Da noi è attesa con trepidazione per il 26 maggio, parliamo della versione "normale" del DVD Il Ritorno del Re. In rete nel frattempo cominciano a circolare le prime recensioni. Questa è la traduzione di un lungo e non molto lusinghiero commento pubblicato da empireonline.co.uk.
L’uscita autunnale del cofanetto contenente i quattro DVD è sicuramente l’evento più pubblicizzato dai tempi di Guerre Stellari; il film non ha ancora finito di compiere il giro d’onore ed è già pronto un evento imperdibile: la possibilità di vedere l’intera Trilogia senza interruzioni.
Se a J.R.R. Tolkien non è mai piaciuta l’idea di aver dovuto dividere la sua opera in tre volumi, e la trilogia è stata il frutto di un mero espediente editoriale, Peter Jackson, da parte sua, ha in pratica girato un unico film: Il Signore degli Anelli. Utilizzando varie squadre di operatori e senza tener conto della successione degli eventi, ha cominciato le riprese delle scene cruciali del Ritorno del Re fino dal 1999 ed è quindi non nonsense che l’entusiasmante capitolo conclusivo sia stato onorato da un Oscar quando le due parti precedenti, ugualmente degne di nota siano state quasi ignorate.
Dei tre film, solo La Compagnia dell’Anello è un film concepito quasi a se stante in cui situazioni e personaggi sono ben delineati, Il Ritorno del Re, invece, ha motivo di esistere solo in funzione degli altri due. Jackson, conscio dell’enorme investimento emozionale profuso nei primi due episodi ha deciso di investire tutto nel terzo. Per essere onesti il lato emotivo del film a volte scivola nel melodramma, e i ripetuti addii e le false scene finali trovano il loro equilibrio solo prendendo in considerazione le precedenti dieci ore di film.
Sfortunatamente sarà difficile che le ultime sacche di resistenza di quelli impermeabili al fascino del Signore degli Anelli possano convincersi a capitolare di fronte alla prospettiva di 550 minuti ininterrotti di riprese.
Se la cara vecchia BBC avesse deciso di realizzare l’intera saga mandandola in onda a puntate della durata di un’ora e mezza, nessuno avrebbe potuto resistere.
Per coloro che ritengono eretica una soluzione di questo tipo vorrei ricordare che Francis F. Coppola ha fatto esattamente la stessa cosa con Il Padrino Parte I e II.
Se non fosse per la sontuosità della confezione bisognerebbe gettare via la gran parte degli extra contenuti nei DVD, non certo per la loro quantità quanto per la loro qualità: un paio di documentari sulla realizzazione dei film, sei lungometraggi e la solita miscellanea di trailer e spot televisivi.
Se si trattasse di uno dei soliti DVD non ci sarebbe niente da ridire ma Il Ritorno del Re non è un film ordinario e il materiale aggiunto è spesso brodaglia con il risultato di rovinare il prodotto. Alla fin fine si tratta solo di materiale girato per fare promozione al film.
Quello che interessa a chi acquisterà il DVD è possedere una raccolta di DVD in grado di commemorare un grande evento.
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