Lo avevamo lasciato in cammino lungo una collina desertica, nel Nuovo Messico. Sembrava destinato a morte certa ma ora, a una quindicina d’anni di distanza dall’ultima apparizione Jon Shannow, l’Uomo di Gerusalemme, sta per tornare. Contro ogni probabilità, in un incredibile viaggio fra i mondi e oltre le soglie del tempo, dello spazio e della morte il pistolero crepuscolare creato dal grande David Gemmell cavalca ancora.
Come tutti sappiamo al momento della sua prematura scomparsa a causa di problemi cardiaci il 28 luglio del 2006 lo scrittore britannico era impegnato nella realizzazione di una trilogia dedicata alla città di Troia. Una rivisitazione di tipo storico, che non lasciava spazio agli dei e ai loro portenti per consentire agli uomini di giganteggiare.Sembrava che Il signore di Troia e L’ombra di Troia, scritti interamente da David anche se il secondo era stato pubblicato postumo, e La caduta dei re, completato dalla vedova Stella Gemmell, sarebbero stati i suoi ultimi romanzi. Invece Stella ha appena rivelato l’esistenza di un altro manoscritto incompiuto il cui protagonista è quello stesso Shannow già comparso in Un lupo nell’ombra, L’ultimo dei guardiani e Le pietre del potere.
Della nuova avventura, ovviamente, si sa ancora poco, solo che il pistolero dal tormentato passato questa volta finirà nel mondo dei Drenai. I motivi sono tutti da scoprire, ma non è difficile immaginare che le modalità saranno legate alle sipstrassi, le pietre dai magici poteri già comparse anche in due romanzi dedicati a Uther Pendragon (Il re dei fantasmi e L’ultima spada del potere) e a due dedicati al generale macedone Parmenion (Il leone di Macedonia e Il principe nero).Come già aveva fatto Isaac Asimov nell’ultimo periodo della sua vita, quando aveva scritto vari romanzi per collegare fra loro le diverse serie alle quali si era dedicato nel corso degli anni e realizzare un unico, grandioso ciclo con la storia della Galassia a partire dalle vicende di un piccolo pianeta e dei suoi abitanti, anche Gemmell voleva unire i suoi cicli. E pur se la saga dei Rigante sembra essere rimasta fuori da questo progetto a causa della morte del suo autore, due mondi che sembravano estremamente distanti stanno per trovare un punto di contatto.
A completare il romanzo, il cui titolo provvisorio è Jon Shannow: A Drenai Novel, sarà Stan Nicholls. L’autore, noto in Italia per le trilogie Orchi (I guardiani dei lampi, Le legioni del tuono e I guerrieri della tempesta) e La guerra degli Orchi (al momento l’unico volume pubblicato è I figli del lupo) ha già collaborato con Gemmell curando l’adattamento di La leggenda dei Drenai e di Un lupo nell’ombra in forma di graphic novel.Nel momento in cui aveva annunciato che sarebbe stata lei a terminare La caduta dei re perché, essendo un romanzo storico e avendo collaborato alle ricerche preliminari, sentiva di poter fare un buon lavoro, Stella aveva anche affermato che se l’opera incompiuta fosse stata un fantasy avrebbe probabilmente chiesto una collaborazione proprio a Nicholls. Ora, a tre anni di distanza da quel romanzo, quella che inizialmente era solo un’ipotesi è divenuta realtà.
Nota della redazione: trattasi di scherzo d'aprile. Speriamo che abbia fatto ridere voi come ha divertito noi prepararlo.
7 commenti
Aggiungi un commentoBisogna tornare domani per scoprirlo
Martina è sempre la migliore ad inventarsele....almeno è il più credibile tra gli articoli
I morti potevano almeno non scomodarli per la "nobile" causa del primo aprile...
Mi spiace che il mio scherzo ti abbia infastidito, non era questa la mia intenzione. Ho sempre scritto i miei "pesci" parlando di autori che amo, e che conosco molto bene. Gemmell, semplicemente, è uno dei miei autori preferiti, e mi spiace moltissimo che sia morto, e che sia morto così giovane.
Io per prima avrei voluto leggere altri romanzi suoi, magari aventi per protagonista quel Jon Shannow da me tanto amato. Per questo ho dedicato a lui il mio scherzo.
E l'idea di unire le diverse saghe mi è venuta da un altro scrittore che ho amato tantissimo, e del quale, a suo tempo, mi aveva addolorato sapere della scomparsa: Isaac Asimov.
Il resto mi è venuto spontaneo: avendo già scritto altri articoli su Gemmell sapevo dei suoi buoni rapporti con Nicholls, e la vedova aveva parlato di lui a proposito del completamento della trilogia di Troia, poi terminata invece proprio da lei. Recentemente, inoltre, avevo letto del fumetto. Sommando tutte queste cose, e la mia "nostalgia" per uno scrittore del quale probabilmente non leggeremo più nulla, ho scritto questo pezzo.
Comunque mi è già venuta in mente un'idea per l'anno prssimo, e posso rassicurarti: a meno di eventi imprevedibili (e se vuoi puoi toccare tutto il toccabile) non parlerò di nessuno scrittore morto.
Il fastidio, se tale può definirsi, nasce dalla "relativamente recente" dipartita del compianto autore.
E' evidente che uno scherzo simile riferito a un Tolkien o Howard non sortirebbe effetti di questo tipo... sul momento mi ero ad esempio chiesto cosa avrebbe potuto pensare un figlio o una moglie di Gemmell leggendo la notizia, vedendo o meno la data...
Ma è grandemente apprezzata la risposta, ancor di più dopo aver avuto prova della passione comune per l' autore, e della buona fede dello scherzo.
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