Cinquant’anni fa vedeva le stampe quello che sarebbe diventato un classico della letteratura fantascientifica postapocalittica: Un cantico per Leibowitz di Walter M. Miller Jr - ultima ristampa italiana nel gennaio 2010 per Urania Collezione. Ora, esce finalmente anche da noi il successivo sviluppo di quel libro (a cura di Profondo Rosso Editore) con il titolo San Leibowitz e il papa del giorno dopo (Saint Leibowitz and the Wild Horse Woman).
Miller scrisse la maggior parte del romanzo prima del 1986, anno della sua morte, e il lavoro fu completato da Terry Bisson, autore di fantasy e fantascienza americano conosciuto principalmente per le sue short stories.
Bisson ha raccontato la storia di questo inaspettato quanto gratificante incarico, intitolandola “Un cantico per Miller; ovvero, come ho conosciuto San Leibowitz e la Donna del Cavallo Selvaggio ma non Walter M. Miller Jr”.
Nel 1995 Bisson riceve una telefonata dall’agente di Miller che lo informa di come il suo cliente stia scrivendo una sorta di seguito al Cantico ma sia arrivato a un punto morto. Ci sarebbe quindi bisogno di qualcuno che lo aiutasse a finire il romanzo, considerando anche l’età e la cattiva salute dell’autore.
La risposta di Bisson è più o meno “Dannazione, Si!”.
Quando Bisson riceve le quasi seicento pagine di manoscritto è convinto di dover gestire un caos, invece il romanzo è già perfetto così, con titolo e tutto; solo, s’interrompe bruscamente e senza alcun motivo apparente a pag. 592.
Nel gennaio 1996 Miller si suicida. Lascia però al suo agente alcune istruzioni su come desidera sia finito il libro. Terry Bisson conclude l’incarico - più o meno cento pagine - e afferma:
“E’ stato ed è tutt’ora un libro completamente di Miller. Qualsiasi cosa io abbia fatto, l’ho fatto scrivendo come lui, e questo è, spero, più che chiaro. Sono felice e orgoglioso di essere parte di una storia dal successo unico con un lieto fine. Saint Leibowitz and the Wild Horse Woman di Walter M. Miller Jr è un capolavoro a sé stante, pienamente degno del suo autore e del libro precedente.”
Saint Leibowitz si può definire un “midquel” del Cantico, in quanto la storia si svolge più o meno al tempo di Fiat Lux (la seconda delle tre parti), vede come Narratore il monaco Blacktooth, e riguarda la lotta tra la Chiesa – rifugiatasi a Denver dopo la distruzione di New Rome - e il nuovo violento impero di Texarkana.
Nel mezzo ci sono i “fantasmi”, mutanti che vivono sulle colline, e i nomadi a cavallo delle pianure. I fucili sono appena stati re-inventati e Blacktooth è in compagnia di un cardinale assai mondano di nome Brownpony, che sta segretamente armando i "fantasmi" e i nomadi affinché combattano con la Chiesa.
A complicare le cose vi è, naturalmente, una ragazza: una bella e inafferrabile "fantasma”, giovane e irriverente.
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