Il numero delle opere pervenute (62) e l'elevata qualità delle stesse hanno messo a dura prova i poveri giurati della seconda edizione del concorso Il calice e la spada. La giuria ha pertanto deciso di aggiungere ai dieci titoli finalisti anche dieci titoli segnalati, distintisi per originalità e interesse; essi sono da considerarsi parimerito. L'ordine esatto dei finalisti, invece, verrà reso noto la sera della premiazione. Ecco la rosa dei premiati.
FINALISTI
Progressio humanitatis - Vincenzo Palermo (Bologna)
L'arpa delle memorie - Federica Leva (Caravate)
Anno Domini 1432 - Fiorella Borin (Milano)
Favola dell'Angelo Perduto - Giovanna Passigato (Medicina - BO)
Il Canto del Re - Marzia Marcotulli (Roma)
Vecchio Leone - Alessandro Corsi (Livorno)
Solo Goblin - Alessio Valsecchi
Il Templare - Pierangela Eliogabalo (Serravalle Scrivia)
A Dream comes True - Carlo Scomparin (Postioma - TV)
Voce del cavaliere prigioniero - Dario Vecchiato (Mogliano Veneto - TV)
SEGNALATI
La Morte di Drus Goth - Francesco M. De Collibus (Pescara)
Il tomo di Avoun Cisif - Fabrizio Valenza (Verona)
E' Buio Qua Dentro - Loredana Polli (Alassio)
Un giorno, passeggiando tra i boschi - Carlo Costanzelli (Sermide - MN)
Batticuore - Luca Pantanetti (Civitanova Marche)
L'Inquisitore - Elia Gonella (Arzignano - VI)
Rex Quondam rexque Futurum - Roberto Paura (Napoli)
Prima dell'Alba - Fabio Capello (Nuoro)
Macchie di Sangue su una Tunica Bianca - Rosa Romano Bettini (Legnano - MI)
L'anello di Papa Alessandro - Annetta Soppelsa (Venezia)
Il 26 settembre alle ore 20.30, in apertura del Palio dei Quartieri di Mogliano Veneto, ci sarà lo spettacolo della Confraternita dei Masnadieri i quali, tra duelli e combattimenti, proclameranno il vincitore del premio letterario Il Calice e La Spada. I finalisti riceveranno il calice, la pubblicazione ricordo e una cena memorabile in compagnia dei Masnadieri. I segnalati riceveranno la pubblicazione ricordo. Per tutti gli altri, la pubblicazione sarà scaricabile gratuitamente in forma di e-book dal sito di Words On-Line.
Tutti sono caldamente invitati a partecipare all'evento, in particolar modo gli autori, che i giurati - dopo aver passato l'estate a leggere i loro racconti - sono curiosi di conoscere.
Per ogni comunicazione è possibile rivolgesi a sandokat@iol.it oppure allo 041/5903977
20 commenti
Aggiungi un commentosinceramente non ho preconcetti di sorta. Per la cronaca concordo in tutto e per tutto con la recensione, tranne per la frase che ho citato e da cui tutta la discussione è partita. Semplicemente, avrei detto il libro è bello e si merita tre stelle. Peccato che ci imbatteremo in alcuni punti oscuri dovuti al fatto che le saghe precedenti etc etc. In ogni modo il valore del libro non ne è influenzato (nè in peggio nè in meglio ove qualcuno abbia letto o si leggerà gli inediti). Poi certo de gustibus, e di gusti personali non mi pare costruttivo discutere.
Ehi, cmq tutti i nostri discorsi vertono sempre più o meno sullo stesso punto, ossia questioni relative le edizioni originali. Discorsi dai quali viene fuori il mio essere global,,,
Beh, la recensione è ottima, purtroppo io ho cominciato a conoscere Feist con il "conclave delle ombre" quindi ho intenzione da tempo di prendermi la saga di Riftwar, però, è un gran libro pienamente "gustabile" anche senza conoscenze di Feist, parrà strano, ma a me ha fatto un ottimo effetto anche se molte cose mi sono ignote (per esempio la storia di Pug) !
Secondo me è eccezionale, io, tral'altro, ho conosciuto Feist così! E comunque Feist è eccezionale, riesce a mettere di tutto, guarda anche magari l'ironia o le più stravagate passioni (lui è un sommelier)...è un grande, non vedo l'ora che mi arriva "Il Signore della Magia" !
a quanto pare abbiamo due esempi di lettori (oltre al vituperato me stesso)che non hanno patito problemi pur non avendo letto la riftwar
Vi porto un esempio personale. Subito dopo aver letto il signore degli anelli, una caterva di anni or sono, mi imbattei nell'appena pubblicato III volume delle Leggende della Dragonlance, per intenderci il sesto della dragonlance. Aver letto l'ultimo volume fu per me piacevole, mi sembrava di avere in mano un bel libro che sarebbe migliorato nel corso della lettura dei voluemi precedenti (non entriamo nel merito del valore di Weiss e Hickmann... non ne usciremmo mai). Se avessi letto il primo e l'ultimo volume avrei reagito differentemente. Ai tempi me ne sbattevo abbastanza della cronologia degli avvenimenti. A distanza di anni e avendo letto tanto altro, non ripeterei l'esperienza.
Ai due nuovi lettori di Feist posso solo dire una cosa: leggete la prima trilogia, ne sarete entusiasti, poi riparleremo di questo libro. Forse la vostra visione sarà cambiata. Tenete presente che molti hanno letto la prima trilogia una vita fa e hanno atteso il seguito per anni.
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