Sempre dal punto di vista della promozione e del marketing, gli autori sono attivi o potrebbero fare meglio?

Gli autori sono i più vari, hanno una natura complessa, c'è chi è naturalmente portato per una promozione attiva e chi sente maggiormente il peso di spostamenti, presentazioni, o la presenza presso grandi manifestazioni (Fiere, Saloni, Tavole Rotonde, ecc.).

È importante, senza dubbio, farsi conoscere (soprattutto agli esordi), quindi armarsi di coraggio e organizzare qualche evento è sicuramente un punto a favore, ma anche qui con moderazione: evitate di imporvi in modo arrogante, saccente o eccessivo.

Alcuni autori, anche famosi, lamentano a volte di aver subito editing invasivi dai propri editor: qual è la  politica della Vs casa editrice  in merito? Come si sentono i Vs autori  dopo essere usciti dal 'confronto' con l'editor?

Come si sentono, bisognerebbe chiederlo a loro (ma a oggi non contiamo alcun editor ferito o disperso nella lunga battaglia "scrittori VS editor"). A parte la battuta, quello in cui noi crediamo è la 'voce naturale' di ogni autore.

È inutile puntare su un testo per poi doverlo riscrivere totalmente, no? Non ha senso. È una perdita di tempo. È controproducente. È, a dirla tutta, sfiancante. Senza contare che a quel punto l'editor dimostrerebbe davvero scarse qualità editoriali (perlomeno nella scelta dei manoscritti, se si è costretti in seconda battuta a riscrivere il tutto).

Il cavaliere dell'Anno Mille (Reverdito Editore, 2009)
Il cavaliere dell'Anno Mille (Reverdito Editore, 2009)

L'editing deve arrivare a valorizzare un testo di per sé già buono, mettere in luce certi passaggi che l'autore non aveva magari scorto in precedenza, mettere sotto un altro punto focale la storia e in definitiva potenziare un testo già di valore. Ma deve esserci il rispetto dell'autore, della sua personalità e del suo innato stile.

I libri di plastica, prefabbricati e dal sapore stantio, privi di anima, non ci interessano.

C'è un'interazione diretta fra la Vs casa editrice e i Vs lettori?

C'è. E questo ci piace. È un vanto a nostro avviso. E una cosa da incrementare sempre di più. Ci teniamo a essere presenti, anche via mail quando non è possibile fisicamente.

E fra casa editrice e la stampa che si occupa dei Vs libri?

Abbiamo un Ufficio Stampa che se ne occupa. Ma sempre più spesso capita che siano le testate giornalistiche a interessarsi a noi (come è accaduto alla vittoria del Premio Cesare Pavese, o in altre occasioni).

Grazie di essere stati ospiti di FantasyMagazine.

Grazie a voi per questa bella intervista. È sempre un piacere poter parlare del nostro lavoro.

Si ringrazia Luca Azzolini per la preziosa collaborazione.