Sabato 17 aprile alla Fiera del Libro per ragazzi di Bologna, probabilmente la più importante del mondo in questo settore, era presente Jack Zipes, uno dei maggiori studiosi contemporanei di fiabe e fantastico. Zipes ha presentato il suo libro Spezzare l'incantesimo, teorie radicali su fiabe e racconti popolari, pubblicato da Mondadori e in uscita in questi giorni. Direttore del Center for German and Europea Studies presso l'Università del MInnesota (USA), Zipes ha una cultura tanto americana quanto europea; conosce molto bene il patrimonio culturale tradizionale italiano, che ha studiato in loco e in lingua originale.
Spezzare l'incantesimo è una raccolta di 7 saggi indipendenti l'uno dall'altro ma che letti in ordine compongono un percorso nella storia della fiaba e del fantastico. Zipes sostiene che bisogna studiare le fiabe in maniera "radicale", cioè andando alle radici profonde e ricollocandole nel loro contesto sociale originale per capirne il messaggio, spogliandole dell'ideologia che spesso è stata loro sovrapposta in tempi più recenti modificandone la ricezione da parte del pubblico moderno. Ci rendiamo conto così che spesso le fiabe nascevano da conflitti sociali e portavano in sé elementi di innovazione e di riscatto. Letta in quest'ottica, ad esempio, Harry Potter non è affatto una fiaba originale mentre lo è certamente Shrek, con il suo finale a sorpresa in cui la principessa si trasforma in orchetta, portando un valore importante in una società che si sta aprendo finalmente all'accettazione dei bambini disabili e svantaggiati.
Nel suo libro Zipes parla a lungo anche di Tolkien e, pur avendo una formazione piuttosto diversa, rende giustizia a quella che chiama la battaglia del professore di Oxford contro la "disumanizzazione", e analizza il motivo per cui le sue opere sopravvivono alla mercificazione che ne è stata fatta.
Di Jack Zipes in Italia è stato tradotto anche Oltre il gardino, l'inquietante successo della letteratura per l'infanzia da Pinocchio a Harry Potter.
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