali, che si cimentano nel genere... al contrario di quanto accade qui, dove chi ha una formazione letteraria resta fuori, latrando come un ossesso all'ingresso.
!!!!!!
(ok, prometto di non fare mai più post con sole faccine ed escogitare bassi trucchetti per giustificarli... )
@Odhrein: in effetti, tradurre semplicemente come L'Ultimo Desiderio sarebbe stato meglio, imho. E anche lasciare il termine "witcher" al posto di "strigo" , termine che ho sentito dai vecchietti del mio paese.
Io non lo escluderei!
Meglio lasciar perdere certi gusti si è davvero caduti in basso Ma facessero bene il loro dovere, sui gusti personali si potrebbe lasciar correre: la vita privata va lasciata a parte. é quando non fanno il loro dovere, facendo altro che non va più bene. Ma chiudiamo questa parentesi.
Spero che le razze bovine non si siano offese a essere avvicinate all'uomo
Battute a parte, ritorniamo a parlare seriamente. Quanto dici è vero: alla lunga certe cose stancano, ma al momento, almeno personalmente, non vedo grossi spiragli di cambiamento, ma spero che presto comincino a sorgere e spuntare.
I pregiudizi sono duri a morire e i cosidetti letterati non fanno che criticare e lamentarsi: un atteggiamento sbagliato e che non porta nulla. Non vi piace il genere com'è adesso pubblicato in Italia? Allora date una mano per rendere il genere più di spessore.
Per quanto non condivida le loro critiche sterili e non fondate, perchè parlano senza sapere, posso dire che il fantasy prodotto in Italia deve ancora maturare molto, non è al livello di quello di altri paesi, se non in rari casi.
Ho sempre ritenuto che se una società migliora, cresce con l'aiuto di tutti, in qualsiasi settore; la letteratura per secoli ha avuto questo ruolo, in qualsiasi sua forma. Ora molto meno, basta guardare il genere di pubblicazioni che vanno per la maggiore (e non è riferito solo al fantasy). Certo le case editrici non sono scuole o enti formativi, ma almeno possedere dei valori morali di un certo tipo sì; purtroppo il fantasy che va adesso è rivolto in gran parte a giovanissimi e si sa di che livello sono le storie, ma sono quelle richieste e per i soldi si fa tutto. Siamo nell'epoca dell'economia e del guadagno come valore sopra ogni cosa. Se arrivano certe critiche non sono del tutto ingiustificate. Non tutto il fantasy sappiamo che è così, ne abbiamo discusso anche in altri lidi, ma per chi non segue è facile attaccarsi a queste facciate: fa più scalpore una notizia cattiva che una buona. Così fa più scalpore una cosa scadente che un lavoro ben fatto.
Ottima notizia! Come al solito, prenderò il primo in italiano e gli altri in inglese...
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