Tim Burton è un regista controverso. Da molti amato e da altri odiato. Senza mezze misure. In realtà è pur vero che ogni film fa storia a sé, pur appartenendo a un percorso creativo. E' anche vero che le necessità possono portare un autore "puro" a dover subire le ingerenze della produzione. Talvolta l'autore lasciato a briglia sciolta però deve essere mitigato e portato su una via più narrativa dalla produzione. Sempre in bilico tra queste vie è la produzione di Burton, che questo saggio, scritto da Simone Spoladori, si propone di analizzare con distacco critico film per film, con alcuni approfondimenti tematici.
Il libro
Tim Burton (Burbank, 1958) con i suoi quindici lungometraggi si è ritagliato una posizione unica nel cinema contemporaneo. Il suo immaginario, popolato di creature mostruose e gentili, come Edward mani di forbice e Jack Skellington, ricco di suggestioni horror ed elementi fiabeschi, fatto di rimandi al cinema del passato, alla cultura popolare, al fumetto e alle sottoculture gothic e punk, è tra i più riconoscibili dell’era postmoderna. In quasi trent’anni di carriera, la poetica, la visione del mondo e l’idea di cinema del regista californiano, pur mantenendo questi spiccati elementi di coerenza e ricorrenza, si sono evolute, determinando un percorso che sembra distintamente diviso in due fasi, la prima conclusasi con il controverso Planet of the Apes, la seconda che, iniziata con Big Fish, ha portato fino al recentissimo e discusso Alice in Wonderland.
Il volume, proponendo questa schematizzazione dell’opera burtoniana, dedica approfondimenti dettagliati ai quindici lungometraggi del regista americano, senza trascurare i cortometraggi degli esordi, i primi lavori amatoriali, gli spot pubblicitari, i videoclip, i disegni, i quadri e le fotografie esposte nell’allestimento che il Museum of Modern Arts di New York gli ha dedicato dalla fine del 2009. Cinque saggi, inoltre, analizzano trasversalmente temi specifici dell’immaginario di Tim Burton, come l’intertestualità, il corpo, l’utilizzo dell’attore, lo storytelling, la ricorrenza della figura dell’outsider.
L'autore
Simone Spoladori è dottorando in Comunicazione e nuove tecnologie presso l’Università IULM di Milano ed è cultore della materia in Teoria e tecnica dei linguaggi audiovisivi presso l’Università dell’Insubria di Varese. Insegna italiano e latino in un liceo di Milano. Ha lavorato e lavora come autore per la televisione e per la radio e attualmente scrive il programma Destini Incrociati, in onda su Radio 24. Collabora con la rivista «Duellanti» e con il sito Close-Up.it. È fondatore e direttore artistico dell’associazione culturale Progetto Cinemascuola, che si occupa di media education nelle scuole di Milano e della Lombardia.
Simone Spoladori, Tim Burton. Il paese gotico delle meraviglie
pp. 204 - € 24,00 (€ 19,20 sul sito dell'editore)
ISBN 978-88-8012-505-1
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