La Disney ha chiuso gli studi che Robert Zemeckis aveva voluto per produrre film in motion capture, la divisione denominata ImageMovers Digital (/notizie/12081/), ma è rimasta in ottimi rapporti con il regista e ha deciso di scendere nelle profondità degli abissi insieme a lui.
Secondo quanto riportato da Variety, Zemeckis e la Disney produrranno insieme l'adattamento cinematografico del primo romanzo della sceneggiatrice Kat Falls, Dark Life. A dirigere il film sarà lo stesso Zemeckis, mentre non è stato ancora comunicato il nome di chi sceneggierà il film.
Il libro non raggiungerà le librerie statunitensi prima della fine di aprile, pur tuttavia già si parla di un adattamento cinematografico. L'uscita del romanzo è stato anticipata da alcune buone recensioni in rete, ed è in prevendita su Amazon.
Il romanzo è ambientato in un futuro prossimo, nel quale l'innalzamento degli oceani e alcuni disastri naturali hanno indotto parte dell'umanità a rifugiarsi sul fondo del mare, abbandonando le terre emerse sovrappopolate. I cambiamenti ambientali hanno portato alcuni ragazzi a sviluppare degli strani poteri. La storia è incentrata su un ragazzo della popolazione sottomarina che diventa amico di una coetanea che vive in superficie, assieme alla quale fronteggerà una cospirazione governativa.
Viene da chiedersi il perché di tutta questa frenesia per un romanzo che ancora deve uscire.
Evidentemente la voglia di franchise della Disney, nonostante le mazzate prese al botteghino con i due film sulle Cronache di Narnia, è ancora alta. Il tentativo della major è di coltivare il suo Twilight o il suo Harry Potter praticamente nella culla, opzionando il primo romanzo di una serie prima ancora di sapere se incontrerà il favore del pubblico, scommettendo quindi sul suo successo praticamente a scatola chiusa.
Obiettivamente penso che la storia insegni che è il marchio, e quindi il franchise indotto, a scaturire dal successo di un prodotto e non il viceversa. Se fosse possibile riprodurre a tavolino la formula del successo, non ci sarebbero più scrittori squattrinati.
Nessuna notizia è stata diffusa sulle tecnologie che verranno impiegate per il film, ma non è improbabile che, dato il tema, Zemeckis realizzi anche questo film con il motion capture, tecnica che ha lasciato molto freddo il pubblico, a giudicare dai risultati commerciali di Beowulf e di A Christmas Carol.
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