Il 2010 è l’anno di Francesca Angelinelli che presenta una antologia fantasy dal titolo Racconti di viaggio del monaco Kyoshi (2010) e proprio da pochi giorni è in libreria il suo romanzo Kizu no Kuma (Casini Editore) ambientato anch’esso nel mondo orientale a metà strada tra Cina e Giappone creato dalla autrice.
Con questa antologia l’autrice è risultata vincitrice della seconda edizione del "Premio di Narrativa Fantastica - Altri Mondi" indetta dalle Edizioni Montag.
Il volume contiene nove storie raccontate dal monaco-indovino Kyoshi nel suo lungo peregrinare alla ricerca di una saggezza superiore.
L’autrice:
Francesca Angelinelli è nata a Busto Arsizio (Va) nel 1982. Ha cominciato a scrivere fin da giovanissima, concentrandosi soprattutto sulla narrativa fantastica. Nel 2004 riceve il suo primo riconoscimento giungendo terza al Premio di Narrativa Yoric con il racconto "Una strega vera". Nel corso del 2005 due racconti vengono pubblicati su riviste specializzate: "Da Ogni Dove" sul numero di Febbraio/Aprile della rivista Inchiostro, e "Infiltrato" sul numero di Marzo della rivista II Laboratorio del Segnalibro.
Nel 2007 pubblica i fantasy orientali Chariza. Il soffio del vento e Chariza. Il drago bianco (Runde Taarn). I due romanzi, che in origine erano un tutt’uno (divisi per esigenze editoriali), raccontano la storia di una donna, di una guerriera, afflitta da una maledizione che l’ha resa avida e che interferisce nella sua vita affettiva. Chariza è una donna dura, resa cinica dalla vita, dal tradimento subito e dal desiderio di vendetta, ma in realtà è una persona molto fragile, che cerca il suo posto nel mondo e che anela a costruire rapporti e legami sinceri. Un’altra particolarità di questi romanzi è l’ambientazione che si ispira al medioevo dell’estremo oriente, un mondo prettamente maschile in cui Chariza deve destreggiarsi.
Nel 2009 vengono invece pubblicati il fantasy eroico Valaeria (Runde Taarn) che vede ancora una volta una donna al centro delle vicende narrate, anche se questa volta l’ambientazione sarà ispirata alla Roma tardo antica e successivamente il paranormal romance Werewolf (Linee Infinite). Torna al fantasy orientale con il volume ' Kizu no Kuma, edito da Casini, che inaugura la serie "Ryukoku Monogatari",
la “quarta”:
In un mondo antico e affascinante, che affonda le sue radici nella realtà storica, ma dove a ogni angolo demoni, dei, spiriti, fantasmi altre magiche entità sono pronte a emergere, il monaco-indovino Kyoshi viaggia alla ricerca di una saggezza superiore. Egli riporta, in un continuo affastellarsi di ricordo e esperienza, alcuni episodi della sua vita che lo hanno costretto a confrontarsi con le forze misteriose che circondano l'esistenza
Francesca Angelinelli, Racconti di viaggio del monaco Kyoshi (2010)
Edizioni Montag, collana Altri mondi, pagg. 83, euro 11,00
ISBN 978-88-96793-07-7
4 commenti
Aggiungi un commentocavolo un libro con un termine forbito sulla quarta e' un tentativo da parte dell'editore per dire che il libro e' sofisticato ?
Oddio... «affastellarsi » non è certo un termine felicissimo ma chi scrive le quarte di copertina spesso fa di peggio (devo citare quella de "Il guardiano degli Innocenti?").
Complimenti a Francesca, in ogni caso.
ho lavorato per una casa editrice che trattava i suoi lettori come cerebrolesi e quindi evitava nelle proprie riviste parole "complicate".
Mi è sempre sembrato un grande errore.
Io penso che non si debba avere paura di termini inusuali, articolati, o addirittura "difficili". Affastellarsi è bello. E se poi un lettore dvesse rimanere atterrito da "affastellarsi", cosa potrebbe accadergli se dovesse imbattersi in... tsuba? No-dachi? O altri termini orientali sicuramente contenuti nel libro?
Basta trattare i lettori come cretini: non conosci un termine, be'... usa un dizionario ed evolviti. La lingua italiana è bella e ricca: impariamo a usarla. Si legge anche per imparare, no?
Complimenti a Francesca, e speriamo che il fantasy orientale divenga sempre più diffuso in Italia
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