Certo, avrebbe potuto alterare la mente di Michael, indurlo a credere quello che voleva lei, ma questo lo avrebbe cambiato. Lo avrebbe trasformato in qualcosa che non era più Michael! E a cosa sarebbe servito?
A far sì che adesso lui non si trovasse a Vancouver con Brian.
Smettila, si ingiunse.
– L’ho appoggiato – affermò. A volte, lo aveva anche protetto, spalla a spalla con le sue cugine, perché le ragazze Gale difendevano gli amici; peraltro, l’intelligente e avvenente Michael, membro di ogni squadra sportiva offerta dalla Darsden East High School, non aveva certo avuto molto bisogno di essere protetto. – Gli ho permesso di essere quello che era.
– Aveva quindici anni. Non se ne sarebbe neppure accorto.
– Lui non fa parte della famiglia, Zia Jane.
Certe cose si facevano nell’interesse della famiglia, ma non per un estraneo, per quanto potesse essere legato alla famiglia stessa.
– Avrebbe potuto farne parte, Alysha Catherine!
Tutti avevano adorato, e ancora adoravano Michael, e le zie, che si erano aspettate di avere la possibilità di integrare la sua linea di discendenza con la loro, incolpavano tutte lei della sua assenza.
Allie si concentrò sulla ciotola di pezzi di rabarbaro, accantonando tutti quegli “avrebbe potuto” relativi a lei stessa, a Michael e a una vita che poteva vedere con tanta chiarezza da dimenticarsi, a volte, che essa non era reale, e rese grazie, non per la prima volta, di non aver ereditato il talento di sua nonna. In una famiglia che tracciava una linea arbitrariamente modificabile fra il mantenere lo status quo e l’interferire con il mondo esterno, la preveggenza era una maledizione, e lei non faticava a capire perché la nonna avesse perso il controllo e se ne fosse andata, lasciandosi alle spalle i continui rimproveri delle zie. Le altre zie.
Perché, naturalmente, anche la nonna era una zia.
Sebbene non la sua.
A volte, la vita familiare si faceva complicata.
La porta a zanzariera sbatté di nuovo, e la sorella minore di Katie, Maria, entrò a ritroso nella cucina, con la sommità di una pila di teglie di alluminio per torte infilata sotto la curva marcata dei seni. Maria non era alta quanto Katie o Allie, ma era decisamente più formosa di entrambe, ed era chiaro che la sua T-shirt dalla profonda scollatura rotonda era stata scelta apposta per enfatizzare la cosa.
– Zia Mary, Delilah sta di nuovo rosicchiando il melo – avvertì.
Borbottando qualcosa sul conto di quel dannato cane, la madre di Allie si pulì le mani sul grembiule e si avviò per uscire in cortile.
– Non capisco che importanza abbia – aggiunse intanto Maria, scaricando le teglie sul tavolo.
– Meglio fermarlo prima che cominci ad averne – ribatté Zia Jane, bloccando con un’occhiata rovente una teglia prima che potesse scivolare oltre il bordo del tavolo. – Un border collie può causare una quantità di danni ai boccioli, e più avanti nella stagione può far cadere le mele prima che siano mature. Christie aveva solo queste teglie?
– Sono tutte quelle che Zia Christie ha detto di avere – rispose Maria, poi si girò verso il piano di cucina, il carnoso labbro inferiore incurvato in una piega aggressiva, continuando: – Allie.
Allie batté le palpebre, interdetta, perché quella singola parola aveva avuto il suono di una sfida.
– Ignorala – consigliò Katie, scaricando sul tagliere gli ultimi pezzi di rabarbaro e asciugandosi le mani sul grembiule. – Sta facendo la stronza solo perché la scorsa notte Dmitri ha dormito qui.
– Katie – la rimproverò Zia Ruth, che stava riponendo le porzioni di impasto nel frigo, a riposare. – Non definire in questo modo tua sorella!
– Scusami. Si comporta così perché Dmitri ha dormito qui la scorsa notte, e lei ha delle mire su di lui.
Avendo fra loro poco più di un anno di differenza, Dmitri e Maria avrebbero formato una buona coppia, ma lui stava ancora finendo le superiori, e sarebbero probabilmente passati ancora degli anni prima che facesse la sua scelta. Tuttavia, considerato quanto i ragazzi Gale fossero numericamente scarsi, non era poi una cattiva idea cominciare con tanto anticipo ad avanzare delle rivendicazioni: in questo modo, quando Dmitri avesse raggiunto l’età di accasarsi, Maria sarebbe già riuscita a scoraggiare in parte le sue rivali.
– Non devi preoccuparti di me – affermò Allie, posando sul tavolo la ciotola della frutta con un sonoro clangore di ceramica contro legno, e allungando la mano per prendere lo zucchero. – Dmitri ha dormito qui soltanto perché sta passando in rassegna i nomi sulla sua lista, e ultimamente io ero stata spesso assente.
– Tu non puoi figurare sulla sua lista – obiettò Maria, inarcando ancora di più le sopracciglia ben curate.
– Fra Alysha e Dmitri c’è la stessa parentela che Dmitri ha con te – le fece notare Zia Jane.
– Ma lei è vecchia!
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